Sempre perché i “Dico” non passeranno mai e lo sanno tutti

Prodi Pinocchio foto

Dunque, mentre sui giornali e in tv si assiste a questo grottesco siparietto che consiste nel discutere a vuoto sui Pacs in salsa italica (i Dico), la politica – quella vera, quella dei numeri – stronca già  in partenza il provvedimento in questione.° ° 

Lo si è già  detto ieri, ma forse giova ribadire.

E per ribadire è utile riportare il pensiero di alcuni politici in riferimento ai Dico.

Iniziamo da Gianfranco Fini (che dice, né più né meno, ciò che qui ieri si è anticipato). Anche se il Corriere on line pubblica un articolo (tanto per cambiare) censurato (rispetto alla versione cartacea), che non riporta in toto il suo ragionamento:

Ai parlamentari di An dirò quello che lui (Berlusconi, ndr) ha detto ai suoi: “Nessuno dia sostegno al governo Prodi”“.

E poi l´analisi più profonda:

Tra qualche mese, quando arriveranno alle Camere, andranno incontro a una inevitabile bocciatura, anche se ciò non porterà  alla caduta del governo, non ci sarà  alcuna conseguenza se non l´ennesima brutta figura“.

Il Professore ha voluto dare un contentino alla sinistra radicale e tenerla quieta sulle questioni di politica internazionale“.

Prodi è il peggior concentrato di furbizie italiche“.

Insomma anche Fini dichiara apertis verbis che i Dico non passeranno mai e che sono solo un contentino.

A riprova del fatto che non diverranno mai legge – anche perché l´esame del Ddl è già  preventivato che inizi al Senato (dove ogni astensione equivale ad un voto contrario) – ecco le parole di Mastella:

Non ho mai messo in discussione il governo, ma certo se qualcuno mi dicesse scegli se continuare a essere ministro o votare no esco dal governo“.

La nostra non è una forma di esitazione o una uscita dai binari. Io so che per me sarà  imbarazzante. Cercheranno di fare pressione morale, ma non c´è pressione morale che tenga. Al Senato dirò no, no“.

Quindi, il voto contrario dei Mastella boys, farà  perdere al centrosinistra – su questo provvedimento – tre voti.

Non solo.

Siccome la maggioranza unionista al Senato “sopravvive” per uno scarto infinitesimale di senatori, si capisce bene che anche in questo caso l´approvazione della legge richieda il sostegno dei senatori a vita.

Verifichiamo allora cos‘hanno dichiarato due di essi, che già  si sono pronunciati apertamente per il No.

Giulio Andreotti:

Ho letto il disegno di legge. Proprio non mi convince. A parte il fatto che è scritto male, la questione non è solo di forma. Nell´elenco dei problemi urgenti e delle cose utili agli italiani, questa mi pare non venga prima del ventesimo posto. Non solo non la voterò, ma la considero un errore“.

Poi c´è Cossiga:

I Dico mi sembrano Pacs attenuati, cui hanno cambiato nome. Una legge che non va bene né ai gay né ai cattolici. Non la voterò. Neppure se Prodi ponesse la fiducia“.

Anche se Cossiga, chissà  quanto convintamente e quanto invece per ragioni di perfidia, dichiara:

Al centrosinistra mancheranno solo sette voti: i tre dell´Udeur e quattro Teodem. Vedrà  però che alla fine Scalfaro e Colombo voteranno sì“.

Ma Cossiga finge di ignorare che anche un altro senatore “cattolicissimo” del centrosinistra (ex Italia dei Valori) non voterà  mai i Dico: il bravo Sergio De Gregorio.

E siamo a dieci° (tenuto conto dei quattro Teodem della Margherita, con in testa Paola Binetti).

Il che significa – e sempre che la matematica non sia una opinione – che il centrosinistra non riuscirà  ad approvare i Dico.

Con buona pace di quelli che vivono sulle nuvole.

° 

P.S.: avete notato la coincidenza? Il giorno prima si approva il contentino chiamato Dico per far stare buona la sinistra radicale, e il giorno dopo Parisi dichiara che si rimarrà  in Afghanistan fino al 2011. Rendo? 😉

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2 Responses to "Sempre perché i “Dico” non passeranno mai e lo sanno tutti"

  • Nessie says:
  • Corvorossononavraiilmioscalpo says:
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