Feb 07
14
A chiacchiere il governo Prodi è contrario ai rapimenti disposti dalla Cia. Nei fatti li appoggia
Dunque, il caso del rapimento dell´imam Abu Omar (avvenuto in Italia ad opera della Cia nel 2003) ha sollevato un vespaio di polemiche.° °
Quantunque l´imam fosse pericoloso e i servizi segreti ritenessero che era in procinto di fare un attentato nel nostro paese, si giudicò l´operato della Cia (e del servizio segreto italiano) semplicemente vergognoso.
In tempi di pace e di normalità , non avrei esitato a giudicare allo stesso modo l´episodio.
Visto, però, che viviamo un´emergenza dall´11 settembre 2001, considero l´episodio – per quanto in “punta di diritto” illegittimo – necessario. E dunque giusto.
Almeno per ragioni precauzionali.
Ora, la sinistra su questo episodio – forte del martellamento di Repubblica – ebbe ad attaccare il governo Berlusconi. E i nostri servizi segreti.
Fin qui, niente di nuovo.
Il problema è che però la stessa sinistra che sbraitava contro la violazione della “legalità internazionale” quando era all´opposizione, oggi invece che governa, si rifiuta di impegnarsi a che nel nostro territorio non si verifichino più casi di extraordinary rendition: ovvero rapimenti ad opera della Cia, in spregio a norme internazionali.
Come rendiconta, infatti, Francesco Ruggeri su Libero, il governo Prodi non ha firmato la Convenzione internazionale dell´Onu, con cui i sottoscriventi hanno assunto l´impegno di non consentire casi di extraordinary rendition nei loro paesi.
L´Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, infatti, contattato da Libero l´altro ieri, ha ribadito che l´Italia non ha firmato il documento. Al pari degli Usa, della Gran Bretagna, della Germania, della Polonia e della Romania.
La firma avrebbe dovuto essere apposta il 6 febbraio scorso a Parigi.
Dove i Ministri degli Esteri di 57 Paesi (tra cui la Francia, la Svezia e il Portogallo), hanno dato il via alla “Convenzione per la protezione di tutte le persone dalla sparizione forzata”.
La quale, agli articoli 1 e 2 vieta:
“Arresto, detenzione o rapimento attuati da agenti di uno stato o da persone che agiscono con l´autorizzazione o l´acquiescenza di uno stato, seguiti dall´occultamento della persona scomparsa, ciò che la pone fuori dalla protezione legale“.
E che è vietata in:
“Qualunque circostanza possa venire invocata a giustificazione: di guerra o di minaccia di guerra o di emergenza di ordine pubblico“.
Per chi ha sottoscritto la Convenzione, in più, vige l´obbligo di:
“Investigare e perseguire i responsabili di ogni caso e i loro superiori“.
Inoltre l´articolo 5 definisce la extraordinary rendition:
“Un crimine contro l´umanità , ove sistematica“.
E per la vittima stabilisce un risarcimento:
“In termini materiali, economici e di pubblica riabilitazione“.
Ora, stante tutta la “cagnara” fatta dal centrosinistra quando si venne a sapere del rapimento di Abu Omar, e stante la volontà di questo esecutivo di dissociarsi dalle politiche “guerrafondaie e criminali” di Bush; e stante ancora il fatto che la Convenzione dell´Onu abbia definito questi rapimenti “un crimine contro l´umanità “: ma come mai D´Alema in qualità di Ministro degli Esteri del governo italiano, il 6 febbraio scorso non s´è recato a Parigi a firmare il documento? 😉
°
P.S.: Leggetevi l´interessante post di John sul terrorismo di lotta e di Governo.
°