Feb 07
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Amato e detestato in egual misura.°
Amato dai giovanissimi che hanno letto la sua opera più famosa (“Tre metri sopra il cielo“), passandosela l´un l´altro grazie alle fotocopie (prima che fosse stampata da Feltrinelli).
Detestato o guardato con sufficienza da certa critica, che ha come “ragione sociale” il contestare qualunque autore venda libri. E tanti.
E´ Federico Moccia, l´autore di cui si parla.
Assieme a Giorgio Faletti, una delle due rivelazioni “letterarie” degli ultimi anni.
Ciò che lo caratterizza, più di tutto, è la sua capacità di essere in sintonia con i tempi.
Di gettare uno sguardo attento e curioso sulla generazione dei giovanissimi.
Una generazione targata iPod e videocellulari.
Una generazione di cui si parla tanto. Spesso a sproposito.
E di cui Moccia è il più fedele interprete.
Come ha scritto Valter Delle Donne sul Secolo d´Italia:
“Il bestseller di Moccia va trattato con rispetto e interesse, smontando le tante banalità che riguardano la sua produzione“.
Che è “letteratura“, caratterizzata da “una tecnica narrativa impeccabile” e da “un linguaggio elementare e mai sciatto“.
Capace di “fotografare in maniera nitida la nostra società “.
Anche Giorgio Faletti, condivide il giudizio positivo su Moccia:
“Se è riuscito a convincere tanti ragazzi che di solito non leggono a fare la coda in libreria, vuol dire che ha toccato delle corde che altri, prima di lui, non hanno saputo toccare“.
Ed° è° riuscito a° farli volare tre metri sopra il cielo.
Cosa che al sottoscritto fa parecchio piacere.
Anche perché Federico Moccia è dichiaratamente di Destra. 😉
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