Feb 07
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Free Kareem Nabil Suleiman
Il processo a suo carico è durato soli cinque minuti.° °
Il tempo utile a decretarne la condanna a quattro anni di reclusione.
Il suo legale, il suo difensore, non ha potuto parlare. Non gli è stato concesso.
Ha solo potuto depositare un memorandum difensivo. Che nemmeno è stato sfogliato.
In questo modo sommario si è concluso il processo farsa a danno del ventiduenne egiziano Abdel Kareem Nabil Suleiman.
“Reo” di aver espresso alcune opinioni sul suo blog.
“Reo” di aver definito l´università islamica Al Azhar, come “l´università del terrorismo“.
La stessa università ch´egli frequentava con il sogno di fondare un ufficio legale per la difesa dei diritti umani.
La stessa università che lo aveva espulso considerandolo un essere immondo.
E solo perché Kareem s´opponeva al trattamento barbaro riservato alle donne.
Cui s´impone di abbandonare le scuole e di sottomettersi al niqab.
In difesa° di Kareem s´è mosso anche il Parlamento americano.
Amnesty International e Human Rights Watch.
Finora senza grandi risultati, visto che è stato condannato.
Continuare a parlarne però può servire. Deve servire.
Innanzitutto per mobilitare l´opinione pubblica.
E poi perché non è ammissibile chinare il capo dinnanzi ai soprusi.
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