Mar 07
12

In Sudafrica c´è chi vuole curare l´Aids con l´aglio

Manto Tshabalala-Msimang foto

Ha 66 anni e una laurea in medicina. Conseguita a Leningrado.

Ed è Ministro della Sanità del Sudafrica.

Un ministro un po´ particolare: non crede esista alcuna relazione tra il virus dell´Hiv e l´Aids.

Non solo.

In una terra in cui – tra il 1997 e il 2004 – le morti per Aids tra gli uomini si sono triplicate (e tra le donne si sono quintuplicate), lei propone una “ricetta” singolare per curare questo flagello.

Aglio, barbabietole, limoni e olio di oliva.

Questi i rimedi che lei suggerisce, lì dove sono 5,5 milioni le persone sieropositive, e solo 200.000 quelle che ricevono gli antiretrovirali.

E ciò, nonostante il governo di cui fa parte, dal 2002 abbia “sancito” l´esistenza di un legame tra Hiv e Aids. E nonostante la Corte costituzionale abbia imposto al suo ministero di somministrare, alle donne incinte, gli antiretrovirali.

Da qualche tempo, Manto Tshabalala-Msimang è ricoverata in un ospedale di Johannesburg.

Ha problemi respiratori e una grave anemia.

Nemesi.

This entry was posted on Marzo 12, 2007 at 2:44 pm. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

Posted in Cronaca e Società by camelot 13 Comments

Alessandro says:

Marzo 12, 2007 alle 3:21 pm

E’ ora di aprire gli occhi, la verità in ogni cosa non è mai quella che ci vogliono far credere.

Al giorno d’oggi l’informazione è sempre incompleta o volutamente distorta perchè c’è sempre un minimo di conflitto d’interessi.

http://apri-i-tuoi-occhi.blogspot.com/

prefe says:

Marzo 12, 2007 alle 3:35 pm

guarda questa dell’aglio mi sembra un po’ delirante ! boh…
per quel che riguarda legami tra hiv e aids il mio pa mi spiegava (è il suo mestiere per cui un po’mi fido) che anche lui è un sostenitore di ‘sta teoria (comunque la studia e lo interessa molto), e mi aggiungeva che è un pensiero relativamente diffuso all’interno della comunità scientifica.
Ma, ovviamente, non ci ho capito una fava del perchè.
Penso che il concetto sia che in presenza di una cosa c’è l’altra, ma non c’è rapporto di causa effetto… qualcosa del genere…
mah…

ilaria says:

Marzo 12, 2007 alle 3:46 pm

ohibò, ma quello era il mio metodo per allontanare la suocera!
vuoi vedere che ho sbagliato tutto???

camelot says:

Marzo 12, 2007 alle 3:57 pm

Risposta a prefe:
Ma infatti sono parecchi i medici che sostengono che tra le due variabili non ci sia un nesso, ciò non toglie che le cure di questa pazza – di fronte a milioni di malati – sono una follia.
E si tratta, in più, del Ministro della Sanità …

Marzo 12, 2007 alle 3:59 pm

Risposta a ilaria:
Ooooooohhhhhhhhhhhh…..quale onore?!?!

Marzo 12, 2007 alle 4:02 pm

che fai, sfotti???
non si finge mica di lavorare, qua.. 😉

Marzo 12, 2007 alle 4:57 pm

Risposta a ilaria:
Seeeeeeee….e le mucche volano e sono di color lilla

Van der Blogger says:

Marzo 13, 2007 alle 9:23 am

“Quella antiretrovirale (Aev) – «troppo costosa e difficile da implementare», sostengono al ministero della Sanità – è in pratica la meno utilizzata.
Manto Tshabalala-Msimang suggerisce invece per «il popolo», in particolare quello residente nelle zone rurali, massicce dosi di aglio e olio vergine.

E se non è possibile acquistare olio di oliva vergine, carissimo, ci si accontenta di una vergine.
Consigliata in questo caso dai sangomas, i medici tradizionali, i colpiti dal virus trovano sia più semplice – e meno costoso – deflorare una vergine «per così liberarsi dall’ infezione».

Altra terapia è quella suggerita pubblicamente da Jacob Zuma, ex vicepresidente della Repubblica e tutt’ora vicepresidente dell’African national congress (Anc), per il quale una doccia bollente, dopo il coito con una compagna affetta da Aids, è il rimedio più efficace.”

Senza parole.

Ciao Camelot

FulviaLeopardi says:

Marzo 13, 2007 alle 9:34 am

cioè, ma poi che schifo: beviti una volta quell’intruglio e ce rimani secco, altroché

Marzo 13, 2007 alle 12:18 pm

magari ha ragione! sai che culo debellare l’aids a colpi di alitate

Marzo 13, 2007 alle 3:10 pm

Risposta a Van der Blogger:
Per questo ne ho parlato 😉

Marzo 13, 2007 alle 3:11 pm

Risposta a Fulvia Leopardi:
E poi c’è chi parla della storiella dei brevetti sui farmaci… 😉

Beren says:

Marzo 13, 2007 alle 7:50 pm

Vedo che mi hanno anticipato.
Molti mesi fa, linkato da un blog (non ricordo più quale), trovai un sito in cui si parlava proprio di questo problema del legame tra AIDS e HIV.
Si riportava il racconto di un importante medico, se non sbaglio un premio Nobel, che parlava delle sue ricerche da quasi profano in questo campo, che lo avevano portato a dubitare della tesi dominante (cioè appunto quella che sostiene il legame tra AIDS e HIV).
Addirittura sul sito si sosteneva che la gravità dell’AIDS fosse stata montata per ricevere finanziamenti. Credo che ci sia anche un libro.

Senza voler sminuire quella che in molti paesi poveri è una tragedia, c’è da dire che in effetti quando ero bambino l’AIDS era uno spauracchio, si parlava di centinaia di migliaia di contagi solo in Italia entro pochi anni, invece in realtà non è successo niente di tutto ciò…alché qualche sospetto mi viene!