Mar 07
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Il Pentagono vuole cambiare strategia per vincere contro i talebani.°
La guerra ipertecnologica non sta dando i frutti sperati. Occorre cambiar rotta.
Occorre ritornare al passato.
Quando a combattere erano i guerrieri, e non i militari.
Quando la sopravvivenza dipendeva, anche, dalla capacità degli uomini di osservare la natura. Ogni sia pur minima sua alterazione.
Un tronco divelto era un segnale. Da dover notare e interpretare.
Occorrono occhi ed udito addestrati per far ciò. E non puntatori laser.
Uomini capaci di muoversi nella notte come ombre: senza farsi scoprire.
Così, e come già si è verificato in passato (ad esempio nella seconda guerra mondiale o in Vietnam), l´America chiede soccorso ai nativi indiani: ai Sioux, ai Navajo e agli Apache.
Loro sarà il compito di tenere sotto controllo i territori di confine con il Pakistan e quelli in prossimità dell´Uzbekistan.
Loro sarà il compito di indicare ai militari i luoghi da colpire.
Intuiranno, da minimi dettagli, dove possano rifugiarsi i talebani.
Consentiranno ai militari Usa di avventurarsi in un territorio impervio.
Intriso di difficoltà : dove la tecnologia conta poco.
E l´uomo tutto.
Se non si stesse parlando di guerra e di gente che ci lascerà le penne, è proprio il caso di dirlo: la cosa avrebbe un suo fascino.
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