Mar 07
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In Afghanistan è già guerra. Ma la stampa tace per aiutare Prodi
Dunque, mentre l´italietta alle vongole – bacchettona, ipocrita e finto perbenista – segue con attenzione la vicenda nota come Vallettopoli, in Afghanistan – e già da qualche giorno – i nostri militari stanno sparando. Al fianco degli spagnoli.° ° ° °
E, com´è abitudine nel nostro paese, la Stampa di Regime (o Cupola, come l´ha definita Lucia Annunziata) tace al riguardo.
O meglio: copre il fatto con altre informazioni.
Attraverso una prassi abbastanza semplice: si prende un fatto di cronaca, meglio se condito con aspetti pruriginosi, e gli si dà per giorni interi una visibilità spropositata.
Si distrae l‘opinione pubblica, e si toglie dalle difficoltà un governo amico.
Un governo, quello Prodi, i cui elettori sono in larga parte pacifisti.
Talchè se sapessero che il governo che hanno votato, consente ai nostri militari di sparare e di compiere azioni belliche (dopo aver promesso in campagna elettorale il ritiro da ogni fronte di guerra), certo non la prenderebbero bene.
Quindi, al fine di non far perdere ulteriori consensi al governo amico, e allo scopo di evitare di “montare” troppo la cosa – ricordiamoci che tra 15 giorni, al Senato, si vota il rifinanziamento della missione in Afghanistan. E i comunisti non possono permettersi di far sapere ai loro elettori, che sotto questo governo i militari sparano – la grande stampa tace al riguardo.
Ma veniamo ai fatti.
Dunque, qualche giorno or sono, alcune agenzie di stampa – Europa press ed Efe – hanno diffuso la notizia che i nostri militari – in collaborazione con i militari spagnoli, e sotto il comando del generale Antonio Saitta – sono impegnati in operazioni militari “attive”, volte a contenere gli spostamenti dei Talebani.
In particolar modo – potete leggere anche quello che ha scritto Fausto Carioti su Libero – come spiega un responsabile del ministero della Difesa spagnolo, le azioni militari che vedono coinvolti anche i nostri uomini, hanno come obiettivo quello di:
“Impermeabilizzare la frontiera tra la zona ovest e la zona sud dell´Afghanistan“.
Cercando di arrestare la fuga dei Talebani, messi in difficoltà dalla missione Achille.
Si spara, dunque. Ed è possibile che siano già diecine (o centinaia) i Talebani colpiti dai nostri militari.
Ora, di questi eventi – ovviamente – è giunta eco anche in Parlamento.
E lì ha preso avvio l´ennesimo teatrino della politica unionista: ministri e sottosegretari che si sono detti all´oscuro delle operazioni militari “attive”, e i soliti comunisti all´amatriciana che hanno minacciato l´affossamento del governo in carica. Ma poi nulla hanno fatto.
Si prenda Franco Giordano, Segretario di Rifondazione comunista:
“Il governo deve chiarire immediatamente. Siamo contrari a qualsiasi forma di coinvolgimento delle nostre truppe in azioni di guerra“.
Poi è arrivato l´altro “democratico”, Oliviero Diliberto:
“Il governo faccia sentire in modo chiaro la sua voce al fine di conoscere la verità “.
Certo, sentir reclamare la verità da un comunista, è un po´ come sentire predicare la verginità da una prostituta, ma l´Italia è questa: ci sono gli italioti – soprattutto oggi – al potere, e nulla di meglio ci si può aspettare.
Sta di fatto che i signori ministri e sottosegretari, una qualche spiegazione l´hanno dovuta fornire.
Ad esempio Ugo Intini, craxiano storico anche se mai craxiano quanto D´Alema, da viceministro agli Esteri ha dovuto rispondere.
E ammazza che risposta che ha dato:
“Non abbiamo ancora elementi sufficienti per riferire davanti alle commissioni“.
Cioè il nostro ministero degli Esteri è all´oscuro delle operazioni militari attive in Afghanistan?
E come diamine è possibile?
Menzogna o inadeguatezza politica?
Poi è la volta del sottosegretario diessino alla Difesa, Lorenzo Forcieri.
Che prima dà una risposta da democristiano. E parlando dei nostri militari, afferma:
“Stanno svolgendo quello che sono lì per fare“.
Poi si rende conto che è una risposta da minus habens, e corregge il tiro:
“A seguito delle operazioni in corso nella zona sud del Paese è salita l´attenzione in tutte le aree e nella nostra zona è in corso una normale operazione di controllo del territorio“.
Quindi, visto che si spara, secondo Forcieri ciò che fanno i nostri militari è solo “una normale operazione di controllo del territorio“. Se ne prende atto.
Ancora più chiaramente Forcieri ribadisce, che compito dei nostri militari, ora, è:
“Evitare che nell´area controllata dai militari italiani e spagnoli possano infiltrarsi forze ostili e terroristiche“.
“I soldati italiani stanno facendo semplicemente il loro mestiere“.
E il mestiere dei militari, anche sotto un governo pacifista, è usare le armi!
Ma gli elettori dell´Unione, quello che sta accadendo ora in Afghanistan, lo sapranno mai?
Leggendo il Corrierino di Sinistra o similia, no!
In compenso sapranno, però, che una delle partecipanti al reality Pupe e Secchioni è andata a letto con un imprenditore, per la modica somma di 1000 euro.
Vuoi mettere quanto sia più importante quest´ultima informazione? 😉
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