Mar 07
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In verità – e la cosa ha dell´incredibile – lo ha già scritto Francesco Verderami sul Corriere della Sera di martedì (a pagina 6), che il numero dei Taliban scarcerati in cambio della liberazione di Mastrogiacomo, sarebbe maggiore di quello che c´è stato raccontato.° ° °
Verderami, infatti, afferma che i Taliban liberati sarebbero “almeno il doppio“.
Riportando poi il commento di un politico che ha voluto rimanere anonimo, secondo cui:
“La voce è giunta in Italia dall´Afghanistan attraverso i canali dei servizi“.
Ieri, però, un accurato articolo di Hamza Boccolini (apparso su Libero), ha rivelato ulteriori dettagli.
Che precisano i contorni di questa vicenda alquanto torbida.
Infatti la Boccolini – riportando e traducendo il contenuto di un sito jiihadista “islammemo.cc” – afferma che i Talebani ritornati in libertà potrebbero essere addirittura venticinque.
Lo stesso sito di cui sopra, riporta che:
“Ha annunciato Muhammad Yusuf che il movimento ha raggiunto un accordo con le forze Nato per ottenere la liberazione di venticinque dei suoi membri“.
“Yusuf ha spiegato al nostro inviato che i talebani liberati erano detenuti nel carcere di Begram e Belijarkhi. Tra loro ci sono Latifallah Hakimi, Muhammad Yaser ed anche il Mullah Aktar Muhammad, Hafith Hamidullah e il Mullah Abdel Ghaffar. Yusuf ha inoltre rivelato che l´accordo è stato concluso grazie alla mediazione di alcuni capi tribali della provincia di Helmand“.
Ora, siccome anche nel Palazzo ammettono che i Taliban liberati siano “almeno il doppio” (rispetto ai cinque di cui avevamo avuto informazione), forse si può dare ascolto anche a quanto riportato nel sito jiihadista (e ripreso da Libero).
E affermare che il governo Prodi, anche su questa vicenda, abbia mentito.
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