Mar 07
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Chi ha votato il centrosinistra, lo ha fatto per poche cose:° °
1) Non avere più condoni: e infatti i signori dell´Unione hanno varato l´indulto, che è un condono; hanno fatto un condono “ad personam” per un imprenditore di call center, amico dei Ds; hanno varato un condono agricolo.
2) Avere modifiche alla legge Biagi: e infatti – e ringraziando Iddio – la legge Biagi sta ancora lì.
3) Ottenere la chiusura dei Cpt: e infatti stanno ancora lì.
4) Ottenere l´abolizione della Bossi-Fini: e in gran parte sta ancora lì.
5) Non fare più guerre: e infatti siamo andati a farne una nuova in Libano (anche se c´è stato il ritiro dall´Iraq).
6) Fare una legge sul conflitto di interessi: e infatti nulla s´è fatto a tal riguardo.
7) Disciplinare, poi, le convivenze de facto: riconoscendo diritti e doveri.
E anche in quest´ultimo caso, dopo la presa per i fondelli rappresentata dal ddl Bindi-Pollastrini, si è dovuto assistere ad un nulla di fatto.
Anzi: si è assistito ad una vera e propria sconfitta politica.
Infatti, già all´indomani del varo del ddl di cui sopra, in molti nel centrosinistra ebbero a lamentare quanto fosse poco convincente o ridicolo il contenuto dei Dico.
Basti pensare alla questione “pensione di reversibilità “: nessuna disciplina per l´argomento era contenuta nella proposta governativa.
Sta di fatto che approdato alla commissione Giustizia del Senato, il ddl in questione è stato subito accantonato: dal centrosinistra.
Che ha preferito concentrarsi su altre proposte di legge: avanzate da parlamentari, e ben più utili per i conviventi.
Sicchè – e può sembrare un paradosso – si è deciso di usare come “testo base”, la proposta di Alfredo Biondi. Esponente di Forza Italia.
Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente della Commissione Giustizia del Senato, il diessino Cesare Salvi:
“Da quanto fin qui sentito mi pare si vada verso un possibile accordo sul testo Biondi“.
Il diretto interessato, poi, ha replicato:
“La mia è una soluzione possibile per regolare una casistica ormai molto vasta“.
Per aggiungere anche che la “proposta va presa nella sua interezza“.
“Non sono disposto a che utilizzino il mio progetto come cavallo di Troia per contrabbandare una situazione similmatrimoniale“.
Vediamo, però, cosa preveda nel dettaglio la proposta di Alfredo Biondi.
Innanzitutto i conviventi dovrebbero ricorrere ad un contratto da stipularsi presso un notaio.
Il “contratto d´unione solidale“, questo il suo nome, non può essere siglato da minorenni o da persone coniugate.
Il suo scopo è disciplinare “le svariate forme di convivenza fra due individui, indipendentemente dalle motivazioni che li inducano a convivere“.
Può essere risolto e dà diritto alla pensione di reversibilità nel caso di decesso di uno dei conviventi (in assenza però di genitori ultrasessantacinquenni che risultino privi di pensione, o in assenza di figli minori o inabili, e in assenza di ex coniuge).
Con il contratto d´unione solidale non si attribuisce ai conviventi lo status di famiglia: talchè risulta preclusa la possibilità di adottare o di ricevere in affidamento minori.
Chiaramente, se il fatto che si sia accantonato il ddl Bindi-Pollastrini, risulta essere una sconfitta grave per il centrosinistra (che tra l´altro non aveva i numeri per approvarlo), la circostanza che si sia scelto come testo base quello di un esponente dell´opposizione, non garantisce affatto che si riesca a portare a buon fine la proposta di legge.
I parlamentari sono volubili, come° mutevoli sono le strategie e le esigenze delle due coalizioni.
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