La legge è uguale per tutti. Come no!

Cristian says:

Aprile 15, 2007 alle 9:33 pm

Immondizia, solo immondizia.

Dati e Fatti says:

Aprile 15, 2007 alle 10:48 pm

Faccio fatica anch’io, quando vedo lo stesso identico comportamento da parte degli skinheads.

Van der Blogger says:

Aprile 16, 2007 alle 11:23 am

Olptretutto bellissima la foto della tipa col Big Mac in mano e in bocca…

Corvorossononavraiilmioscalpo says:

Aprile 16, 2007 alle 4:36 pm

No Camelot! Non condivido la tua conclusione. Il disagio dei giovani – manipolati o meno dai comunisti- va ascoltato e preso in considerazione. Posso assicurarti che nulla viene fatto per costoro a meno che non si tratti di attivisti militanti che sono iper protetti ed ai quali riconoscono finanziamenti per attività sociali che di sociali non hanno nulla fuorchè le “lezioni” da quaderno rosso a perpetuare l’insegnamento marxista-leninista. Intanto, nel col disagio dei giovani ci sguazzano i privilegiati di ogni gerarchia mentre costoro, i giovani, hanno rarissime alternative od occasioni di crescere e vivere in modo adeguato. Non dimentichiamo che nel ’70, dopo la sollevazione dei giovani in Ungheria, “spuntò” l’eroina…. Insomma, una qualche “purga” a questi giovani bisogna pur darla… Oggi è ancora una volta la droga e il nulla. Non hanno nulla. Non possiamo parlare di fenomeni di bullismo ,nè di pankabbestia o altri movimenti che nascono come reazione al nulla. La vera piaga sociale è la politica. Vogliono un prezzo scontato sui treni? E’ giusto. E’ rigorosamente giusto. Dato che oggi se vuoi vivere in modo decente devi avere un padre che guadagna non meno di 5 mila euro al mese. Questa non è giustizia. Il bullismo a scuola c’è sempre stato ma non se ne è mai parlato. Come mai lo si fa oggi? Quanto c’è di vero in ciò che viene detto dai media? Io non credo molto a questo ennesimo gioco per buttarla in caciara. Parliamo dei professori degli anni ’70? Oh, quanto erano bravi! Gente preparata, seria, comprensiva. Dopo, il nulla. I professori sono solo capaci di mettere note, urlare e prendersi lo stipendio. Se ne salvano pochi, pochissimi. Un insegnante che non è capace di farsi rispettare mi fa sorgere dei dubbi. E ho dubbi anche sul fatto che la scuola come Istituzione non possa intervenire direttamente quale strumento educativo. Come mai non si parla della violenza che i ragazzi extracomunitari esercitano ai danni degli insegnanti che per paura delle bande e delle bande degli adulti, non osano denunciare? Insomma, il sistema marcio è della politica, non dei giovani che bisognerebbe davvero mettere nelle condizioni di formarsi, educarsi e usufruire dei servizi dello Stato. Ma il fatto è che la politica si nutre di problemi e dove non ci sono o non dovrebbero esserci, li crea, se li inventa.
baciotti

Marco Paperini says:

Aprile 16, 2007 alle 6:03 pm

La notizia è stata rettificata dalle ferrovie, che hanno chiarito come il prezzo non sia stata “politico” bensì fruisse di uno sconto comitiva….
Cmq stiano le cose è davvero una cosa da ridere: basterà mettersi in 300 davanti alla sede dell’Enel per avere uno “sconto comitiva” sulle bollette?

camelot says:

Aprile 16, 2007 alle 6:51 pm

Risposta a Corvo:
Potrei anche condividere, se non fosse che 9 casi su 10 (si veda Caruso), queste persone sono milionarie 😉

camelot says:

Aprile 16, 2007 alle 6:52 pm

Risposta a Marco Paperini:
Io stavo pensando di andare ad una concessionaria Jaguar, per chiedere se mi vendono un’auto a 5.000 euro…che dici, accetteranno? 😀

camelot says:

Aprile 16, 2007 alle 6:53 pm

Risposta a Cristian:
Possono vivere e campare come più li aggrada: a spese loro, però…e rispettando le regole…

camelot says:

Aprile 16, 2007 alle 6:55 pm

Risposta a Van der Blogger:
😀

Marco Paperini says:

Aprile 16, 2007 alle 6:57 pm

caro CorvoRosso, inizio qui a replicarti visto che quando ho lasciato il mio commento prec ancora il tuo non era stato validato, evidentemente … eppur mi preme riplicarti visto che anch’io sono un ragazzo (ho 26 anni) e visto che è proprio grazie a chi la pensa come te che non riusciremo mai (riuscirete, consentimelo) a cavare un ragno dal buco.
La situazione è semplice, dal mio punto di vista (criticabile, ci mancherebbe…): le generazioni prima di noi hanno vissuto in condizioni molto meno agiate, questo è fuor di dubbio … peccato che ne siano usciti uomini e donne con caratteri forti, fortissimi se messi a paragone con noi future generazioni. Non parlo di forza in senso lato ma di capacità nel calarsi dentro le situazioni, disposizione al sacrificio e raggiungimento dell’obbiettivo posto.
Mi incazzo come una bestia quando sento dire (e non sei il primo….)
“Insomma, una qualche “purga” a questi giovani bisogna pur darlaâ€¦ Oggi è ancora una volta la droga e il nulla. Non hanno nulla.”
In realtà il problema grosso è che noi giovani abbiamo tutto, l’abbiamo sempre avuto e non riusciamo piu a vivere senza avere, nuovamente,tutto: i nostri genitori, loro sì, non avevano nulla …. eppure si sono fatti le loro belle ossa per conto proprio, chi piu chi meno ha tirato fuori le palle sacrificandosi, il piu delle volte, per dare quel tutto che a noi non basta mai e che, magicamente, diventa nulla quando si vuole ancora di piu.
Dici che “Vogliono un prezzo scontato sui treni? E´ giusto. E´ rigorosamente giusto. Dato che oggi se vuoi vivere in modo decente devi avere un padre che guadagna non meno di 5 mila euro al mese.”
Vorrei che tu rileggessi quello che hai scritto, per favore: spero che ti renda conto da solo della tremenda cazzata che hai pensato e scritto!
Mio padre è morto un mese fa … e ti posso assicurare che non guadagnava 5mila euro al mese ma a malapena un migliaio … di pensione.
Mia madre non guadagna piu di 1500 euro ….
Eppure non mi sento di vivere in modo non dignitoso: certamente non vado in corso Napoleone a fare shopping, non cambio cellulare una volta al mese e non ho mai cambiato macchina da quando ce l’ho … ma sono queste le cose che ti fanno vivere in modo dignitoso?
Lavoro ogni sabato e domenica come cameriere e il fatto che alla domenica sera posso andare a mangiare fuori pagando con soldi guadagnati mi rende una persona molto più dignitosa di coloro che vivono alle spalle dei genitori. E tu dici che sarebbe stato giusto se avessero abbassato il biglietto?? Te lo dico io cosa è giusto: controllare prima i costi che un certo tipo di obbiettivo ti impone e se non te li puoi permettere, tranquillamente, rinunciare, senza necessariamente sentirsi un poveraccio perchè poveraccio non lo sei.
Consentimi di dirti che il sistema sarà anche marcio, come sostieni … ma che la maggioranza di noi giovani ha imparato a sguazzarci talmente bene in questo sistema che ne esce come vittima, come dei “poverini” che devono essere aiutati, finanziati, compresi … e il sistema è sì marcio ma lo è perchè non si mette in testa di farci davvero crescere con dei valori rigorosi che vadano ben piu in la della maglia griffata, dell’auto sempre nuova o della bella vita alle spalle dei genitori che lavorano come muli dalla mattina alla sera, quando basta.

unpirlaqualsiasi says:

Aprile 16, 2007 alle 8:42 pm

Per l’educazione che ho ricevuto (gli insegnanti vanno sempre rispettati, la colpa è la tua fino a prova contraria e non dell’insegnante, le cose che hai te le devi meritare, ecc…) non posso non condividere il commento di Marco Paperini.
Certo, ho 32 anni e anche se mi considero ancora un ragazzo, mi sento due generazioni lontano dagli studenti di oggi.
La colpa è di tutti: i genitori lassisti perchè in gioventù non erano così liberi (ricorso storico, visto che i miei genitori mi raccontano che appena dopo la guerra successe la stessa cosa con i ragazzi degli anni 50), il sistema scolastico con presidi-manager (obbligati a promuovere tutti, perchè meno iscrizioni = meno finanziamenti), e il lassismo generale del “ma sono ragazzi”.
I poveri, i veri poveri, a scuola non ci vanno, e ad assaltare i treni o manifestare nemmeno, perchè sono obbligati dalla loro situazione a cercarsi dei lavoretti (e purtroppo anche dei lavori veri e propri, in nero ovviamente). Quelli che fanno i punk, gli “alternativi”, i pacifinti, i manifestanti tout-court, sono i figli di papà .
Intendiamoci, è giusto che abbiano idee diverse dalle loro famiglie (se le hanno davvero, le idee), ma è facile andare a manifestare quando comunque i soldi si hanno in casa, mentre se un lavoratore sciopera lo stipendio non lo prende.
I 5000 euro al mese servono ad un giovane per fare il punk e frequentare i centri sociali, non per vivere dignitosamente, perchè quei soldi servono per pagare le multe e i danni provocati dal loro vandalismo.
E lo dico da ragazzo (o ex tale) che non ha mai fatto un lavoretto estivo, pur non essendo in una famiglia ricca.
Allo stesso modo non concepisco i treni speciali per i tifosi, ovvero gli stessi teppistelli ormai cresciuti che continuano a far danni: se il treno dovessero pagarselo, forse eviterebbero di spaccarlo.
Basta trovare scuse! la “società ” avrà colpe, ma a forza di dar colpe le cose peggiorano: perchè non si comincia a punire per bene i responsabili diretti? Poi si può procedere a ritroso per arrivare a chi ha la colpa vera, ma a quel punto non ce ne sarà più bisogno…

Corvorossononavraiilmioscalpo says:

Aprile 16, 2007 alle 9:20 pm

Marco Paperini
Camelot

Camelot, non so se vale per tutti ciò che dici. Non so.
Marco , può darsi che abbia detto una cazzata come dici tu ma quando dico che i ragazzi non hanno nulla, intendo l’elenco che tu hai fatto. Intendo che aldilà dei genitori – che non mi sento di giudicare per dare tutto o troppo-, ci sono molti giovani che hanno pochisssime possibilità di formazione e educazione. Infatti la legge Moratti che avrebbe potuto offrire delle chance diverse attraverso la riforma scolastica, è stata malamente surclassata da un Ministro che non mi pare abbiale idee chiare sulla scuola. Sono anche un’insegnante e so di cosa parlo quando mi riferisco ai giovani. Di giovani che lavorano per studioare ce ne sono moltissimi ma con un sistema scolastico da terzo mondo come il nostro, non andranno lontano. Non faccio differenze tra giovani di destra e di sinistra, i giovani sono tali e basta. Tutti abbiamo fatto lo stesso percorso di ribellione e questo è fisiologico. Vengo dalla generazione dei capelloni, della beat generation e dell’isola di wight. E davvero non so spiegarmi- o invece melo spiego bene- come mai quando questo grande fenomeno giovanile di massa ha toccato l’Italia, si è trasformato in una strana prerogativa culturale della sinistra. Da lì si sono prodotte tutte le tematiche che poi hanno dato vita alla rivolta alla facoltà di architettura a Roma. Tu non eri nato ma lopuoi leggere sa qualche parte. La sinistra ha strumentalizzato i giovani, i loro sogni e le loro aspettative. Li hanno usati come meglio e peggio hanno voluto. Molti sono morti di eroina, altri finiti nella delinquenza… Chi è rimasto nei “ranghi” oggi ricopre ruoli chiavi nel Gotha del sinistrismo italico. Non mi sento di puntare il dito sui ragazzi giudicando le loro scelte, punto il dito sulla politica, tutta, che li strumentalizza e non sa dare alternative, non lotta visibilmente per dare iniziative ed opportunità . Punto il dito sulla politica che ti fa credere che senza raccomandazione non vai da nessuna parte, ingenerando nei giovani e nei meno giovani una strana patologia che è quella della mancanza di autostima, del non valore, del nulla.
I 5 mila euro al mese si riferiscono ad una famiglia che: paga un affitto o un mutuo, ha tre figli a carico, ha una macchina. Fatti i conti e poi dimmi, tra questo e le bollette, cosa ti rimane. Non dico che tutto debba essere gratis, ci mancherebbe, ma se si paga tanto salata sta laurea, come mai non vale niente in altri paesi europei e non? e come mai i figli dei comunisti e dei non comunisti studiano tutti all’estero o lì vanno a fare i master? Cos’è che non funziona, il sistema, la politica, o politici o o giovani?
Rifletti su questo. Può darsi che io dica cazzate ma non posso non essere contro tutto ciò che produce disadattamento.Non parlo dei Caruso, non fa testo. Ci sono migliaia di giovani in giro ai quali di Caruso non gliene frega niente.

Corvorossononavraiilmioscalpo says:

Aprile 16, 2007 alle 9:23 pm

precisazione: gli scontri alla facoltà di architettura hanno rappresentato la premessa della lotta armata, Curcio, Cagol, per intenderci…

Corvorossononavraiilmioscalpo says:

Aprile 16, 2007 alle 11:15 pm

Scusate, ma parlare dei giovani mica vuol dire giustificare chi delinque, ma che c’entra? Mica penserete che solo questi siano i degni rappresentanti di tutti i giovani! Allarghiamo la mente, dio mio. I cretini c i sono sempre stati, i delinquenti pure ma è lo Stato, le Istituzioni a dover dare esempio di serietà e moralità . Cosa ci aspettiamo? Guardiamoci intorno e ascoltiamo parlare questo governo, io non ci rido affatto.

camelot says:

Aprile 17, 2007 alle 8:23 am

Risposta a Corvo Rosso:
Corvo, questi qui sono gli stessi del G8 di Genova….gli stessi che credono che il mondo debba piegarsi alla loro volontà e alla loro arroganza…per questo non capisco il tuo commento…

Marco Paperini says:

Aprile 17, 2007 alle 11:56 am

@CorvoRosso:
Ti rispondo punto per punto, per evitare di rimanere troppo sul vago….

“Marco , può darsi che abbia detto una cazzata come dici tu ma quando dico che i ragazzi non hanno nulla, intendo l´elenco che tu hai fatto. Intendo che aldilà dei genitori – che non mi sento di giudicare per dare tutto o troppo-, ci sono molti giovani che hanno pochisssime possibilità di formazione e educazione.”
Io , in realtà , non ho detto che non hanno nulla bensì che hanno tutto e che non vogliono rinunciare a nulla (me compreso, ovviamente).
Quanto alle possibilità di formazione o istruzione, bhe, guardati alle spalle e decidi tu se oggi ce ne sono meno o piu rispetto a prima: una cosa è quantificare il tempo passato sui banchi, altra (e ben diversa) constatare che la qualità è drasticamente calata a favore di una maggiore “flessibilità ” di voi insegnanti che non potete, ahimè, imporre piu il vostro magistero. Non credo, però, che la riforma Moratti sia la responsabile: il tema era gia in atto almeno dieci anni fa.

“Tutti abbiamo fatto lo stesso percorso di ribellione e questo è fisiologico. Vengo dalla generazione dei capelloni, della beat generation e dell´isola di wight. E davvero non so spiegarmi- o invece melo spiego bene- come mai quando questo grande fenomeno giovanile di massa ha toccato l´Italia, si è trasformato in una strana prerogativa culturale della sinistra. Da lì si sono prodotte tutte le tematiche che poi hanno dato vita alla rivolta alla facoltà di architettura a Roma. Tu non eri nato ma lopuoi leggere sa qualche parte.”
Certamente, ti dico, qualsiasi giovane vive nell’adolescenza un periodo in cui si sente “padrone del mondo”, in grado di cambiarlo a proprio piacimento etc …. ma credo che tu non ti accorga di una differenza che c’è tra noi giovani (mi vien da dire loro, riferendomi a chi fa i licei oggi) e voi piu grandicelli, ossia che voi avevate dei valori da seguire, magari di facciata e basta ma qualcosa c’era: c’era la politica a scuola, c’era la lotta contro la guerra, c’era la società da cambiare e i vari movimenti (figli dei fiori etc). Puoi dirmi oggi quanti ragazzi si battono davvero credendo in qualcosa? Io vedo intorno a me solo una generazione di scansafatiche, amorfi, tecnologici che non sanno rinunciare ai privilegi che hanno oramai ottenuto. Difficilmente qualcuno di loro si “spoglia” di qualcosa per un ideale che ha, che persegue e in cui crede davvero.

“I 5 mila euro al mese si riferiscono ad una famiglia che: paga un affitto o un mutuo, ha tre figli a carico, ha una macchina. Fatti i conti e poi dimmi, tra questo e le bollette, cosa ti rimane.”
Torno sull’argomento perchè mi fanno nettamentye incavolare i conti fatti alla “pressappoco”: i 5mila euro, come dici tu, non devi riferirli alla vita che una famiglia vive ma al lavoro da cui provengono. Credi che la media della popolazione italiana guadagni, in due, 5 mila euro al mese?? Se è così sei fuori dal mondo. In media una famiglia di due genitori ne guadagna la metà … e nella maggior parte dei casiriesce a barcamenarsi lo stesso portando avanti le stesse cose che elenchi tu proprio perchè riescono a fare sacrifici credendo in quello che fanno, ovvero crescere i figli, magari viziandoli, lasciare loro una casa etc….
Vuoi un’altra prova di quello che dico? I genitori non arrivano alla quarta settimana ma i figli all’università ci vanno comunque, hanno comunque il loro bel cell (magari lo cambiano pure), i jeans firmati e la macchinuccia, sempre a spese dei genitori.
Come mai, ti dico, ci sono sempre meno giovani che nel tempo libero, invece che spendere e spandere godendosi la vita, lavoricchiano guadagnandosi qualcosa (riducendo il tempo in cui possono spendere, aggiungo!)?

Attendo risposte ….

Corvorossononavraiilmioscalpo says:

Aprile 17, 2007 alle 4:39 pm

@ Camelot :
Io avvertivo solo di non generalizzare, parlavo di giudizi. Nello specifico i giovani che fanno guerriglie urbane o delinquono in altro modo ci sono è ovvio, reale. Ma. Sono figli di questi tempi e in un Paese senza regole che premia gli ex terroristi affidando loro incarichi di governo, bè… sipuò davvero pensare che i partiti politici non abbiano nulla a che fare con questo mare di giovani disadattati e dlinquenti? Io mi limito, con la mia esperienza, a dire questo: bisogna sempre fare attenzione a non fare di tutt’erba un fascio. Iproblemi sono reali ma molti come il bullismo a scuola, sono molto gonfiati. Perchè creare problemi fa parte della strategia politica. La diseducazione è funzionale al voto. Quando Sartre scriveva insieme a Gavi ” Ribellarsi è giusto”, ha anticipato di molto quanto storicamente accade. Ora, ribellarsi è senz’altro giusto ma l’atteggiamento normale, fisiologico della “ribellione” dei giovani oggi non porta più, facilmente, da nessuna parte perchè è stata strumentalizzata dalla politica. Come dire: ti ribelli, hai ideali di giustizia e di pace ? Allora sei sicuramente di sinistra.Cosa possono avere in contropartita i giovani, se sono defraudati di qualcosa che appartiene solo alla gioventù? Potrei fare un lunghissimo elenco di coloro che, morti nelle piazze, per mano degli uni odegli altri, di destra o di sinistra, hanno semplicemente fatto parte dell’esercito privato dei partiti cui sta a cuore solo l’ideologia e il potere ( il loro) dei giovani, non gliene frega niente a nessuno di costoro.
Perciò, saranno pure del G8 questi qua, ma non me ne importa nulla. Il problema sta alla radice. Esiste il plagio anche nelle scuole ad opera di insegnanti politicizzati, il palgio è neilibri di testo che non hanno mai scritto la verità e sono talmente plagiati i ragazzi che quando uno come Pansa ( di sinistra) ha osato dirla, la verità , a momenti lolinciano. Ecco, il problema è più profondo perchè è politico.E’ questione di volere e potere politico se i giovani non hanno alternative culturali. La destra non è mai stata attenta a questo e di cultura a destra, ne circola poca poca, sicchè a sinistra oltre ad aver monopolizzato la faccenda hanno creato le loro case matte nei gangli più impensati delle Istituzioni, delle amministrazioni, locali e non ecc ecc. Cosa resta, dunque? Una ” cultura” dove non c’è alcuno spazio per lalibera circolazione di essa, una cultura del confronto, del dialogo, della Scelta. Non c’è. Perchè non c’è? Perchè così ha voluto la sinistra e così ha permesso la destra. Potere, voti, danari, privilegi. Nessuna meritocrazia, solo privilegio.
Ecco perchè i giovani, aldilà di ogni ideologia o opinione politica, sono da comprendere. E certamente chi sabglia, paghi. Mica si assolve il dlinquente. Però dovremmo spiegare come mai nello Stato i delinquenti vengono premiati. E’ un compito difficile. Spiegatelo voi, se riuscite, dando motivazioni idonee ed efficaci.
@ questo vale anche per te, Marco. Mi sono spiegata male? Forse. Allora , se hailetto questo post, forse mi avrai capita un po’. Non so.

Marco Paperini says:

Aprile 18, 2007 alle 5:02 pm

A dire il vero ti ho capita bene … ma credo che tu stia andando inesorabilmente fuori tema portando la discussione sul generale e non riferendola ai giovani nello specifico.
Molte delle affermazioni che fai sono indubbiamente giuste (o almeno le ritengo così, dato che non ho la pretesa di contestarle) ma non credo che portino un contributo significativo alla discussione in merito dato che non riguardano aspetti esclusivi di noi giovani bensì aspetti di tutta la società .
Altra cosa è soffermarsi sul disagio dei giovani, che è cosa ben diversa dalle discussioni politiche o politicizzate: spesso, almeno fino all’università , nemmeno ci si interessa di politica e se lo si fa lo si fa con motivazioni spesso superficiali e/o di tendenza.
Ribadisco la mia ferma convinzione che la mia generazione stia marciando sugli allori dovuti a sacrifici veri, duri e crudi dei nostri padri e che, ahimè, non sia minimamente portata al sacrificio.

Per ultimo ribadisco ulteriormente che dare scusanti del tipo:
“Vogliono un prezzo scontato sui treni? E´ giusto. E´ rigorosamente giusto. Dato che oggi se vuoi vivere in modo decente devi avere un padre che guadagna non meno di 5 mila euro al mese.”
non è altro se non un legittimare le nostre piu assurde e incivili (nonchè mal ripagate) pretese.

Corvorossononavraiilmioscalpo says:

Aprile 18, 2007 alle 7:55 pm

@Marco: se rifletti bene su ciò che ho scritto, ti accorgerai che non c’è alcunchè fuori tema.
Sul fatto dei 5mila euro, era per dire che le famiglie in genere, vivono con molto ma molto meno. “Vivere”…. si fa per dire.
Una curiosità : quanti anni hai? Ragioni come un “vecchio” che ha dimenticato di essere giovane.

Marco Paperini says:

Aprile 19, 2007 alle 12:30 pm

@Corvo:
“Una curiosità : quanti anni hai? Ragioni come un “vecchio” che ha dimenticato di essere giovane.”

Ho 27 anni, lavoro fin da quando ho potuto (avevo 14 anni … adesso per iniziare a lavorare bisogna avere minimo 16 anni): all’inizio lavoravo in unn grande magazzino durante l’estate, poi iniziata l’università ho iniziato a fare il cameriere durante i fine settimana.

Non so se ragiono come un vecchio: la cosa non mi disturba, anzi, mi gonfia il petto: magari avessi davvero la saggezza dei vecchi che vengono ascoltati sempre meno.
La differenza che noti tu, forse, è data proprio dal fatto che io ho lavorato un sacco, benchè sia ancora giovane e non fossi in una situazione di disperato bisogno: lavorando ho conosciuto il valore dei soldi, saputo cosa significa dignità e autorevolezza, tutte cose che i giovani che mi stanno attorno, probabilmente, ancora non inquadrano bene. Qualche anno fa si diceva che un uomo diventava tale solo dopo aver “fatto il militare”: un po perchè si allontanava dalla famiglia, senza protezione materna, per intenderci, un po perchè imparava sulla sua pelle che nella vita bisogna anche saper chinare la testa, chi piu chi meno.
Sinceramente non vedo nei giovani di oggi nessuno di questi valori: come mi spieghi altrimenti i punkettoni che se ne vanno dalle rispettive famiglie per starsene agli angoli delle strade coi propri cani a chiedere elemosine?

Corvorossononavraiilmioscalpo says:

Aprile 19, 2007 alle 3:44 pm

@ Marco: ciò che hai fatto e che fai ti rende sicuramente onore. Ma la mia era un’osservazione diversa. A volte le esperienze o il carattere ci rivela duri, intransigenti e inclini al giudizio, e secondo me ciò avviene a discapito di riflessioni più profonde. Infatti, della mia osservazione hai percepito l’aspetto sul quale scontrarti. se infatti dici di avere il petto gonfio ( e buon per te!) ti poni rispetto a quanto ti ho detto, come un galletto da combattimento ( absit iniuria verbis) pronto alla singolar tenzone, scambiando la dignità per lesa maestà , per orgoglio quale principio massimo di affermazione dell’individualità . Perciò dico che sei “vecchio”. Ciascuno vive come desidera e non sta a nessuno giudicare, brutta abitudine moralista. La vita è un’esperienza che trascende il giudizio. Affermando che i pankabbestia o altri gruppi hanno diritti come te e me e tutti, non vuole assolutamente dire che leloro azioni – quando ci sono- illecite siano da perdonare e con ciò da rendere lecite. Non ho detto questo. Dico semplicemente che il malessere di una società malata e corrotta, emerge nei giovani, tanti, di oggi, che non hanno più riferimenti, valori, cultura. E’ difficile essere genitori, oggi. E’ stato un compito relativamente meno angosciante per i genitori della mia generazione e un po’ anche della tua. Il discorso non è poi così complicato. Il mio voleva solo essere un invito a non giudicare facilmente gli altri perchè “non ci somigliano”. L’intolleranza, il reazionarismo, chiudono la vita e non ci pongono sul piano dell’osservatore ma del carnefice. A scapito dello spirito, della riflessione. Se hai fatto così tante cose, ripeto, ti fa onore. Manon aspettarti medaglie per questo, non fare paragoni del tipo ” io si e tu perchè non devi”, non esibire i tuoi sacrifici, le tue rinunce come trofei, come conquiste da mostrare nella nudità della vita. Nessuno mai potrà dirti altro che lo hai fatto per te stesso, perchè la vita è tua, tue le scelte, la meravigliosa esperienza di cercare la propria identità e scoprire le proprie capacità .Ma non puntare il dito, perchè vorrebbe dire che cerchi vittorie alle quali nessuno renderà omaggio se non la tua stessa vita. Nessun riconoscimento da nessuno, perchè un uomo libero fa per se, morde la vita con i denti che ha.Il rischio che si corre puntando il dito, è di diventare “carnefici”, un atteggiamento che alla lunga porta al disprezzo, a vivere in “guerra” dentro. La tragica conclusione sarebbe che allora, le nostre esperienze di vita, lavoro, di sentimenti non ci ha portato alcunchè, non ci ha condotto da nessuna parte. Non ci ha insegnato un bel nulla.

Corvorossononavraiilmioscalpo says:

Aprile 19, 2007 alle 3:52 pm

p.s. quando sei nato tu, io avevo quasi 22 anni. Per me è stato il periodo più bello della mia vita, non fosse altro che tra giovani non si era inclini al giudizio e le grandi “rivoluzioni” in fatto di cultura, musica, letteratura e arte le si seguiva con una fame di vita, una curiosità e uno spirito che alla fine ti rendevano capace di scegliere, in qualche modo. E non venirmi a dire che c’era la droga, perchè esiste dalla notte dei tempi. Solo che oggi è peggio, perchè nessuno ha fatto realmente qualcosa di concreto in merito. I giovani oggi,fanno comodo rincoglioniti, sballati e imbecilli.

Marco Paperini says:

Aprile 19, 2007 alle 7:06 pm

@Corvo:
Sono totalmente in accordo con quello che dici nel tuo primo commento: vi riscontro appunto tuto quello che ho detto io … e lungi da me il voler imporre agli altri il mio modo di pensare, così come non mi si gonfiava il petto per duellare a singolar tenzone ma mi si gonfiava per l’orgoglio che provo nel comportarmi in quello che ritengo essere un modo giusto. Non posso, però, scusami, considerare giusto un comportamentol enormemente distante dal mio, altrimenti vorrebbe dire che io stesso mi comporto in un modo che considero sbagliato: potrebbe anche essere, in effetti … ma non credo che sia il caso e cmq spero di averti fatto capire quello che intendevo e come intendessi rapportarmi con i “giovani”. Ti ripeto, lungi da me il volermi ergere a paladino del “modo giusto”, davvero.
Nei tuoi confronti, ripeto, mi sono imbufalito solo perchè ho trovato il tuo commento come una sorta di difesa di noi giovani: di tanto abbiamo bisogno ma non di difensori che ci proteggano a spada tratta, specialmente quando commettiamo errori. L’errore è naturale, specialmente nei giovani: dateci la possibilità di mantenercelo “condannandoci” e dandoci in questo modo l’opportunità di crescere così come voi l’avete avuta.
In sostanza dico solo che, riassumendo, tu consideri che
“I giovani oggi,fanno comodo rincoglioniti, sballati e imbecilli.”
mentre io ritengo che tra noi giovani ci siano un sacco di pecorelle bianche, forse sperdute, come dici, ma in mezzo alle quali c’è anche una discreta concentrazione di “mele marce” che sono rincoglioniti, sballati e imbecilli senza esserlo per far comodo ad alcuno se non per vivere sguazzando in quello che gli altri gli lasciano. Tutto qui.

Quanto al tuo PS, debbo dirti che io mi vivo i miei 25 anni, stai tranquilla 🙂
Certamente mi sono accollato responsabilità che nella norma non ci si accollano e certamente questo mi fa sembrare agli occhi estranei una persona infelice, sola e che è cresciuta troppo in fretta … ma non è così: vivo col sorriso sulle labbra, sono un mattacchione ed ho un sacco di amicizie, proprio com’è normale che sia (mi verrebbe da dire com’è ineluttabile che sia). Sballarsi non è l’unico modo per essere felice. Di una cosa sono sicuro: non chiederei mai in una stazione di non pagare il biglietto del treno. E mi sembra che da li sia partito il discorso.

Corvorossononavraiilmioscalpo says:

Aprile 19, 2007 alle 9:53 pm

@ Marco! Guarda che stiamo dicendola stessa cosa inmodo diverso. Non imbufalirti! perchè! Poi, scusa, io sono una giovanissima! E, lungi dal provocare, ti dico che si, entrerei in una stazione e chiederei di nonpagare il biglietto. Perchè sono fondamentalmente trasgressiva. e questa non è solo prerogativa dei 25enni ma anche dei 30enni…… come me!
p.s. mai pensato che tu sia infelice, anzi! Come ti viene in mente di dire ciò che non penso e non ho detto?
Un applauso alla tua giovane vita! 🙂

Corvorossononavraiilmioscalpo says:

Aprile 19, 2007 alle 10:45 pm

…ancora una cosa che dimenticavo: sai, quando un provveditorato agli studi fa sparire il tuo pagamento, quando una scuola di stato ti truffa lo stipendio intascandoselo, perche’ atnto sei precario, quando gli zozzoni con la terza media che hanno il potericchio politico e fannoliste con firme false – i verdi-, ecc ecc ecc. mbè, sai che ti dico? Che sul treno ci salgo gratis. Perlomeno finchè non avrò ottenuto giustizia. altro che bubbole e tabacchiere di legno…

Marco Paperini says:

Aprile 24, 2007 alle 6:48 pm

Dal tuo ultimo commento non direi proprio che stiamo dicendo la stessa cosa, bensì che siamo proprio su due lunghezze d’onda completamente diverse.
Di ingiustizie, in questo mondo, ce ne sono quante ne vuoi … ma non è usurpando i diritti o prevalicando i doveri che si metteranno apposto le cose.
La legalità è un valore su cui una società deve fondarsi, altrimenti diviene impazzita in toto.
Certo, se chi dovrebbe puntare il dito si illanguidisce al ricordo dei bei tempi di rivoluzione …. ah, bhe …. allora……