Apr 07
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La notizia l´ha data il quotidiano panarabo al Hayat.°
Un farmacista che lavorava presso un ospedale privato di Riad, è stato condannato a morte: per “offesa al libro sacro (il Corano, ndr)“.
L´uomo in questione – che nel corso del processo ha ammesso di aver compiuto il “reato” contestatogli, e che ha dichiarato di averlo posto in essere “nel pieno delle sue facoltà mentali” – ha usato il Corano come carta igienica.
Non è dato sapere il motivo del suo gesto: necessità o desiderio di scherno.
Sta di fatto, però, che l´uomo ha mostrato uno spirito davvero malvagio, a detta del tribunale che lo ha condannato.
Infatti, nel mentre era intento a usare il “libro sacro” per le ragioni che s´è detto (e per di più nella toilette di una moschea), ha causato la morte di un fedele. Il quale, trovandosi d´improvviso ad assistere alla scena, ha avuto – a detta dei giudici – “un infarto che l´ha ucciso all´istante“.
Non bastasse questo, il farmacista sacrilego ha aggravato la sua situazione. Macchiandosi di un ulteriore crimine vergognoso.
Nel carcere in cui è finito, infatti, è stato “beccato” mentre versava del latte – “bene donato da Dio agli uomini” – nel water.
Per questo insieme di orridi crimini “è stata emessa la condanna di morte“.
Perché il farmacista ha “commesso il Peccato capitale“.
Amen.
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