Apr 07
21
Stipendi dei parlamentari: i conti non tornano
Dunque, il caso è stato sollevato da Italia Oggi e poi da Libero: le dichiarazioni dei redditi presentate dai nostri parlamentari, in molti casi sono sospette. E per diversi motivi.°
Il sottoscritto, però, prima di scrivere questo post, ha aspettato un paio di giorni.
Mi sono detto: i due giornali hanno lanciato delle accuse, anche pesanti. Aspettiamo che qualche parlamentare intervenga per chiarire.
Nessuno è intervenuto. Dunque i sospetti sono ancora più fondati.
La questione è questa.
La gran parte dei parlamentari, nel 2005 ha dichiarato importi anomali.
Anomali, perché le somme dichiarate sono inferiori a quelle che ogni parlamentare dovrebbe percepire, in quanto membro di una Camera.
Se io sono deputato – ad esempio – e in quanto deputato il contribuente mi paga 10, come faccio poi a dichiarare di aver guadagnato 5, piuttosto che 8?
Evidentemente c´è qualcosa che non quadra.
Si considerino, innanzitutto, quelle che sono le voci relative ai compensi spettanti agli eletti (alla Camera e al Senato).
Prima di tutto viene l´indennità parlamentare.
Il suo ammontare lordo annuo è pari a 144.084 euro (si tenga a mente questo importo, perché dopo si considererà il caso di due parlamentari che hanno dichiarato meno di questa somma. Il che è impossibile!).
Poi vi è la diaria: il cui importo lordo annuo è di 48.037 euro.
A questo riguardo, però, bisogna dire che l´importo di quest´ultima è decurtato di 206,58 euro, per ogni giorno di assenza dalle sedute in cui sia prevista una votazione. Anche se, però, il parlamentare è considerato assente solo qualora manchi al 70% delle votazioni che si fanno in un determinato giorno (viceversa è considerato presente, anche se partecipi solo al 30% delle votazioni che si tengono quel giorno).
Continuiamo.
Oltre all´indennità parlamentare e alla diaria, c´è altro.
Ad esempio l´indennità -eletto: il cui ammontare è pari a 50.280 euro lordi annui.
Poi ci sono i rimborsi: per un ammontare massimo di 16.393 euro l´anno.
Bene.
Si sommino le varie voci elencate, e il risultato ottenuto – pari al “guadagno” lordo spettante ad ogni parlamentare – è di 258.794 euro.
Va aggiunta solo un´altra cosa prima di arrivare al dunque.
Molti parlamentari, oltre ai 258.794 euro lordi annui, percepiscono inoltre “altre indennità “, qualora ricoprano ad esempio (ma non è l´unica ipotesi) anche incarichi di presidente o vicepresidente di commissione. In quest´ultima ipotesi, al compenso di 258.794 euro, va aggiunto un importo che oscilla tra i 43.520 euro e i 65.232 euro lordi annui.
Detto questo, passiamo a considerare due casi concreti.
Quello di Piero Fassino e quello di Francesco Rutelli (nessuno dei due ha ricevuto compensi, nel 2005, per la voce “altre indennità “).
Il primo, nel 2005 ha dichiarato 135.104 euro. Mentre avrebbe dovuto dichiararne 258.794 (ben 123.690 euro in meno. E in ogni caso l’importo è inferiore alla sola indennità parlamentare di 144.084 euro. Il che non è possibile).
Il secondo – Rutelli – ha dichiarato, invece, 132.500 euro.
Ovviamente anche quest´ultimo avrebbe dovuto dichiararne almeno 258.794 (ne ha dichiarati ben 126.294 in meno. Anche qui l’importo è inferiore all’indennità parlamentare di 144.084 euro).
A questo punto la domanda è una sola.
Come diamine è possibile?
Sicuramente c´è una spiegazione (diversa dall‘ipotesi che questi signori qui, evadano il fisco!).
Ma a me – come a quelli che hanno scritto su Libero e su Italia Oggi – sfugge.
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P.S.: ovviamente le anomalie riguardano anche parlamentari di centrodestra. Ad esempio Casini ha dichiarato 214.787 euro. Mentre avrebbe dovuto dichiararne 302.314. Anche in questo caso mancano dei soldi: ben 87.527 euro.
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