Apr 07
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Quanto è bello cazzeggiare in Parlamento
Il primo anno di questa nuova legislatura, passerà alla storia per l´immane cazzeggio dei parlamentari. Senatori in primis.°
Come rendiconta, infatti, Caterina Maniaci su Libero, quest´anno – deputati e senatori – hanno parecchio disertato il Parlamento.
Con ciò non impegnandosi nel lavoro – ma può parlarsi di lavoro? – che noi contribuenti paghiamo lautamente.
Lor signori, infatti, tra un “ponte ferie” e un weekend, tra un congresso di partito e un Natale, tra una Pasqua e un attacco di dissenteria collettiva, nei sacri palazzi del potere non si son proprio fatti vedere. O quasi.
Si prenda aprile, ad esempio.
Lor signori hanno staccato la spina dal 4 al 16: dovevano scartare gli ovetti di Pasqua.
Son tornati al chiodo il 17.
Però dal 19 hanno preso avvio i congressi dei Ds e della Margherita.
E che si poteva fare per consentire agli eminenti parlamentari, di presenziare lì dove si decidevano le sorti del futuro Partito democratico?
Semplice!
S´è chiusa bottega il 19.
Però, siccome in fondo in fondo sono buoni e scrupolosi, pare che il 23 (lunedì) siano tornati a lavorare.
Ma giusto un pochetto. Più che altro per far vedere.
Perché da domani – che è il 25 aprile – fino al 1 maggio – festa dei lavoratori – saranno nuovamente in vacanza.
Vacanza premio, s´intende.
Poi verrà maggio.
E non solo le rose fioriranno.
Perché siccome si vota per le elezioni amministrative (il 27 e 28) – e giustamente lor signori hanno da fare per portare voti al proprio partito – si è già deciso di sospendere i lavori almeno 3 o 4 giorni prima della consultazione.
Se tutto va bene, a maggio lor signori lavoreranno dal 6 al 17. Giorno in più, giorno in meno.
Poi viene giugno, che dovrebbe essere di lavoro.
Ma non si può mai dire.
A conti fatti – e secondo i dati forniti da Montecitorio – gli esimi nostri parlamentari, in questi 11 mesi di legislatura hanno beneficiato di 67 giorni di vacanza.
Che dire: li mortacci loro!
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