Mag 07
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E´ assurdo che in questo Paese, almeno una volta al mese si registri un episodio di violenza o di intolleranza da parte di militanti di partiti comunisti.° °
E´ finanche una rottura di coglioni doverne stare a parlare!
Tuttavia è altresì fuori luogo che episodi di questo genere passino inosservati.
O che ad essi ci si faccia l´abitudine.
L´ultimo atto nazista dei soliti fascistelli rossi, ha avuto per vittima Mario Segni.
Che intento a raccogliere firme per il Referendum, s´è trovato un gruppo di squadristi di Rifondazione comunista che – spintonandolo e buttando all´aria un banchetto – hanno incominciato ad inveirgli contro:
“Che c’entrate con il Primo maggio? Sei un democristiano, non hai diritto su questa piazza, te ne devi annà “.
Segni, che è un galantuomo, al gesto mafioso ha risposto da galantuomo:
“Hanno tutto il diritto di esprimere la loro opinione. D’altronde Rifondazione comunista invita a non firmare. Noi siamo qui per un diritto democratico, loro hanno il diritto di non essere d’accordo“.
Però a descrivere meglio l´accaduto, e la sua gravità , ci ha pensato Enzo Curzio.
Che è il responsabile romano per il Referendum:
“Erano ragazzi di Prc che invitavano a non firmare per il referendum. A Segni non è successo nulla solo perché noi dello staff lo abbiamo protetto e perché è giunta la polizia municipale“.
Se questa gente non rispetta le regole democratiche e usa violenza, lo stato deve reagire.
I democratici devono reagire.
Vediamo se arrivano parole di condanna dell´episodio, da parte di Bertinotti.
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