Il “Voi” imposto nelle scuole da Sarkozy e la cattiva informazione

Nicolas Sarkozy foto

Dunque, in questi giorni la nostra stampa – come probabilmente quella europea – sta dando parecchio risalto a Nicolas Sarkozy.° 

E uno degli argomenti che tiene banco, riguarda l´intenzione – paventata dal Capo di Stato di francese – di reintrodurre l´obbligo per gli studenti, di rivolgersi con il “Voi” agli insegnanti. Questo sostengono i nostri quotidiani.

Peccato che la stampa nostrana, Corsera in primis, pecchi di ignoranza. E anche parecchio.

Infatti, in Francia, il “Lei” non esiste (e se è per questo nemmeno in Spagna)!

Abitualmente ci si rivolge con il “Voi” (vous) alle persone cui non si parli con il “Tu”. Quelle ad esempio più grandi, o quelle con cui non si abbia confidenza.

Quindi, a meno che nelle scuole francesi, oggi, gli studenti non si rivolgano agli insegnanti con il “Tu”, sotto questo versante non cambierà  alcunchè.

Il cambiamento, invece, riguarderà  il modo con cui gli insegnanti dovranno rivolgersi agli studenti.

Dando a ciascuno di essi il “Voi”, con il preciso intento di creare un maggior rapporto di stima reciproca.

Un po´ come avviene nelle nostre università , d´altra parte.

Dove ad ogni studente – matricole incluse – i docenti si rivolgono con il “Lei”.

Nessuna rivoluzione copernicana, dunque. E men che mai una rivoluzione “autoritaria”, come qualche editorialista ha scritto.

Semmai un po´ più di rispetto da parte dei docenti nei confronti dei giovani.

I quali ricambieranno – che scandalo! – alzandosi in piedi non appena un insegnante varchi la soglia della classe.

° 

18 Responses to "Il “Voi” imposto nelle scuole da Sarkozy e la cattiva informazione"

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  • camelot says:
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