Mag 07
25
Pd: Partito datato
Qui si sogna un´Italia bipartitica.°
Due bei gran partiti: uno a sinistra ed uno a destra.
Talchè è ovvio che si faccia il tifo per la nascita del Partito democratico.
Anche se, ovviamente, il partito suddetto mai lo si voterà .
Ciò premesso, però, il percorso che viene delineandosi – e che dovrà portare alla sua genesi – appare abbastanza deludente.
Innanzitutto si era parlato non semplicemente di un partito nuovo, ma di un nuovo partito.
A significare, magari, che l´antica abitudine dei politici italici – che porta a prediligere le mummie anziché i giovani – sarebbe stata accantonata.
Infatti il neonato comitato dei 45, vanta – grazie ai suoi componenti – un´età media di 57 anni!
Un dettaglio che può significare niente, ma anche tutto.
Non solo.
Il centrosinistra, a mio modesto avviso, non è che abbia grandi menti, grandi statisti in questo preciso istante.
Il sottoscritto – e non senza una certa fatica – ne riesce ad individuare solo due: Massimo Cacciari ed Antonio Polito.
Ebbene, nel nuovo comitato per la Costituente del Partito democratico, tanto l´uno quanto l´altro sono assenti.
Complimenti!
Ma non finisce qui.
Parlare di nuova classe politica – e quindi anche di classe politica “immacolata e onesta” – avrebbe dovuto portare ad escludere certi personaggi.
I quali, in questi ultimi anni, non è che si siano segnalati per il loro talento nel fare politica. E men che mai politica efficiente e trasparente.
Mi riferisco ad Antonio Bassolino e a Rosa Russo Iervolino.
Insomma, ci mancava Ciriaco De Mita (e magari Gava, Pomicino, Di Donato e Di Lorenzo), e la vecchia “cupola” che ha ridotto Napoli e la Campania alla miseria, sarebbe stata al completo.
In compenso però, mancando “menti di spessore” e politici trasparenti e giovani, ci sono personaggi di sicuro lustro. Come no!
Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food.
Così nel Partito democratico è certo che si mangerà – se non bene – almeno in modo sano.
Poi c´è Gad Lerner: colui che fu un giornalista!
Oggi è poco più (o poco meno) che uno show man. Insignificante.
Sempre in tema di politici nuovi e divincolati dalle vecchie logiche partitocratriche, si segnala, poi, la presenza del Ministro Beppe Fioroni.
Noto “signore delle tessere” dell´Urbe.
Averlo incluso, forse, è un modo per ammiccare al mondo democratico-cristiano. Sicuramente è un modo per non recidere il cordone ombelicale che – purtroppo – ancora lega la Seconda Repubblica alla Prima.
Che altro aggiungere?
Che il comitato dei 45, inoltre, viene in rilievo anche per l´assenza di settentrionali – area Nord Est e Nord Ovest – di spessore.
Dunque l´interesse per chi produce reddito, pare assente.
In conclusione.
Chi inizia bene – suole dirsi – è già a metà del percorso.
Prendendo per buono questo detto, il Partito democratico ha non pochi problemi.
Anche in termini di appeal.
Peccato.
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