Giu 07
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Con l´accusa di “associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati contro la pubblica amministrazione e, soprattutto all´acquisizione del controllo delle attività economiche e imprenditoriali dell´Ente provincia, nonché dei reati di concussione, corruzione, falso ideologico e turbativa d´asta“, la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha disposto l´arresto di sei persone.°
Tra cui figurano due consiglieri provinciali di Caserta, eletti nelle fila dell´Udeur: Domenico Bove (già Sindaco di Alvignano), di 31 anni; e Giacomo Caterino.
Nonché due esponenti di Rifondazione comunista: Antonio Simeone, ex assessore all´Edilizia e all´Urbanistica del Comune di Alvignano; e Sergio Romano, segretario cittadino dello stesso partito.
Gli inquirenti sostengono che i politici in questione abbiano pesantemente condizionato le gare d´asta indette dalla Provincia di Caserta.
Onde avvantaggiare certuni imprenditori.
Scrivono infatti i Pm:
“Le indagini hanno consentito di svelare come nella gestione politico-amministrativa della Provincia di Caserta, gli indagati con cariche istituzionali, con la complicità di imprenditori compiacenti ed approfittando del ruolo rivestito, riuscissero a condizionare l’assegnazione di lavori pubblici, ottenere ricompense dagli imprenditori agevolati, lucrare sul rilascio di autorizzazioni per lavori di ristrutturazione richiesti da privati, concedere a piacimento permessi per costruire, apportare arbitrariamente varianti ai piani regolatori“.
L´arresto dei politici in questione ha suscitato forti reazioni politiche.
Ad esempio fra quanti – come il Senatore di Forza Italia Emiddio Novi – sull´argomento aveva presentato un paio di mesi or sono, un´interrogazione:
“Così la sinistra vince con il patto camorrista. L´ondata di arresti che sta travolgendo la maggioranza di centrosinistra alla Provincia di Caserta è un´ulteriore conferma di quanto andiamo sostenendo da due anni“.
E ancora Pasquale Giuliano, senatore di Forza Italia:
“Si sta aprendo una enorme questione morale in provincia di Caserta e a Napoli. Il caso Brancaccio, gli arresti di oggi dovrebbero far riflettere e dovrebbero convincere tutti a comprendere i limiti attuali del sistema politico e intervenire sui livelli di corruzione cui si è arrivati all´interno del centrosinistra“.
Tuttavia è la Magistratura a dover verificare la colpevolezza dei soggetti arrestati.
Che ovviamente – fino a prova del contrario e a sentenza definitiva – sono innocenti.
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