Giu 07
10
Lo snobismo pericoloso di Massimo Fini
Gli è che la vita, a volte almeno, è difficile.°
E quando non c´è più la bottiglia a sorreggerti, hai bisogno d´altro.
Di cui noi – lucidi come sempre – facciamo a meno.
°
Giu 07
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Gli è che la vita, a volte almeno, è difficile.°
E quando non c´è più la bottiglia a sorreggerti, hai bisogno d´altro.
Di cui noi – lucidi come sempre – facciamo a meno.
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This entry was posted on Giugno 10, 2007 at 11:00 am. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.
Posted in Cronaca e Società Politica by camelot 14 Comments
A parte il fatto che immagino sia una provocazione e che non conosco il personaggio (quindi magari egli intende altro da quello che penso io), dobbiamo considerare che il compito dell’intellettuale vero è sentire i bisogni delle persone comuni, le loro passioni, ideali, necessità e dargli forma intellegibile ed ordinata.
In questo senso è purtroppo vero che molti hanno questa sensazione, così come molti altri invece si limitano a ricercare, come i radicali, quella vana libertà formale, distruttiva, e che quando tutto avranno cancellato si troveranno in quello stato.
Ovviamente un intellettuale decente dovrebbe andare anche oltre e rispondere a questi problemi, e spero che lo faccia, ma in ogni caso non si può criticare una mera constatazione sincera, al limite si può compatire se davvero quella è la sua realtà .
avevo letto quell’articolo .
mai capito cosa intendesse…voleva provocare ma non sapeva bene cosa secondo me…
Risposta a thumbria:
Gli intellettuali – ammesso che esistano – non sono persone scollate dalla realtà …non propongono variabili anacronistiche o pericolose….
L’homme revoltè (avrò scritto male) l’abbiamo già sperimentato…no grazie…
Risposta a prefe:
Sono anni che dice sempre le stesse cose…è un anticapitalista che vuole emozioni forti…emozioni che l’era del pensiero debole e del benessere diffuso non danno più….
nooooo camelot, sbagli, è uno libero e anticonformista, che palle che sei, sempre a tracciare steccatini liberali 🙂
abbiamo bisogno di gente come lui, tutti, proprio per combattere il pensiero debole. Non è anticapitalista, fa una critica radicale al capitalismo, proprio perché pensa che il marxismo sia fallito su tutta la linea….
E’ un faro di onestà intellettuale, di buon giornalismo e di buone letture….certo, prende anche cantonate, tipo movimento zero…ma i suoi libri sono tutti da salvare, tutti straordinariamente profetici e attuali….
Ma non vedi che ‘sti ragazzi di oggi c’hanno solo Moccia e i centri sociali?!?
E ‘nnamo!!! 🙂
Risposta a Gigi Massi:
Gigi, Massimo Fini – per sua stessa ammissione – è un socialista, dunque una persona di sinistra.
E per quanto il suo pensiero sia attraversato da “tradizionalismo demaistriano”, anche il “tradizionalista” (e non conservatore) Marcello Veneziani l´ha schiaffeggiato…se a te piace il suo pensiero, fatti tuoi, è legittimo…anche a un destro può piacere il pensiero di un sinistro…io preferisco Rosseau, nel Contratto sociale…
Mi preoccupano le cose concrete, mio limite: occupazione e benessere.
Mi preoccupa la gente vera, non le chimere….
Risposta a Gigi Massi:
E comunque è un anticapitalista..oltretutto ‘sta storiella dell’avversione ai mercanti è vecchia di 2000 anni…ne parlava già lo stralunato Platone nella Politeia…almeno fosse originale! 😉
http://www.newslinet.it/shownews.php?nid=1996
http://www.fnsi.it/Default.asp?key=6473&SINGA=S
Quando viene meno il pensiero forte i topi ballano. Le notizie come queste due rappresentano uno stillicidio quotidiano tra il disinteresse generale. Massimo Fini è un visionario che pur provocatoriamente ha ragione da vendere, lo dimostra ul fatto che da lungo tempo trova più spazio sulla stampa di dx che su quella di sx. Naturalmente come intellettuale va interpretato e tradotto nel mondo reale ma normalmente l’ 80% di quello che predica è condivisibile. Il fatto che si proclami socialista è solo un dettaglio.
Risposta a Rudolf:
Se anche solo un centesimo di quello che postula – in termini economici – fosse applicato, staremmo piazzati peggio dell’Africa…viva Dio che le sue sono solo pippe pseudo intelletuali…
No Camelot, stavolta sono d’accordo con Massimo Fini. Parla di una “disperazione” che è peggio dell’orrore che viviamo quotidianamente: cinismo, pressappochismo, falso ideologico, prese per il c@ tutti i giorni, ingiustizie, indifferenza, il nulla esistenziale, il vuoto umano. Ha ragione lui, sottile, estremo ma vero.
Risposta a Corvo:
Corvo, per chi vuole emozioni forti e senso della vita, c’è sempre la Legione Straniera…se uno ha il bisogno di un senso altro della propria vita, si arruoli…
spesso sono d’accordo con Massimo FIni, però è un bastian contrario di professione che punta a spararla sempre più grossa per farsi notare.
Poi sinceramente da un nichilista per eccellenza come lui fa pena sentirlo dire che “più dell´orrore mi fa orrore il nulla”.
Si metta d’accordo con sè stesso ma soprattutto la smetta di atteggiarsi a un unico depositario di valori lui, che ha solo il valore del dubbio e del nichilismo che adesso tanto critica.
Facile da una scrivania e sotto una coltre di fumo di sigaretta dire che è meglio una guerra che il nulla.
Inizi Fini stesso a fare l’uomo d’azione e non lo scrittore a tempo perso, visto che si lamenta tanto!
la sua disperazione nasce per prima cosa dal suo essere in conflitto con sè stesso.
Risposta a Metafisico:
Bravo Metafisico, il tuo commento è il più giusto…perfettamente detto…vada a vivere con coerenza…si arruoli nella Legione Straniera, vada a combattere…nessuno gli impone il nostro modello culturale o esistenziale…
appunto, qui ci sono tante magagne ma nessuno è obbligato a omologarsi con la pistola alla tempia
vuole farsi eslodere?
Lo faccia, ma sappiamo tutti che gli interessa di più conquistarsi una prima pagina su Libero o Il Gazzettino con le sue solite invettive trite e ritrite.
Sul GAzzettino scrivi articoli fotocopia dove ricorre praticamente sempre la frase ” il capitalismo e il comunismo sono due facce della stessa medaglia: l’industrialismo”.
Pateticamente ripetitivo…