Giu 07
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L´incazzatura dei “compagni”
AprileOnline – il sito di Sinistra democratica – pubblica la notizia delle intercettazioni telefoniche intercorse tra esponenti dei Ds e Giovanni Consorte (tra i tanti).°
E ne scaturisce una conversazione affascinante.
C‘è chi si irrita:
“Il bello e´ che su aprileonline non prendono nemmeno i soldi che prendono al giornale o a libero. Qui i servi di berlusconi lavorano gratis”.
Chi candidamente chiede:
“Ma scusa, compagno Gianni, Consorte non rubava?”.
Chi fa il moralista:
“Silvia, hanno il coraggio di parlare anche ora perché non hanno più alcuna cognizione etico-morale, perché questa è la linea dettata dal loro partito, dai loro padroncini: dell´etica si può fare a meno, non dei soldi e del potere, conquistato anche illegalmente e sulle spalle dei lavoratori, rinchiusi in quelle “coop” che spesso sarebbe meglio chiamare “lager”.
Guarda tale Gianni, che accetta che i suoi padroni siano banchieri perché “tanto anche gli altri lo sono”.
Guarda Pine, che crede di essere credibile e di non essere scoperto quando stravolge la verità pur di difendere banchieri e delinquenti.
Uno si chiede come possano difenderli, e l´unica spiegazione logica che si dà è il denaro: fino a prova contraria, per me sono mercenari, uomini marketing dei partiti dei banchieri.
Ahinoi, quel che fanno lo fanno ancora in nome della “sinistra”, ed è questo che dev´essere il nostro principale obiettivo: non permettergli più di presentarsi mediaticamente “di sinistra””.
Chi tira le somme:
“Nella mia lunga militanza PC;PDS;DS;SD ho sempre saputo che il mondo della finanza e quindi della speculazione, della bancarotta, insomma dell´intrallazo nel senso pi becero del termine, fosse il male assoluto da combattere. Scopro invece che cosi non è. Vergognatevi”.
E chi difende D´Alema e Consorte:
“L´ Unipol e´ una azienda sana, pulita, e di spettacolare successo. Per questo fa paura a chi voleva tenere il sistema finanziario sotto controllo di due o tre salotti. Le coop sono un patrimonio dei lavoratori. D´ Alema ha fatto bene ad incoraggiare la scalata a BNL, spero che il mio partito continui a dare supporto ad uno dei piu´ riusciti esempi di socialismo che si sia mai riusciti a realizzare: aziende possedute e gestite da chi ci lavora. Alla faccia di tutti i venduti e gli imbecilli di sinistra, e le anime belle come Mussi e la Bandoli che hanno avuto il culo in segreteria per 25 anni senza che gli venisse mai in mente di dire qualcosa contro le coop”.
Anche se il quesito più interessante, lo pone il “compagno” Rinaldi sul suo blog:
“Come ignorare la telefonata del 18 luglio 2005 fra il diessino Nicola Latorre e l´immobiliarista Sergio Ricucci, allora impegnato in un´oscuro assalto al gruppo Rcs-Corriere della sera, in cui il secondo si autodefiniva «compagno Ricucci»? Il chiacchieratissimo Ricucci aveva ragione, purtroppo, di sentirsi in cordata con i Ds: il 7 luglio Piero Fassino, in un´infelice intervista al Sole-24 Ore, aveva difeso a spada tratta il suo diritto di impadronirsi del quotidiano. Pur di arraffare il controllo della Bnl, i Ds erano pronti ad allearsi con i più improbabili avventurieri della finanza…”.
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