Giu 07
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Il Dpef di Prodi: una sòla totale
Partiamo dalla cosa più rilevante: le tasse.°
Dunque, qualche settimana or sono, l´Ocse ha lamentato il fatto che con il governo Prodi – in un anno – ci sia stato un “aumento del 2% del rapporto tasse/Pil” (dicasi 2%).
A causa di questo aumento, la pressione fiscale nel nostro Paese è arrivata al 42,8% (con noi del centrodestra non arrivava al 41%).
Bene.
Volete sapere il sorridente Prodi – che definisce il suo Dpef una svolta in termini di tasse – di quanto abbasserà la pressione fiscale (che lui ha aumentato) nel 2008?
L´abbasserà di uno 0,2%: portandola dal 42,8% al 42,6%.
Hai capito che regalo che ci fa, il Sovrano Prodi?
Non basta.
Perché il Promessore pensa che gli italiani siano davvero stupidi – e forse non ha tutti i torti – talchè ci “regala” anche un´altra promessa: la pressione fiscale nel 2011 – dicasi 2011!!! – arriverà al 42%!
Ohibò!
Cioè se Prodi rimane in carica, non basteranno cinque anni di governo di centrosinistra, per riportare la pressione fiscale al livello a cui l´aveva lasciata il centrodestra.
Cioè al di sotto del 41%!
Già questo sarebbe sufficiente a cassare – senza se e senza ma – il documento di programmazione economico-finanziaria varato dal centrosinistra.
Ma c´è dell´altro, e di molto rilevante.
Sapete perché?
Perché noi del centrodestra, da quando Prodi si è insediato al governo abbiamo sempre detto: state attenti, cari assassini fiscali che oggi governate il Paese, perché se aumentate la pressione fiscale – in una fase in cui a livello europeo c´è una ripresa economica trainata da un buon ciclo economico soprattutto in Germania – la timida ripresa che c´è da noi, finirà per essere soffocata dalla tasse.
Castrata!
E infatti sapete la nostra previsione come si è rivelata?
Assolutamente fondata!
Al punto tale che è stata messa nero su bianco all´interno dello stesso Dpef.
Che infatti prevede un rallentamento della crescita nel 2008 (il Pil si attesterà all´1,9%), un´ulteriore contrazione nel 2009 (il Pil si attesterà all´1,7%), e una lieve ripresa nel 2010 e nel 2011 (con il Pil che rimarrà all´1,8%).
In ultimo.
La madre di tutte le riforme utili per i giovani – riforma etica, equa e sociale – vale a dire la Riforma Maroni, non si sa che fine farà .
Cioè per evitare che Prodi cada prima dell´estate – con ciò danneggiando il nascente Partito democratico – si è deciso di rinviare la scelta sullo “scalone”. All´autunno prossimo.
Insomma per non andare a casa, hanno preferito non decidere.
Irresponsabili!
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