Ago 07
21
Silvio facci sognare: regalaci il Partito delle Libertà (e noi blogger di centrodestra svegliamoci!)
Berlusconi è Berlusconi. E non si smentisce mai: è un mago.° ° ° °
Capita, infatti, che l´uomo di Arcore – in questi giorni – stia lavorando alacremente (e in quasi totale silenzio) alla costituzione del Partito delle Libertà .
Il che ha dell´incredibile!
Infatti solo fino ad un mese fa, il bravo omino dichiarava – urbi et orbi – che il progetto di un partito unitario nel centrodestra era (perlomeno temporaneamente) accantonato: la Lega e l´Udc vi si opponevano.
A che pro, quindi, creare un soggetto unitario nella CdL, se due dei principali partiti della stessa assicuravano di non voler aderire ad esso?
Dunque il Berlusca appariva seriamente intenzionato ad abbandonare l´idea e il sogno di dare una casa comune al “popolo del 2 dicembre”. Provocando il dispiacere (e l´incazzatura) di quanti come il sottoscritto, s´erano prodigati per lanciare una piccola iniziativa a favore del Partito delle Libertà .
Ma Berlusconi – novello Tony Manero della Costa Smeralda – aveva altro in mente, ovviamente: se da una parte – per non scontentare la Lega e l´Udc – dichiarava che il Partito delle Libertà era inattuabile, dietro le quinte – e con il valido sostegno della Brambilla – lavorava alla nascita dello stesso.
E qui veniamo ai giorni nostri, e alle informazioni che trapelano dai quotidiani.
Sabato scorso, La Stampa di Torino, ha dato contezza di alcune dichiarazioni contenute in una conversazione del Cavaliere.
Questo il succo: il Berlusca vuole il Partito delle Libertà .
Come crearlo?
Presto detto: partendo dai Circoli della Libertà (della Brambilla) e, almeno per il momento, non coinvolgendo gli altri partiti della CdL.
La notizia è stata ripresa da tutti i quotidiani. E in questi tre giorni si è arricchita di altri dettagli.
Come quello – riportato oggi da Libero e Corsera – che vorrebbe Berlusconi intenzionato a registrare da un notaio (e al più presto), il nome e il simbolo del nuovo partito.
Se son rose fioriranno.
E l´auspicio del sottoscritto – e come potrebbe essere diversamente – è che il progetto vada in porto: è nell´interesse del Paese, innanzitutto, che nei due schieramenti si attui una semplificazione politico-partitica.
Uno degli elementi di maggiore inefficienza del nostro sistema politico, infatti, è dato dalla presenza di un numero elevatissimo di partiti: ne abbiamo 74!
Roba da Terzo mondo.
All´opposto, invece, abbiamo bisogno di un sistema bipolare che si regga su due grandi partiti: uno nel centrodestra ed uno nel centrosinistra.
Solo in questo modo potremo ridurre il potere di ricatto – mafioso – dei partitini.
Solo in questo modo si riuscirà a sottrarre i partiti dal nefasto influsso delle corporazioni: se quattro partiti – ad esempio – si fondano dando vita ad una nuova soggettività politica, ciascuno di essi riuscirà ad emanciparsi dal potere di ricatto del proprio elettorato di riferimento. Viceversa se i quattro partiti restano “divisi”, l´esecutivo di cui sono espressione rimarrà sottoposto ad ogni piccola ed infinitesimale richiesta proveniente dal proprio elettorato. E la tutela di un interesse “particolare”, spesse volte, è in contrasto assoluto con l´interesse generale (mandare in pensione a 58 anni poche centinaia di migliaia di persone, significa – probabilmente – precludere a milioni di giovani la possibilità di percepire – un giorno – una pensione).
L´unico modo perché scelte serie – e quindi molto probabilmente impopolari – siano adottate, è ridurre il numero dei partiti. Dando vita a processi aggregativi all´interno dei due schieramenti.
A questo obbiettivo serve il Partito delle Libertà (come il Partito democratico).
Berlusconi, quindi, fa bene a muoversi come sembra stia facendo.
Anzi: fa benissimo.
Purché capisca che il Partito delle Libertà necessiti dell´apporto di tutti gli “azionisti” della CdL. E non solo di quello del suo “dominus”.
Fin qui la politica, e nello specifico le intenzioni del leader di Forza Italia.
Ma potrebbe esserci dell´altro.
Potrebbe esserci dell´altro – e che abbia come obbiettivo la costituzione del Partito delle Libertà – se noi blogger di centrodestra (noi blogosfera di centrodestra) ci si muovesse – almeno una volta! – uniti e coesi (ciò che da due anni a questa parte, sembra sempre e solo una chimera).
Lo confesso: quando qualche mese fa il sottoscritto ha lanciato l´iniziativa a sostegno del soggetto unitario del centrodestra, speravo che la cosa avrebbe incontrato un maggiore favore presso i blogger della CdL.
Pensavo che soprattutto presso Tocqueville – l´aggregatore nato per dare un tetto comune a tutte le “anime del centrodestra” (in puro stile “fusionista”) – fosse possibile trovare l´habitat naturale – il più adatto – perché il Partito delle Libertà , almeno nella blogosfera, potesse “germogliare”: in fondo Tocqueville è nata – almeno credo – proprio per avere come “orizzonte politico”, la costituzione di qualcosa di molto simile al soggetto unitario di centrodestra (sempre nell´ambito della blogosfera, s´intende).
Invece il riscontro che l´iniziativa ha ottenuto – colà – è stato abbastanza limitato.
Per carità : molti blogger non ne saranno venuti a conoscenza; altri non avranno aderito perché non condividono l´idea.
Ma – come sempre accade in casi del genere – è probabile che sia intervenuto anche qualche altro fattore: di natura umana, diciamo così.
E allora facciamo qualche precisazione, che forse potrà essere utile a che l´iniziativa abbia un maggiore seguito.
Il sottoscritto non è Mario Adinolfi: dunque non intende fare “carriera politica” e “sistemarsi” usando il proprio blog. E men che mai sfruttando l´iniziativa in questione.
Chi mi legge (da due anni a questa parte) sa che se il sottoscritto dichiara una cosa – nello specifico che non intenda usare l´iniziativa per fini personali – l´intenzione in questione è vera e sincera.
Chi mi “conosce”, dunque, può credermi.
Ho fatto politica per diversi anni della mia vita in gioventù, ed ho smesso quando un amico (con cui la facevo) s´è suicidato.
Per questo motivo ho promesso a me stesso – e la parola d´onore di una persona di destra è cosa seria – che non sarei più tornato a farla. La politica non si fa da soli. La si fa con una comunità di uomini e donne cui si sia legati da ragioni di affinità : da una condivisione – vera e assoluta – di principi, valori e – soprattutto – stili comportamentali.
Quando si rimane “soli”, quando l´affinità non la si riscontra più, è giusto smettere.
E così è stato per il sottoscritto.
Almeno fino a quando non ho “scoperto” il mondo dei blog, e le possibilità – potenzialmente infinite – che lo stesso offriva.
Ma il mondo dei blog – la blogosfera – è un mondo parallelo: far parte dello stesso – scrivendo di politica – non significa fare politica. Almeno non nel modo tradizionale.
Si può rimanere “confinati” qui: e questa è la mia intenzione.
Anche perché per il sottoscritto un´esistenza senza politica, arte (e donne), non merita nemmeno d´essere vissuta: senza il “bello e il giusto” (ciò che per me rappresentano l‘arte e la politica), nulla ha senso.
Dunque parlo da un blog – e di politica – perché non posso fare a meno di farlo.
E persevererò in questa intenzione – ovviamente – fin quando qualcuno mi leggerà .
Quindi se ci sono blogger che non hanno aderito all´iniziativa a sostegno del Partito delle Libertà , perché pensavano che la stessa “servisse” al sottoscritto come “trampolino di lancio” per una “carriera politica”, sappiano – costoro – che non ho velleità del genere.
A queste persone lancio la mia umile richiesta: vi prego, mettete al bando gli egoismi e ogni forma di retropensiero, e aderite all´iniziativa. Se la condividete.
Solo se riusciremo ad essere tanti potremo dare sostegno a Berlusconi e a tutti i leader della CdL, che davvero hanno intenzione di creare il Partito delle Libertà .
Noi blogger siamo un termometro: i nostri umori – fidatevi – vengono letti e carpiti da chi sta nelle “stanze dei bottoni,” per capire cosa pensi la “base”.
Se non ci schieriamo convintamente a favore del Partito delle Libertà – esponendo il banner, ad esempio – rischiamo di lanciare un segnale controproducente a chi ci legge.
E di politici – tra i nostri visitatori – ce ne sono tanti!
Dunque al bando i “vezzi da primadonna”, la gratuita e improduttiva cattiveria che spesse volte ci contraddistingue (spingendoci a parlar male di qualcuno di noi, proprio come fanno i politicanti da quattro soldi); e per una volta – come tanti bravi soldatini – ci si metta tutti in riga, e con silente ed eguale umiltà . Per lavorare a qualcosa di serio.
Ripeto: la mia è una supplica.
Ho sensazione che il momento – per il centrodestra – sia davvero serio.
E che le ragioni dell´unità , vadano trovate tutte e subito.
Se Berlusconi – come pare – sembra convintamente intenzionato a dare alla luce il Partito delle Libertà , ha bisogno di trovare immediatamente una “sponda”.
Prima che si metta in moto la macchina dei distinguo e degli egoismi, all‘interno del centrodestra.
Noi blogger, un sostegno – anche se infinitesimale – possiamo offrirlo.
E´ forse la cosa più importante che possiamo fare. Da quando esistiamo.
Vi prego, quindi: aderite (se condividete l´iniziativa).
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P.S.: il sottoscritto – prima della sortita di Berlusconi – aveva in mente un “piano di lavoro” per il Partito delle Libertà “della blogosfera”° (da sottoporre al vaglio dei blogger che hanno già aderito all´iniziativa). L´uscita di Berlusconi, però, ha “sparigliato” tutto. Il che è un bene, ovviamente. Ne parliamo più dettagliatamente la settimana prossima. Una cosa è certa: dobbiamo darci da fare. Basta con il cazzeggio e l´onanismo!
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