La piccola lezione di Savino Pezzotta
Savino Pezzotta è un uomo affabile e affascinante.°
Il suo argomentare – a volte rude – è più spesso accompagnato da gentilezza. Riesce ad essere persuasivo.
Quando presiedeva la Cisl, in molti lo consideravano un segretario di passaggio. Un uomo da fase interlocutoria. Che non avrebbe lasciato – allo scadere del mandato – traccia di sé.
E invece no. Seppe con forza farsi carico dell´interesse generale – cosa difficilissima per il sindacato italico – e rompendo l´unità sindacale, firmò il Patto per l´Italia. Con il centrodestra al governo.
Quasi un eretico.
Dismesso il ruolo da sindacalista, per un po´ è tornato nell´ombra.
Fino a quando – l´estate scorsa – le associazioni cattoliche che hanno dato vita al Family Day, non lo hanno scelto come loro portavoce.
Pezzotta è un cattolico. Di quelli che vorrebbe che i temi cari a questo mondo, non vengano accantonati.
Di quelli che quando parlano di famiglia – e di politiche a sostegno della stessa – lo fanno per convinzione e amore.
A volte pronunciando parole forti e poco condivisibili (lo dico da laico cui gli accenti – latentemente o patentemente – omofobi danno fastidio). Ma sempre ponendo questioni rilevanti.
Cui il mondo politico – tutto – deve dare risposte. Evitando, possibilmente, strumentalizzazioni.
Ché la religione è cosa seria: è il sale della vita (come l´arte). E mai dev´essere trattata come mezzo per raccogliere consensi elettorali (o trovare sostegni presso il Vaticano).
Ieri Libero ha pubblicato una splendida intervista – fatta da Barbara Romano – a Savino Pezzotta.
Molte cose interessanti ha detto l´ex segretario della Cisl.
Anche su quello che lui immagina debba essere il rapporto dei politici cattolici con il Clero.
Una in particolare mi ha colpito:
“Io appartengo alla Chiesa, ne sono innamorato, ma l´impegno politico e sociale appartiene alla mia libertà . E´ chiaro che come cattolico devo ascoltare l´insegnamento che mi viene dal Vangelo e dalla Chiesa. Ma quando vado a fare politica sono un laico che si assume le sue responsabilità . Per cui io non ho bisogno di andare a chiedere ai vescovi se sono d´accordo con me“.
Parole sacrosante.
Speriamo le abbiano lette la Binetti, Quagliariello e Storace (e, per ragioni opposte, gli anticlericali che vorrebbero che Pezzotta – e gente come lui – abbia solo a tacere).
°
Predicar bene, razzolare male, come si dice dalle parti di Pezzotta 😉 quello è il rischio
Risposta a John:
Sì, però, con i tempi che corrono – e tali per cui tutti vogliono “appropriarsi” di Pezzotta – il fatto che lui abbia detto queste parole lo trovo importante…visto che c’è chi come la Binetti e la Bindi vanno a farsi scrivere le leggi in Vaticano (o chi come Storace dice di voler fare una destra “ratzingeriana”)…magari le pronunciassero anche altri…
trovo che la binetti ma soprattutto la bindi abbiano ben poco a che fare con il vaticano, per due motivi su tutti:
sono di sinistra, o comunque all’interno di una coalizione di sinistra;
si battono per una “nuova laicità “(….laicismo?) che prevede l’introduzione dei pacs e che di certo non si schiera in merito a questioni importanti come l’aborto.
rarzinger nel pantheon è una vera figata (concedetemi il termine). vedremo gli sviluppi di questo nuovo partito, che sinceramente mi interessa ma che mi lascia anche diversi dubbi.
bentornato e thanx 🙂
Savino Pezzotta sembra la classica brava persona, però, nella sua “visione politica e sociale” sembra anche credere assai più alla Provvidenza Statale che alla Provvidenza Cristiana…
Mentre anche per la Chiesa Cattolica:
“…e per la sua libertà , l’uomo sotto la legge eterna e la provvidenza universale di Dio, è provvidenza a sé stesso. Egli deve dunque poter scegliere i mezzi che giudica più propri al mantenimento della sua vita, non solo per il momento che passa, ma per il tempo futuro. Ciò vale quanto dire che, oltre il dominio dei frutti che dà la terra, spetta all’uomo la proprietà della terra stessa, dal cui seno fecondo deve essergli somministrato il necessario ai suoi bisogni futuri. Giacché i bisogni dell’uomo hanno, per così dire, una vicenda di perpetui ritorni e, soddisfatti oggi, rinascono domani. Pertanto la natura deve aver dato all’uomo il diritto a beni stabili e perenni, proporzionati alla perennità del soccorso di cui egli abbisogna, beni che può somministrargli solamente la terra, con la sua inesauribile fecondità . Non v’è ragione di ricorrere alla provvidenza dello Stato perché l’uomo è anteriore alto Stato: quindi prima che si formasse il civile consorzio egli dovette aver da natura il diritto di provvedere a sé stesso.” (Enmciclica Rerum Novarum di Leone XIII)
Savino Pezzotta sembra la classica brava persona, però, nella sua “visione politica e sociale” sembra anche credere assai più alla Provvidenza Statale che alla Provvidenza Cristiana…
Mentre anche per la Chiesa Cattolica:
“…e per la sua libertà , l’uomo sotto la legge eterna e la provvidenza universale di Dio, è provvidenza a sé stesso. Egli deve dunque poter scegliere i mezzi che giudica più propri al mantenimento della sua vita, non solo per il momento che passa, ma per il tempo futuro. Ciò vale quanto dire che, oltre il dominio dei frutti che dà la terra, spetta all’uomo la proprietà della terra stessa, dal cui seno fecondo deve essergli somministrato il necessario ai suoi bisogni futuri. Giacché i bisogni dell’uomo hanno, per così dire, una vicenda di perpetui ritorni e, soddisfatti oggi, rinascono domani. Pertanto la natura deve aver dato all’uomo il diritto a beni stabili e perenni, proporzionati alla perennità del soccorso di cui egli abbisogna, beni che può somministrargli solamente la terra, con la sua inesauribile fecondità . Non v’è ragione di ricorrere alla provvidenza dello Stato perché l’uomo è anteriore alto Stato: quindi prima che si formasse il civile consorzio egli dovette aver da natura il diritto di provvedere a sé stesso.” (Enmciclica Rerum Novarum di Leone XIII)
Tra i vari maiali che si sono succeduti a difesa dei parafancazzisti Pezzotta è stato uno di quelli che mi ha suscitato maggiore simpatia.
Anche per il fatto di esser stato colui che ha riportato un po di credibilità in ambiente CISL, segnando un netto distacco con le altre due organizzazioni rosse; Oggi con Bonanni la CISL è rossa quanto la CGIL se non addirittura di più, e questa è la dimostrazione che il vero colore del potere cieco e della voglia di depredare il denaro pubblico è senza dubbio il rosso.
Risposta a sinistraSTOP:
E’ stato sicuramente un leader della Cisl serio e credibile..e condivido anche il tuo giudizio su Bonanni: oltretutto è antipaticissimo….comunque anche Angeletti è persona seria…
Risposta ad Andrea:
Storace dovrà innanzitutto spiegare se vuole fare una destra fascista o democratica…questo è il punto più importante, secondo me…
Risposta a DestraLab:
Ben tornata a te… 😉
Risposta a Zamax:
Magnifica citazione, grazie…
camelot credo che la destra di storace sarà pienamente democratica (la democrazia interna al partito supererà e di molto quella di An), e questo l’ha detto storace stesso definendo fiuggi come una svolta storica e irrinunciabile.
😉
Risposta ad Andrea:
E’ vero che ha detto questo, ma siccome è un paraculo ha aggiunto, poi, di voler provare a fare un’alleanza con la Fiamma Tricolore: guarda caso nata come “strappo” dopo la svolta di Fiuggi 😉