Set 07
3
La piccola lezione di Savino Pezzotta
Savino Pezzotta è un uomo affabile e affascinante.°
Il suo argomentare – a volte rude – è più spesso accompagnato da gentilezza. Riesce ad essere persuasivo.
Quando presiedeva la Cisl, in molti lo consideravano un segretario di passaggio. Un uomo da fase interlocutoria. Che non avrebbe lasciato – allo scadere del mandato – traccia di sé.
E invece no. Seppe con forza farsi carico dell´interesse generale – cosa difficilissima per il sindacato italico – e rompendo l´unità sindacale, firmò il Patto per l´Italia. Con il centrodestra al governo.
Quasi un eretico.
Dismesso il ruolo da sindacalista, per un po´ è tornato nell´ombra.
Fino a quando – l´estate scorsa – le associazioni cattoliche che hanno dato vita al Family Day, non lo hanno scelto come loro portavoce.
Pezzotta è un cattolico. Di quelli che vorrebbe che i temi cari a questo mondo, non vengano accantonati.
Di quelli che quando parlano di famiglia – e di politiche a sostegno della stessa – lo fanno per convinzione e amore.
A volte pronunciando parole forti e poco condivisibili (lo dico da laico cui gli accenti – latentemente o patentemente – omofobi danno fastidio). Ma sempre ponendo questioni rilevanti.
Cui il mondo politico – tutto – deve dare risposte. Evitando, possibilmente, strumentalizzazioni.
Ché la religione è cosa seria: è il sale della vita (come l´arte). E mai dev´essere trattata come mezzo per raccogliere consensi elettorali (o trovare sostegni presso il Vaticano).
Ieri Libero ha pubblicato una splendida intervista – fatta da Barbara Romano – a Savino Pezzotta.
Molte cose interessanti ha detto l´ex segretario della Cisl.
Anche su quello che lui immagina debba essere il rapporto dei politici cattolici con il Clero.
Una in particolare mi ha colpito:
“Io appartengo alla Chiesa, ne sono innamorato, ma l´impegno politico e sociale appartiene alla mia libertà . E´ chiaro che come cattolico devo ascoltare l´insegnamento che mi viene dal Vangelo e dalla Chiesa. Ma quando vado a fare politica sono un laico che si assume le sue responsabilità . Per cui io non ho bisogno di andare a chiedere ai vescovi se sono d´accordo con me“.
Parole sacrosante.
Speriamo le abbiano lette la Binetti, Quagliariello e Storace (e, per ragioni opposte, gli anticlericali che vorrebbero che Pezzotta – e gente come lui – abbia solo a tacere).
°