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Rutelli fa causa all´Espresso per la storiella dell´uso improprio dell´aereo di Stato

Francesco Rutelli foto

Quando si dice Casta, s´intende non solo privilegio.° 

Ma anche arroganza.

Quella di chi ha torto marcio – di chi commette un abuso – e poi pretende anche di farla franca.

Così Rutelli – il bello guaglione – ha fatto causa all´Espresso: chiedendoil risarcimento dei gravissimi danni morali e materiali causati dalle notizie false e diffamatorie contenute nell´articolo pubblicato dall´Espresso“.

Cosa dice l´articolo in questione?

Presto detto:

“Alla luce di tanti scrupoli, viene da chiedersi quanto fosse legittima la gita domenicale al Gran Premio di Monza. Una questione che verrà  esaminata anche dalla Corte dei conti, che ha aperto un’istruttoria sulla vicenda. Sia Clemente Mastella che Francesco Rutelli avevano domandato un volo di Stato. Il primo aveva ipotizzato un gruppo di cinque persone: assieme a lui il figlio, un collaboratore e due agenti di scorta. Sulla lista del vicepremier 12 nomi: tra loro la moglie Barbara Palombelli, almeno quattro uomini dello staff, tre agenti di scorta. Entrambi avevano indicato la partenza dall’aeroporto di Salerno-Pontecagnano, con arrivo a Linate. Entrambi si trovavano in Campania per motivi non istituzionali. Rutelli chiudeva la festa della Margherita; Mastella era a casa per “motivi di famiglia”.

“Stando alla versione ufficiale, Palazzo Chigi avrebbe riconosciuto come istituzionale solo l’impegno del vicepremier, chiamato a premiare il vincitore della gara di Formula Uno, assegnandogli un aereo. Poiché la pista di Salerno-Pontecagnano è chiusa al traffico da mesi, la partenza è stata dirottata su Napoli. A quel punto, però, invece di destinare al compito un Falcon 900capienza di 14 posti, quindi sufficiente per la comitiva Rutelli – si è fatto partire da Ciampino il lussuoso Airbus 319 CJ presidenziale da 48 posti: quanto bastava per dare uno strappo in tutta comodità  anche a Mastella & friends”.

“Al ritorno, poi, il Guardasigilli è rimasto in Lombardia mentre il figlio e il misterioso collaboratore sono stati fotografati da “L’espresso” mentre salivano a bordo. E al gruppo Rutelli si è aggiunto il coordinatore della Margherita Renzo Lusetti con il figlio, l’adolescente di spalle nelle foto: Lusetti ha spiegato di avere rinunciato ai biglietti già  acquistati da Alitalia perché il ragazzo si era sentito male durante il Gran Premio. Anche nel suo caso, “solo un passaggio”. E i “voli di linea compatibili” invocati dalla circolare della presidenza del Consiglio? Air One e Alitalia li offrivano negli identici orari dell’Airbus presidenziale con prezzi da low cost. Ma l’alternativa non è stata presa in considerazione“.

“Nonostante questo, la gita domenicale del vicepremier e del guardasigilli è stata criticata da pochi esponenti della maggioranza (tra gli altri Diliberto, Brutti, Mussi) e da pochissimi dell’opposizione (Fini e Mussolini). Nelle stesse ore in cui Prodi usava l’Eurostar per il weekend, l’esecutivo è intervenuto con un comunicato in cui si qualificava come ufficiale il volo di Rutelli e si definiva “un passaggio” quello di Mastella. Compatta invece la difesa dei vertici delle Camere: una solidarietà  che non sorprende, visto l’uso frequente dei Falcon ministeriali da parte di Bertinotti e Marini evidenziato anche nella “Casta” di Gianantonio Stella e Sergio Rizzo“.

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