Set 07
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Come sempre è Italia Oggi – il quotidiano diretto da Franco Bechis – a fornire le informazioni. Questa volta grazie alla penna di Giampiero Di Santo.°
La situazione è questa.
Ogni ex parlamentare, quantunque decaduto dall´incarico, ha diritto ad una serie di privilegi: vita natural durante e – chiaramente – a spese di noi contribuenti.
Oltre al vitalizio (pensione) percepito con estrema facilità – e con pochissimi anni di legislatura sul groppone – gli ex del Palazzo usufruiscono anche di rimborsi spese per i trasferimenti che fanno.
Assolutamente incomprensibile!
Passi per i parlamentari in carica.
Ma per quale diamine di motivo gli ex parlamentari – ritiratisi a vita privata – dovrebbero continuare a viaggiare a spese di noi tutti?
Non si sa.
Sta di fatto che gli “onorevoli” ex avventori del Palazzo, hanno diritto ad un rimborso (medio) annuo pari a 907,71 euro (75 euro mensili. Non proprio tantissimo, ma comunque un rimborso privo di logica).
Come se non basasse, i cari privilegiati, possono continuare a fruire di alcuni servizi a buon mercato.
Il Palazzo, per loro, è sempre aperto.
Sicchè possono continuare a mangiare a sbafo – e per pochi euro – al ristorante della Camera: con meno di dieci euro, mangiano ogni ben di Dio.
Inoltre possono continuare a farsi tagliare le nobili chiome, dal barbiere di Palazzo.
Anche in questo caso, si capisce: a prezzi politici!
Perché mai?
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