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Franca Rame-Lidia Menapace: lite sull´uso dell´aereo di stato

Franca Rame foto° Lidia Menapace foto

Oramai c´è un clima da psicosi tra i parlamentari: guai a farsi beccare mentre si fruisce di un privilegio. Piccolo o grande che sia.° 

A farne le spese, questa volta, è Lidia Menapace. La combattiva presidentessa della commissione d´inchiesta sull´uranio impoverito (oltrechè senatrice di Rifondazione comunista).

Contro di lei s´è scagliata Franca Rame: la pacifista moglie dell´ex repubblichino Dario Fo.

Oggetto del contendere è – anche questa volta – l´uso indebito di un aereo di stato.

Impiegato dalla Menapace, per recarsi in “missione” al poligono di tiro di Lecce. Dove, a detta della stessa, verrebbe impiegato uranio impoverito.

Non è così, s´affretta a ribadire Franca Rame (che della commissione è componente).

Così come sottolinea anche, che l´uso dell´aereo di stato doveva essere evitato.

Vediamo le accuse della Rame:

Al poligono di tiro di Lecce non viene usato uranio impoverito, c´è scritto nel libro bianco della Difesa del 2002. Lì dove risulta che l´unico poligono interforze italiano dove con buona probabilità  è stato sparato l´uranio impoverito è quello di Capo Teulada: lì alcuni componenti della commissione si sono recati in luglio. Con un aereo di linea. Perché ora l´aereo di Stato?“.

La Menapace non ci sta, e replica:

L´aereo di Stato mi spettava di diritto come presidente della commissione d´inchiesta sull´uranio impoverito“.

E poi mi è stato detto che non costava più di un aereo di linea. Cos´è tutta questa storia? Perché si vengono a fare le pulci proprio a me che ho una vita specchiata, che vado avanti e indietro con il treno, che uso la tessera dell´autobus“.

Hai capito? Usa finanche la tessera dell´autobus. Corbezzoli!

Controreplica della Rame:

Mi sono informata con l´Aeronautica militare: quel volo è costato 9 mila euro, mentre guardando nel sito internet dell´Alitalia un volo di linea per dieci persone sarebbe costato da un minimo di 2500 ad un massimo di 4947, 90 euro. Ovviamente dipende da quando veniva prenotato il volo“.

A questo punto la Menapace sottolinea come – a causa del protrarsi dei lavori dell´Assemblea – lei e gli altri membri della commissione abbiano fatto tardi. Talchè non era loro possibile viaggiare con un altro aereo, per recarsi in missione al poligono di Lecce.

E´ falso, sentenzia la Rame. Aggiungendo:

Eppure a me risulta che per prenotare quel volo di Stato sia stato mandato un fax il 17 settembre alle 17.42, ovvero ben prima di sapere che ci sarebbero stati ritardi nei lavori in aula“.

A noi non resta che attendere sviluppi.

Sperando che siano cruenti. 😉

° 

22 Comments on “Franca Rame-Lidia Menapace: lite sull´uso dell´aereo di stato”

  1. sinistraSTOP Says:

    La menapace sprizza odio da tutti i pori; Vogliamo parlare anche della Rame però??
    lasciamo stare che è meglio;
    NOTIZIOLA TGCOM:
    “Chi, in situazione di grave indigenza, occupa abusivamente una casa popolare non commette reato. Lo sostiene la Cassazione che ha annullato con rinvio una decisione della Corte d’Appello di Roma”.
    Questa notizia è dedicata alle facce da culo che si ostinano a dire che le sentenze della cassazione non sono rosse.
    MA ANDATE A FANCULO!!!

  2. camelot Says:

    Risposta a sinistraSTOP:
    Più che altro è la prova del fatto che ci sia una circolazione abnorme di droga…

  3. antonio germino Says:

    La Menapace non è colei che in Afganisthan, voleva mandare le guardie forestali a controllare l’impianto di boschi al posto del papaveri?

  4. camelot Says:

    Risposta ad antonio germino:
    Sì è lei, ed è la stessa che vorrebbe che le frecce tricolori non volassero perchè sono “brutte e inquinano” 😉

  5. Rudolf Says:

    Quella dell’ uranio impoverito è un altra menzogna della propaganda bolscevica, come quella sull’ elettrosmog che a forza di ripeterla finisce per sembrare vera. Esiste un bellissimo libro che tutti dovrebbero leggere, specie i sedicenti pacifisti e le zecche che bruciano le bandiere in piazza.
    Il titolo è: “Le terre di Caino, quel che resta della guerra”, autore: Donovan Webster, edizioni Corbaccio (1999)
    Contiene, tra l’ altro, un capitolo dedicato allo sminamento ed alla bonifica dei residuati della I guerra del golfo in Kuwait dove viene riportato che la maggiore preoccupazione degli addetti allo smaltimento dei carri armati iracheni colpiti da proiettili all’ uranio impoverito, sia la rimozione dei soldati morti macinati all’ interno dell’ abitacolo, delle munizioni inesplose, dei carburanti, lubrificanti etc. prima di avviare le carcasse in fonderia.
    NON UNA PAROLA SUI RISCHI CONNESSI ALLA PRESENZA DI RESIDUI DI URANIO IMPOVERITO semplicemente perche questo non rappresenta un problema ne per gli addetti ai cimiteri del Kuwait ne per i tecnici delle aziende USA contrattiste dello sminamento ne per le fonderie coreane.

  6. Cristian Says:

    Devo smetterla una volta per tutte di leggere il tuo blog.
    Santo dio, mi fai incazzare di prima mattina! 🙁

  7. Rudolf Says:

    http://tinyurl.com/yuc2yj

  8. camelot Says:

    Risposta a Rudolf:
    C’è pure quel gran pezzo di figliola della Carfagna 😉

  9. camelot Says:

    Risposta a Cristian.
    No, dai: questa storiella è divertente…almeno un minimo…

  10. Rudolf Says:

    http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2074526

    http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2074846

  11. massimiliano de cristofaro Says:

    Buon giorno a tutti.
    Rudolf, ma sei davvero sicuro, o meglio, cosciente di ciò che scrivi?
    Non te la prendere per la mia risposta, ma a seconda della tua replica allora ti scriverò qualcosa e non sarò certamente delicato.
    Massimiliano

  12. massimiliano de cristofaro Says:

    Mi sono giunte molte e-mail, mi chiedono di replicare (e duramente), senza attendere la tua risposta.
    Come promesso caro Rudolf, ti scrivo, auspicando riflessione e silenzio.
    Ammettere i propri errori, fa guadagnare Stima e Onore.
    Io l´ho letto il libro che ci hai consigliato, però io ti consiglio di leggerene circa altri 200 prima di scrivere ancora sull´argomento “Uranio Depleto e Bufale Mediatiche”, bufale della sinistra poi…
    Leggendo e riflettendo disinteressatamente solo sui fatti, da analisti e non da meri “opinionisti di chiacchieropoli”, seppellendo l´ego e l´io, si impara sempre qualcosa…
    Fortunatamente per me, ho letto con attenzione Le Terre di Caino, o meglio la traduzione di Le Terre di Caino, traduzione del Prof. Sergio Altieri.
    Dalle mine Anti Uomo alle Armi Chimiche, dalle Blu Bomb (Blu-109, Blu-118, Blu-82 e Blu-82B, Blu-114B fino ad arrivare alla dimenticanza del trattato di Ottawa…) alle Cluster all´Uranio Impoverito, ci si sfizia sui devastanti effetti delle battaglie moderne, su matrici belliche antiche.
    Rudolf, l´uso delle Armi Chimiche e Batteriologiche si perdono nel buio dei tempi…
    Che cosa rimane sul campo – sulla terra, nel mare, nell´aria – quando la guerra finisce?
    Quando i trattati vengono firmati, i Generali (o Gerarchi) si ritirano e tutti, storici compresi, volgono lo sguardo altrove?
    Per rispondere a questa domanda, Donovan Webster ha studiato l´evoluzione delle armi, dalla dinamite agli Ordigni Chimici, che hanno reso il XX° Secolo di oltre cento volte il più sanguinoso nella storia dell´umanità . Donovan Webster ha scelto di visitare di persona e solo poi raccontare, cinque location sui quali le armi moderne dell´uomo si sono ferocemente accanite: Verdun e la Marna (in Francia); Stalingrado; il Poligono di Tiro Sperimentale (U.S.A. – deserto del Nevada); Hanoi (la giungla Vietnamita) e parte del deserto del Kuwait.
    Parte del Deserto del Kwait? Mah…
    Bombe e obici d´artiglieria rimasti inesplosi, sciami di mine terrestri ancora sepolti, orde di mine marine tuttora alla deriva negli oceani.
    E corpi.
    Soldati che mai avranno una sepoltura, perduti sotto mille campi di tenebre…
    I resti di queste guerre continuano a rimanere in agguato nel suolo, pronti a scatenare altra morte invisibile…
    Le armi con le quali queste guerre sono state combattute, i loro effetti sui paesaggi e sulle culture del mondo, costituiscono l´aspetto storico più preponderante del nostro secolo.
    Donovan Webster conclude precisando in sintesi che, solamente adesso, si può cercare di esplorare il passato…

    Beh, caro Rudolf, questo era Donovan, ma ora tocca a me.
    Ne avrei di cose da scrivere sul tema scenari di guerra, però, per convenienza (mia, tua e di tutti i lettori), mi limiterò a dissacrare il tuo mito con passi di altri miti e che ti sia chiaro fin da ora, lungi da me l´essere bolscevo, né tantomeno un moderno comunista!
    Il caro Donovan Webster, scrittore di rispetto, ha pubblicato nel 1999 e la ristampa è del 2000 (e 2002), direi che oggi stante il tuo consiglio, dovrei attenermi ad un testo un pochino obsoleto, dato che siamo nel 2007 e le “Armi Non Convenzionali” vengono create e prodotte quasi semestralmente…se vuoi te ne elenco di nuove…fresche fresche.
    Cominciamo dal Poligono di Tiro Sperimentale (U.S.A. – deserto del Nevada), forse parliamo del deserto di Almogordo?
    Parliamo proprio di quel deserto?
    Il Deserto di Almogordo è uno spazio Top Secret – ancora oggi – di oltre 5.000 kmq all´interno del Demanio Militare della base aerea di Nellis, una delle installazioni ultrasegrete dell´U.S.A.F. " United States Air Force, dai tempi della guerra fredda.
    In quello spazio “di nessuno”, dal Gennaio del 1951 al 1963, sono state fatte esplodere esattamente 126 testate atomiche.
    Hai letto bene, 126 testate nucleari di svariati megatoni cadauna…
    L´America civile era inconsapevole di tali esperimenti, ma nell´atmosfera, ognuna di queste esplosioni ha sparso una quantità  di radiazioni e scorie (d´ogni tipo) pari – approssimativamente – a quella disseminata dal reattore nucleare di Chernobyl sulla URSS e sull´Europa nel 1986.
    Rudolf, sai esattamente com´è composta un esplosione nucleare?
    Sai le percentuali per mq delle sostanze radioattive, senza calcolare il fallout?
    Ma andiamo avanti.
    A parte le radiazioni sparse nell´atmosfera, ormai liberate e non più controllabili, le scorie del Poligono Sperimentale di Almogordo, che farne?
    Solo nel 1989 fu costituito l´Ufficio Analisi e Pianificazione Strategica, allo scopo di affrontare il problema dell´eliminazione delle scorie.
    E in quelle scorie, c´era un enorme quantitativo di Uranio Depleto 238.
    Rudolf, auspico che tu conosca alla mano la differenza tra U-99, UD-235, UD-238 e derivati…
    Nel 1995 il Direttore di questo nuovo Ufficio Governativo il Dr. J. D. Werner pubblicò il primo rapporto ambientale di base per il D.O.E.: “Valutazione sull´ammortamento della Guerra Fredda”.
    Ecco i tre aspetti rilievo della sua pubblicazione:
    1- Nei soli U.S.A. esistono almeno 10.500 siti radioattivi che necessitano di venire stabilizzati e isolati per un periodo di tempo “indefinito”.
    (Rudolf, calcola che l´UD238, decade in “soli” quattro miliardi e mezzo di anni…)
    2- Non esiste alcun tipo di pianificazione a lungo termine per le scorie radioattive, né per aree di immagazzinamento né per impianti di trattamento.
    3- Ai livelli attuali e solamente nel caso in cui il DOE riducesse a zero la produzione di nuovo combustibile nucleare, il costo del mantenimento delle esistenti scorie radioattive fino al 2070 sarebbe superiore ai duecentotrenta miliardi di dollari…
    E qui scrive un titolato, perché scrive proprio J. D. Werner.
    Per Verdun e Marna invece, queste sono locazioni storiche datete: Prima Guerra Mondiale.
    Li ci possiamo sfiziare dall´Yprite a tutte le varianti dei V-Gas Nazisti, Europei, Orientali e Statunitensi…
    Ma che ci è andato a fare Donovan nel 1999?
    Che dire del Deserto del Kwait visitato da Donovan Webster?
    Il territorio del Kuwait è principalmente deserto!
    Salvo alcune piccole città  è solo deserto.
    (Per notizia, tutto il verde che nel Kwait si vede in giro nelle foto, è solo frutto degli interventi artificiali dell´uomo…molto, molto ricco!).
    Dovrebbe far riflettere molto (anche te), il fatto che sulla morfologia del Kuwait e di conseguenza sulla sua densità  deemografica, il fatto che il 95% della popolazione risiede a Kuwait City, di fatto un´unica grande Città -Stato.
    Ricordo molte cose del Kwait, specialmente le motivazioni della Prima Guerra del Golfo, vedi Rudolf, si da il caso che all´epoca 1993/1995 – diciamo – che tra i miei compiti, tutelavo “fisicamente” anche uno dei componenti del casato Regnante in Kwait, credo fosse il Principino Sabah…
    Se vuoi ti racconto una storiella vera, diversa da quella che conosci, ma non prendere appunti…
    Ma andiamo avanti…
    Sai perché si usa l´Uranio Impoverito 238 nei proiettili?
    Vuoi il modello e le specifiche di ogni singolo proiettile?
    Basta chiedere, io te lo scrivo.
    Sai perché l´Uranio Depleto 238 viene così “smaltito” tramite vari proiettili e bombe?
    (Ti ho suggerito la risposta nella domanda…)
    In merito a questi quesiti, ti informo che gli U.S.A. o meglio, gli Ameri-cani ne hanno ancora uno stoccaggio “all´aperto” di circa 700.000 tonnellate, mentre nell´ex-Unione Sovietica, ne dispongono di “soli” 5.000.000 di tonnellate!
    Scrivilo a loro che l´Uranio Depleto (nella varie trasformazioni di lavorazione) è una bufala mediatica, vedi che ti fanno Senatore a vita, gli togli questo macigno dalla scarpa…
    Caro Rudolf, magari tu scherzavi mentre scrivevi, mentre io invece, me la sono presa troppo, vero?
    Sai Rudolf, è ora di presentazioni…
    Si dice in giro che io sia uno “Specialista N.B.C.R.” (Guerra Nucleare, Batteriologica, Chimica e Radiogena) pensa te, collaboro disinteressatamente con l´Osservatorio Militare (e con il M.llo Domenico Leggiero), con l´Ammiraglio Falco Accame per l´ANA-Vafaf, con l´Enadu di Marco Saba (Network Europeo per il Controllo e Monitoraggio dell´Uranio Depleto), con l´O.E.A. – Osservatorio Etico Ambientale ed altri ancora, pensa te, senza impegno ho provato testardamente a far comprendere alcuni passaggi alla odierna Commissione Parlamentare d´Inchiesta sull´Uranio Impoverito che i nostri soldati erano sprovvisti di D.P.I., ma pensa te, che dilettante…!
    Rudolf, sai cosa sono i D.P.I.?
    Poi arrivi tu – e con te, molti come te, forse troppi – e fresco fresco, con una prosopopea carica di carisma di tuttologo del settore, “per sentito dire” e perché hai letto un libro vecchio come il cucco come quello di Donovan Webster, (io ne ho scritti 4 di manuali Guerra Nucleare, Chimica ecc…), nascondendoti dietro un nick name, ti permetti di pubblicare nel web che la storia dell´Uranio Impoverito è una bufala, perlopiù della sinistra.
    Cito testualmente il tuo commento nel blog: “Quella dell´ uranio impoverito è un altra menzogna della propaganda bolscevica, come quella sull´ elettrosmog che a forza di ripeterla finisce per sembrare vera. Esiste un bellissimo libro che tutti dovrebbero leggere, specie i sedicenti pacifisti e le zecche che bruciano le bandiere in piazza.”
    A forza di ripeterla finisce per sembrare vera?
    Ma Rudolf, bevi il vino rosso a prima mattina, o ti vengono così spontanee queste caz…zate?
    Mentre tu propaghi tali amenità , i nostri ragazzi tornati dai scenari di guerra esteri stanno lentamente morendo, sono più di 500, più di 50 morti da Gennaio 2007, ne conoscevo alcuni personalmente, Rudolf, assumiti le tue responsabilità  e scrivilo a coloro che stanno morendo che stanno finendo la vita a causa di una: “Bufala mediatica della sinistra che a forza di ripeterla finisce per sembrare vera”, proprio come i loro funerali.
    Noi lavoriamo con fatica e tanto dolore (e a gratis, senza voli di Stato) ormai da decenni per far capire al Mondo che il problema Uranio Depleto non ha colore politico (sull´Uranio Depleto ci guadagnano tutti, centro-sinistra-destra…), che il problema esiste anche in Italia e che il Depleto è dannoso anche alla manipolazione a freddo e tu affermi quanto hai affermato?
    Dimmi che hai scherzato, ti perdono.
    Spero che tu comprenda che non potevo fare altrimenti, il tuo commento ha fatto un volo pindarico nel web, molti dei ragazzi interessati all´Uranio Depleto hanno letto quel post e mi hanno scritto.
    Quando si pubblica una considerazione propria nel web c´è il rischio che nessuno la legga, altre volte invece…la leggono tutti!
    Io non cel´ho con te Rudolf, che sia chiaro, sono stato duro, forse troppo, ma non è una guerra personale, non prendertela, neanche ti conosco, magari sei una persona splendida, io sono un fautore della libertà , sperò che ognuno scriva sempre le sue opinioni con libertà  e democrazia, ma la libertà  di espressione finisce, anzi, termina quando si toccano punti delicati ed altamente tecnici come quello in questione, altrimenti si finisce nel vortice della disinformazione, attività  propria della sinistra…(Questa stavolta si che vale la pena citarli).
    Per molti l´argomento è un hobby serale, molti non vedranno la luce di domani!
    Cordialità , Massimiliano

  13. camelot Says:

    Risposta a Massimiliano:
    A te giungono e-mail per replicare ad un commento scritto nel mio blog, ad un mio post?
    Bizzarro!
    Comunque vedrò di segnalare la cosa a Rudolf, in ogni caso fai commenti più brevi, cortesemente, è prassi…

  14. massimiliano de cristofaro Says:

    Innanzitutto, buongiorno.
    Si, Camelot, non è “strano” che mi segnalino cose cjhe non stanno ne in cielo nè in terra!
    E’ più che regolare che si venga interpellati da più persone indignate quando si è rappresentanti di associazioni che tutelano i diritti di persone che soffrono per ciò che – chi commenta – profonde al pubblcio dominio come vere e proprie “bufale mediatiche bolsceviche”.
    In merito al mio commento, se così vuoi chiamarlo, sono stato anche fin troppo breve e forse delicato!
    Per noi, è prassi spiegare con precisione le nostre considerazioni e le nostre motivazioni tecniche sulle tematiche di un certo spessore come quella dell’Uranio Impoverito, blog o forum o post che sia, non gettiamo mezze frasi dettate da sapienze inverse.
    Il commento del blog, sarà  oggetto di nuove considerazioni e in ben altri siti.
    Qusto “tono” nella replica, non è stato ciò che mi aspettavo.
    Sempre Cordialità  per tutti.

  15. camelot Says:

    Risposta a massimiliano:
    Forse non ti sei accorto che l’oggetto di questo post – ciò di cui tratta – è solo e soltanto un episodio di malapolitica: l’uso improprio di un aereo di stato. Questo, non altro.
    Poi fai come credi…

  16. PB – ex Tigri – Brigata Folgore Says:

    tutto quanto scritto è terribilmente vero…
    Mentre tu caro Max, puoi se vuoi raccontare…
    Io leggo e ti dico di nuovo che questo ragazzo, Rudolf, in buona fede, essendo di destra è stato manipolato dai suoi superiori che gli hanno infarcito la capoccia di stronzate politiche che nulla hanno a che fare con l’operatività  vissuta da noi, entrambi nei diversi settori speciali delle FF.AA. Non possiamo nemmeno parlarne così nel web…
    massimiliano, hai fatto bene a riprendere il ragazzo che comunque essendo di destra dovrebbe imparare a ragionare con la sua testa e non come fanno i comunisti con quella del “Segretario di Partito”.
    Non ci si deve allineare sennò si finisce nel secchio
    Con affetto (ex Sott.Uff. Brigata Folgore 8^ Comp. Tigri).
    Un abbraccio.

  17. PB – ex Tigri – Brigata Folgore Says:

    camelot scrive: Risposta a massimiliano:
    Forse non ti sei accorto che l´oggetto di questo post – ciò di cui tratta – è solo e soltanto un episodio di malapolitica: l´uso improprio di un aereo di stato. Questo, non altro.
    Poi fai come credi…

    Forse Camelot, non ti sei accorto che Max ha risposto a Rudolf, per il resto, non dovevi intercedere tu per Rudolf, ho letto bene tutto, non sei stato chiamato in causa.
    P.B.

  18. camelot Says:

    Risposta a Pb:
    Forse non ti sei accorto che questo blog è mio: e che il sottoscritto decide cosa si possa fare sullo stesso.
    Educazione e rispetto, grazie.

  19. samsung Says:

    non conosco bene a fondo l’argomento, ma certe notizie, o certe verità  andrebbero prese con le pinze. Come il famoso attacco al fosforo di falluja!

  20. PB – ex Tigri – Brigata Folgore Says:

    samsumng,non conoscendo l’argomento a fondo, rispetto la tua decisione di non intraprendere una strada alquanto impervia anche per chi lo conosce però, come si fa a prendere certi argomenti con le pinze…da sinistra a destra, passando per il centro?
    Falluja, tutta propaganda?
    Qual’è la verità  e chi puo dirla, realmente?

    link: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/11_Novembre/15/pike.shtml

    link: http://italy.indymedia.org/news/2005/11/919651.php

    link: http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/middle_east/4440664.stm

    link: http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1671

    link: http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idpa=&idc=7&ida=&idt=&idart=4251

    link: http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=57929

    link: http://www.altraofficina.it/fuoritempo/Redaz_Falluja.pdf

    link: http://italy2.peacelink.org/conflitti/articles/art_13538.html

    link: http://kiarafree.spaces.live.com/blog/cns!2E8A4A49F017E827!1333.entry

  21. Rudolf Says:

    Cerco di rispondere…
    – Gli ultimi dati ufficiali parlano di 37 morti di cancro per “presunta” contaminazione. Qualcuno potrebbe obiettare che quei dati sono falsi ma per dare del bugiardo ad un ministro servono prove e dati certi e scientificamente provati altrimenti i numeri dati da chi strilla più forte sono aria fritta a beneficio dell’ opinione pubblica incompetente in campo epidemiologico. Ora 37 morti sono all’ incirca il bilancio di un solo sabato sera sulle autostrade, uno ed uno solo,dovendo dare un parere puramente contabile, partecipare ad una missione militare all’ estero è meno pericoloso che avventurarsi in una gita fuori porta nel fine settimana quindi dovendo impegnarsi per qualcosa di utile a salvare vite umane, converrebbe per assurdo farsi promotori di una campagna per bloccare la circolazione nei weekend, ottenendo risultati migliori piuttosto che lanciare proclami sterili su un problema che non è una delle peggiori miserie dell’ umanità , l’ alcool ed il fumo messi assieme fanno centinaia di migliaia di morti per anno, quelli si realmente provati scientificamente ma dato che evidentemente esistono morti di serie a e di serie b questi ultimi non meritano lo stesso risalto mediatico e men che meno una commissione parlamentare di inchiesta.
    – Certo la vita umana non può essere monetizzata ma il rischio in generale si e 150$ al giorno di indennità  di missione all’ estero + lo stipendio base + il salario accessorio protratti per 6 mesi o 1 anno e più, fanno un bel gruzzoletto considerando che vitto, alloggio, vestiario e trasporti sono garantiti di base non riesco a spiegarmi il motivo di una tale indennità  di missione non dovendo farsi carico di spese per il mantenimento ed il militare non può essere assimilato all’ impiegato del catasto, nel momento in cui indossa una divisa deve mettere in conto tutte le conseguenze connesse compreso il fatto di poter venire obbligato a partire per andare a rischiare la vita combattendo per difendere gli interessi della nazione e senza ottenere i benefici economici riservati agli impiegati civili dello Stato.

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