Ott 07
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Gli amici di Prodi contro il pm De Magistris
Luigi De Magistris è il pubblico ministero che sta indagando su una storiella di tangenti, malversazioni, massoneria deviata e frodi a danno dell´Unione europea.°
Storiella che vede indagato – come principale esponente politico – il premier Romano Prodi.
Come s´è già detto, Mastella ha chiesto il trasferimento di tale magistrato.
Ma contro lo stesso, sta muovendosi anche la “stampa amica” di Prodi.
Emblematico, in tal senso, è l´articolo apparso oggi sulla Stampa: il quotidiano diretto dal prodiano Giulio Anselmi.
L´incipit del pezzo, già dice tutto:
“Da Prodi a Berlusconi, da Amato ai capi degli 007: il pm De Magistris che Mastella vorrebbe trasferire ha acquisito le telefonate di mezzo mondo”.
Leggendo l´articolo, poi, il sospetto che si cerchi di demolire l´operato del pubblico ministero, diventa sempre più corposo.
L´autore del pezzo, infatti, cerca di instillare nel lettore la convinzione che il De Magistris sia un furfante.
Perché?
Perché – com´è in suo potere – ha chiesto di venire in possesso di un elevato numero di tabulati telefonici.
Insinua e ammicca, l´autore dell´articolo.
Salvo, poi, dover riconoscere che:
“Autorevoli costituzionalisti e luminari del diritto confermano che il pm De Magistris nel chiedere l´acquisizione di questi tabulati ha agito secondo la norma”.
Aggiungendo anche che:
“De Magistris ha agito nel rispetto della legge”.
Tuttavia, conclude il giornalista:
“Resta inquietante e misterioso il motivo per il quale De Magistris maneggi i tabulati dei vertici della Repubblica”.
Ricapitolando.
Un pubblico ministero sta effettuando un´indagine.
Per svolgere la quale ha avuto bisogno di procurarsi alcuni tabulati telefonici.
Tutto ciò è avvenuto “nel rispetto della legge” e “secondo la norma”.
E allora il problema dov´è?
Perché è inquietante il comportamento di De Magistris?
Perché “osa” indagare su Prodi? 😉
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