Ott 07
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Dunque, i bolscevichi di sinistra e di destra (tra quest´ultimi va annoverato Alemanno), sono accomunati da tante cose. Troppe per essere descritte in un post.° °
Una fra queste è l´avversione nei confronti degli Ogm, cioè degli Organismi geneticamente modificati.
Le ragioni di tale ostracismo sono molteplici.
Si può provare, però, a riassumerle.
Innanzitutto il cosiddetto principio di precauzione, cioè: fino a quando non si è certi che gli Ogm siano del tutto privi di nocività , vanno vietati senza se e senza ma.
Poi subentra un certo tipo di tradizionalismo, che mette d´accordo cattolici, sedicenti progressisti e sedicenti conservatori: la natura è sacra, non va toccata né modificata. I frutti del “creato” sono perfetti così come sono. Non si può contaminare tale perfezione – ad esempio – con pomodori, grano, patate e mais geneticamente modificati.
Queste, in breve, le motivazioni dell´avversione agli Ogm.
Quali potrebbero essere, allora, le ragioni per cui si dovrebbe consentire – ad esempio – la coltivazione di grano o pomodori geneticamente modificati?
Presto detto.
Innanzitutto, quale che ne sia la causa (cosiddetto effetto serra o semplice e spontaneo surriscaldamento del pianeta), è indubitabile che la Terra veda aumentare la propria temperatura.
Il che produce tropicalizzazione: ovvero alternanza di piogge molto forti, a periodi di grave siccità .
Ciò ha effetti negativi sui raccolti: li distrugge. Sic et sempliciter.
Un Organismo geneticamente modificato, di contro, è capace di sopravvivere a qualsiasi contesto ambientale. E´ mediamente più “resistente”.
Un pomodoro (oppure del grano) Ogm, ad esempio, se ne impipa che piova, che nevichi, che ci sia un uragano piuttosto che la grandine: prospera beatamente sulla terra.
Il che – capirete bene – ha effetti anche sul portafogli.
Ad esempio.
Quest´estate, prima ancora che la pausa estiva giungesse a termine, i quotidiani e i tg si premuravano di informarci che tornati in città , avremmo dovuto fare i conti con un rincaro dei prezzi: innanzitutto per l´acquisto del pane e della pasta.
Ciò che puntualmente si è verificato.
Perché tutto ciò?
Probabilmente perché la produzione di grano, quest´anno, è insufficiente a soddisfare la nostra domanda.
E quando la domanda – di qualsiasi bene – eccede le possibilità dell´offerta, aumentano i prezzi. In culo ai meno abbienti!
Basta questo a dirsi a favore delle coltivazioni Ogm?
Probabilmente sì. Però si può aggiungere anche altro.
E si può far riferimento ai Paesi del cosiddetto Terzo e Quarto Mondo.
Le cui popolazioni – com´è tristemente noto – muoiono letteralmente di fame. E di sete.
Di più.
Ciò che è paradossale, è che molti popoli – ad esempio dell´Africa – pur avendo serissimi problemi relativi all´approvvigionamento di acqua pura, ne impieghino parecchia per la risicoltura: ovvero per coltivare il riso.
Cioè: non hanno da bere acqua pulita, e in più la impiegano quasi tutta per coltivare il riso (che ne richiede davvero tanta).
Tutto ciò è una follia!
Soprattutto se si tiene conto del fatto che il riso geneticamente modificato, sia capace di prosperare con modestissime quantità d´acqua.
Ancora. Lo dico soprattutto ai buonisti.
Ridurre – subito, ora, non tra decenni – la mortalità (per denutrizione) nei paesi del Terzo e Quarto Mondo, è possibile solo (o in gran parte) grazie a derrate alimentari geneticamente modificate.
Non solo per le ragioni che si è sopra esposto (che già da sole basterebbero).
Ma anche perché se io voglio inviare dall´Italia – ad esempio – pomodori o grano in Africa, vado incontro a difficoltà oggettive.
La distanza è notevole. E dopo un po´, le derrate alimentari “normali” vanno a puttane. E sono immangiabili.
Invece quelle geneticamente modificate, sono – come già si è detto – mediamente molto più resistenti.
Se ne impipano delle distanze e dell´impazzimento del clima.
Fatte tutte queste premesse, arriviamo però alla notizia.
Finalmente° – ed anche con l’appoggio di parlamentari -° è nato un comitato a favore degli Ogm.
Costituito – e° viva Dio° – da politici dell´uno e dell´altro schieramento.
Si annoverano tra essi: Paola Binetti (incredibile!), Marco Cappato, Adolfo Urso, Benedetto Della Vedova, Antonio Polito e Marco Beltrandi.
L´iniziativa è stata presentata pubblicamente dal professor Gilberto Corbellini (presidente dell´Associazione Luca Coscioni).
Che così l´ha descritta:
“Il Comitato è nato perché in Italia è ora che il dibattito sugli Ogm sia basato su informazioni scientifiche affidabili e non influenzato da campagne ideologiche“.
Mentre° Paola Binetti, in questo modo° ha motivato° la propria° adesione:
“La pregiudiziale di chi dice no agli Ogm e non consente il passaggio dalla sperimentazione di laboratorio a quella di campo è in contrasto con il principio della modernità che come cittadini, studiosi e politici abbiamo il dovere di accettare“.
Parole sacrosante.
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