Nov 07
6
Nessuno si sognerebbe mai di chiedere ad un socialista, ad un liberale, ad un radicale, ad un conservatore o ad un tradizionalista, di esprimere un giudizio di condanna nei confronti della violenza.°
Non ve ne sarebbe motivo.
Allo stesso modo, nessun socialista o liberale, conservatore o tradizionalista, avrebbe bisogno di esplicitare la propria fede non violenta. Sarebbe una cosa superflua.
Per un comunista, invece, le cose sono diverse.
E non perché a dirlo sia io, un anticomunista.
A dirlo, sono i diretti interessati.
O meglio: quanti – tra essi – abbiano onestà intellettuale e morale.
Così Fausto Bertinotti, intervenendo ad Otto e Mezzo per parlare dell´uccisione di Giovanna Reggiani, si è pronunciato al riguardo:
“Abbiamo sottovalutato il carattere devastante della violenza e di ogni complicità con la violenza. Questa è l´autocritica possibile per la sinistra in cui ho militato“.
“Abbiamo pensato che ci fosse una violenza buona“.
Occorre aggiungere che Bertinotti – ammissioni del genere – le ha fatte anche in passato.
Lui.
Diliberto, invece, mai.
°