Intellettuali comunisti accusano Israele di nazismo

Bandiera di Israele foto

“Un milione e mezzo di esseri umani sono sotto assedio, accerchiati dal filo spinato”.° 

Come nei campi di concentramento nazisti essi sopravvivono in condizioni miserabili, senza cibo né acqua, senza elettricità  né servizi sanitari essenziali”.

“L´esercito israeliano continua a martellare Gaza con bombardamenti e incursioni terrestri pressoché quotidiani in cui periscono quasi sempre cittadini inermi”.

“Una parola soltanto può descrivere questo macello: GENOCIDIO!”.

“Una mobilitazione immediata è necessaria affinché venga posta fine a questa tragedia”.

“Ci rivolgiamo al governo Prodi affinché:

1. Rompa l´embargo contro Gaza cessando di appoggiare la politica di due pesi e due misure per cui chi sostiene al-Fatah mangia e chi sta con Hamas crepa;

2. Si faccia carico in tutte le sedi internazionali sia dell´urgenza di aiutare la popolazione assediata sia di quella di porre fine all´assedio militare di Gaza;

3. Annulli la decisione del governo Berlusconi di considerare Hamas un´organizzazione terrorista riconoscendola invece quale parte integrante del popolo palestinese”.

Questo è un appello, evidentemente. Sottoscritto – tra gli altri – da:

Gianni Vattimo, filosofo comunista.

Margherita Hack, astrofisica di fede comunista.

Edoardo Sanguineti, poeta di fede comunista (è stato anche candidato alla carica di Sindaco di Genova).

Marco Ferrando, segretario del Partito Comunista dei Lavoratori.

Mara Malavenda, sindacalista Cobas di Napoli.

Moreno Pasquinelli, del Campo Antimperialista.

Marco Riformetti, del Laboratorio Marxista.

Gian Mario Martignoni, della segreteria Cgil di Varese.

Luciano Giannoni, Consigliere provinciale livornese per Rifondazione comunista.

Dacia Valent, comunista avvezza alla diffamazione e alla contumelia.

Pietro Vangeli, Segretario nazionale dei “Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo“. Ritenuti, da molti inquirenti, fiancheggiatori delle Brigate Rosse.

Ascanio Bernardeschi, di Rifondazione comunista.

Fabio Faina, capogruppo del Pdci al consiglio comunale di Perugia.

Luca Baldelli, Consigliere provinciale perugino per Rifondazione comunista.

Procediamo per gradi.

Innanzitutto, nell´appello si afferma la necessità  di considerare Hamas – universalmente riconosciuta quale organizzazione terroristica – come parte integrante del popolo palestinese.

Al riguardo, invece, Abu Mazen – il presidente palestinese – ha affermato:

Hamas una banda di terroristi islamici, schierati contro l´Autorità  Nazionale Palestinese che invece vuole negoziare la pace con Israele sulla base della soluzione due stati per due popoli“.

Non solo.

Hamas – come racconta Guglielmo Sasinini su Libero – dal 2006 contempla nel proprio Statuto la soppressione di Israele. Né più né meno.

Ancora.

E´ possibile usare l´espressione “Genocidio”, imputandola ad una popolazione – quella degli ebrei – che ha vissuto sulla propria pelle l´Olocausto?

E´ possibile accusare Israele – e quindi gli ebrei – di aver dato vita a “campi di concentramento nazisti”; quando gli ebrei, i campi di concentramento di Hitler li hanno vissuti sulla propria pelle, con lo sterminio di 6 milioni di essere umani?

Dov´è il confine tra la libertà  di parola e pensiero, e l´istigazione all´odio?

Dov´è il confine tra l´antisionismo e l´antisemitismo?

Mesi fa, il Presidente della Repubblica tenne un discorso molto importante.

E rivolse un monito:

No all´antisemitismo anche quando si travesta da antisionismo“.

Parole sacrosante.

Parole che dovrebbero essere impresse a fuoco, nelle nostre menti.

Parole, però, cui dovrebbero seguire fatti!

E questi fatti non possono che concretarsi in una presa di distanza – seria – dalle parole usate dai sottoscrittori sopramenzionati!

Prese di distanza che devono provenire soprattutto da quelle forze politiche – del centrosinistra – che condividono percorsi di governo, con alcune di quelle persone.

Il Capo dello Stato, poi, faccia sentire la propria voce.

E altrettanto sia fatto dai cosiddetti intellettuali di sinistra. Quelli che, se parole – come quelle sopraesposte – le avessero usate persone di destra, avrebbero urlato al neofascismo. All´antisemitismo di stampo neonazista!

Contro cui avrebbero lanciato proclami, fatto marce e fiaccolate varie.

E invece ora tacciono!

Dov´è Gad Lerner, sempre pronto a battersi per Israele e gli ebrei?

Si è distratto? Che c´è, non è venuto a conoscenza dell´appello antisemita lanciato da questi “compagni“. Alcuni dei quali, forse, sono anche suoi amici?

Che c´è: esiste un antisemitismo buono e uno cattivo? Il primo è quello degli amici; il secondo, invece, quello degli avversari politici?

Attendiamo risposte e prese di distanza.

Subito.

E soprattutto da Lerner.

Viva Israele!

° 

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18 Responses to "Intellettuali comunisti accusano Israele di nazismo"

  • sinistraSTOP says:
  • camelot says:
  • fulvio says:
  • Andrea Giova says:
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