Nov 07
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G8, verità politica contro giustizia
“Sono tornati in massa a Genova per reclamare “giustizia e verità ” sulle giornate di sangue e di follia del luglio 2001. Ma perché, non ci sono già i magistrati che si stanno pronunciando su quei fatti, non c´è uno Stato di diritto incaricato di appurare reati e responsabilità personali, pronunciare verdetti di innocenza e di colpevolezza? Non ci si fida di loro e dello Stato? In Italia c´è bisogno della pressione della piazza per ottenere “giustizia”? E nelle aule dei tribunali, chi è che occulterebbe la “verità ” reclamata dai manifestanti di Genova? E il governo non ha nulla da dire se partiti della maggioranza stanno dentro un corteo in cui si ostentano striscioni e cartelli con su scritto “polizia assassina” e “celerino bastardo”? E Di Pietro, e il fronte girotondista che si mobilitò a difesa della magistratura, non hanno nulla da eccepire su questa clamorosa manifestazione di sfiducia e delegittimazione della magistratura accusata di negare “giustizia e verità “?”.
“Sono i frutti della sciagurata campagna per una commissione parlamentare d´inchiesta sugli scontri del G8. Dell´idea che la “verità ” politica sia moralmente superiore alla verità giudiziaria. Della convinzione che una verità raggiunta a maggioranza nelle aule parlamentari abbia più titoli di quella faticosamente raggiunta nel rispetto delle procedure di uno Stato di diritto, senza verità politicamente preconfezionate, senza cartelli che proclamano sentenze precostituite, senza la mobilitazione di piazza che spinge chi deve giudicare a conformarsi alle richieste che perentoriamente una parte politica reclama come verità inconfutabile”.
“Merita rispetto il dolore del padre di Carlo Giuliani, che ieri, su Liberazione, ha parlato di “una trappola preparata per poi fare il morto in piazza Alimonda”. Ma è una manifestazione di straziante affetto per un figlio che non c´è più, non la fotografia di ciò che accadde nel luglio del 2001. “Condivido quel gesto di Carlo: è stato un gesto di resistenza verso un abuso”, sostiene Giuliano Giuliani. Ma lanciare con il passamontagna sassi ed estintori contro i carabinieri, mentre tutt´intorno infuria la battaglia con vetrine sfondate e macchine bruciate, non è un “gesto di resistenza”, come invece dovrebbero capire i compagni di Giuliani, se ancora ignorano quanto la violenza sistematica faccia inesorabilmente inabissare nella tragedia la lotta politica”.
“E´ questa la verità “politica” che si vorrebbe istituire a nome del popolo italiano attraverso una maggioranza parlamentare dominata dalla logica di schieramento? E quali atti verranno acquisiti dalla commissione? Anche, si spera, quella montagna di foto, filmati, riprese televisive che pur da mille angolazioni ripete fedelmente sempre la stessa scena di piazza Alimonda, l´assalto brutale e terrorizzante a una camionetta isolata, il colpo che parte, un ragazzo che viene colpito, l´atmosfera che si fa lugubre dopo che una giovane vita è stata spezzata? Ma perché, i giudici in tribunale non hanno occhi per vedere? Poi c´è la scuola Diaz, e la notte di Bolzaneto. Ma la verità politica esige forse che tutto quello che è esploso a Genova nelle ore precedenti non conti più nulla? Se è “giustizia” questa, dove andare a cercare quella vera?”.
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