Nov 07
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Sono novantamila almeno.°
E sono malati terminali di tumore.
Non hanno vie di scampo, vie di fuga. Almeno non ora.
Il loro destino è segnato, tracciato: devono morire.
La convivenza con il dolore, quello fisico, quando è una scelta: merita rispetto.
La convivenza con il dolore, quando è una costrizione imposta dall´imbecillità altrui, merita sdegno. E urla vendetta.
I 90.000 malati (almeno) di cui si parla, sono costretti alla sofferenza.
Anzi, vengono torturati.
E ciò perché viene quasi impedito loro, di poter accedere a cure – terapie – che leniscano la sofferenza.
Consentendo almeno una morte dignitosa.
Devono morire, soffrendo come cani!
Perché?
Perché in questa italietta di minus habens, il ricorso serio all´impiego degli oppioidi – almeno nel caso dei malati terminali – è fortemente limitato.
Qualche imbecille pensa – e non importa se sia di sinistra o di destra – che la legittimazione dell´uso dei derivati dell´oppio (per terapie contro il dolore), possa dar vita ad un “uso improprio” delle suddette sostanze psicotrope.
Costantino Benedetti, docente (di Anestesiologia) presso la Ohio State University di Columbus:
“La tragica condizione in cui versa la terapia del dolore in Italia è paragonabile alla tortura per omissione“.
“Umberto Veronesi, da ministro, si è impegnato a rimuovere alcune importanti barriere che sembravano impedire ai medici di prescrivere con facilità gli oppioidi, i farmaci morfino-simili più efficaci per la terapia del dolore intenso. Sono ormai passati sette anni e l´Italia resta ultima in Europa nell´uso di questi farmaci“.
Tanto per cambiare, l´Italia – culla della compassione cristiana – è ultima in Europa, anche sotto questo versante.
E questo nonostante noi italiani si sia primi – a livello continentale – per la presenza di persone che soffrono a causa di patologie, cui è connesso il “dolore cronico severo”. E terzi, sempre in Europa, per la presenza di individui che soffrono di “dolore cronico”.
“Nel 2005 in Italia si sono consumate 22 milioni di dosi di oppioidi. Insufficienti. Le linee-guida sulla terapia del dolore sostengono che un paziente con dolori continui ed intensi, come quelli da tumore, necessita di almeno una dose di oppioidi al giorno. Totale: 365 dosi per paziente all´anno“.
Il che, stante il fatto che ogni anno nel nostro paese muoiano 150 mila persone a causa di tumori, vuol dire che 90.000 di questi non ricevono oppioidi.
“In base al consumo di oppioidi nel 2005, si può affermare che ad ogni paziente italiano con dolori intollerabili è stata somministrata, in media, una dose di oppioide ogni tre mesi. Altro che giornaliera“.
“E´ etico omettere la corretta terapia? In tutte le nazioni civili neppure il peggiore dei criminali viene sottoposto alla tortura. E un dolore intollerabile causato da una malattia, e non trattato, equivale ad una tortura continua“.
“Se sappiamo che il dolore e la sofferenza possono essere alleviati e noi non facciamo nulla, noi stessi siamo dei carnefici“.
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