Peppino Caldarola confessa: la Forleo è stata epurata per salvare D´Alema

Giuseppe Peppino Caldarola foto

Dunque, oggi Fabrizio Roncone ha realizzato una superlativa intervista – sul Corriere della Sera° – a Peppino Caldarola: ex comunista, ex diessino ed° ora esponente del Partito democratico.° ° 

L´intervista di Roncone è un pezzo di giornalismo da incorniciare.

Innanzitutto, perché il giornalista è riuscito a far dire all´esponente del Pd, cose di una gravità  inaudita in relazione alla decisione di trasferire il gip Clementina Forleo (decisione presa dal Csm).

E poi, perché Roncone – miracolosamente – ha fatto sì che Caldarola arrivasse ad affermare, che i magistrati che indagano sulla sinistra hanno qualcosa che non va (magari appartengono ad una “razza inferiore”).

Ma procediamo per gradi.

Ecco le domande di Roncone e le relative risposte:

Onorevole Giuseppe Caldarola, ci sono quelli che dicono: se un magistrato indaga sulla sinistra italiana, di solito, si fa male“.

Lo so. Gira questa voce..“.

Spiacevole, almeno“.

Spiacevolissima. E sa perché? Perché, purtroppo, ha un fondamento“.

Ma no?“.

Ma sì. Vede, la faccenda ha, intanto, una spiegazione puramente tecnica, di stretta capacità  professionale“.

Sia più preciso“.

Diciamo che i magistrati come la Forleo o, per capirci, come la Parenti, non hanno la qualità  riconosciuta di altri magistrati, di tipi alla Colombo o alla Di Pietro“.

Avete capito bene, quello che ha detto Caldarola?

Cioè un magistrato, poiché indaga sulla sinistra, ipso facto non ha molte qualità . Dev´essere il peggiore dei magistrati, privo di competenza ed attitudini. Dev´essere un rozzo, un bifolco. Uno privo di classe. Uno che magari non va a Capalbio a villeggiare. Questa è la prima interpretazione delle parole di Caldarola (ovviamente in parte ironica).

La seconda interpretazione che a me viene in mente, è anche peggio.

Vale a dire: appena un magistrato osa indagare sulla sinistra, va “demolito”. Va fatto – in puro stile comunista – killeraggio contro di lui. Va sottoposto ad una sorta di gogna mediatica, di umiliazione pubblica: in modo da delegittimare le sue inchieste! Per questo motivo Caldarola afferma che la Forleo non abbia “capacità  professionale” o “la qualità  riconosciuta ad altri magistrati“.

Che queste siano le uniche chiavi di lettura per interpretare il senso delle parole dell´ex esponente comunista, appare chiaro nel prosieguo dell´intervista.

Lei alle Toghe Rosse ci crede o no?”.

Non credo al partito della Toghe Rosse..“.

Così come se lo immagina Berlusconi“.

Esatto. A quello non credo. Sono invece certo che esista un partito giustizialista“.

E Clementina Forleo..”.

Vi è iscritta. Quella sua ordinanza, che aveva per oggetto le intercettazioni di alcuni parlamentari, era inaccettabile e inevitabile è stata la decisione del Csm..”.

Detto questo?”.

Io avrei lasciato la Forleo al suo posto. Io avrei preferito vincere il processo in aula“.

Attenzione.

Perché Caldarola diceIo avrei preferito vincere il processo in aula“, se il trasferimento della Forleo è stato legittimo?

Dice queste cose, perché è consapevole del fatto che il trasferimento del gip sia stato “pilotato”, e rappresenti un modo per vincere il processo “fuori” dall´aula? Un modo per salvare D´Alema? 😉

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25 Responses to "Peppino Caldarola confessa: la Forleo è stata epurata per salvare D´Alema"

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