Dic 07
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TocqueVille: quelli tra cyberspazio e realtà

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TocqueVille logo foto

Due passaggi sulla carta stampata in meno di quindici giorni.° ° °

Il primo, su Libero. Il secondo, stamane su Il Giornale.

Qui trovate un articolo. Ma è meglio acquistarlo (Il Giornale) e leggerlo (soprattutto a pagina 6 e 7).

Due piccoli rilievi.

Il primo: è che manca un riferimento a DestraLab (il che dispiace).

Il secondo: è che due paroline, Vittorio Macioce le poteva dedicare anche a “per il° Partito della Libertà “.

Giusto due paroline.

Comunque auguri a TocqueVille.

E a tutta la blogosfera di centrodestra.

P.S.: qui, qui e qui, le pagine de Il Giornale in formato pdf.

This entry was posted on Dicembre 10, 2007 at 3:29 pm. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

Posted in Blog et similia by camelot 13 Comments

13 Responses to "TocqueVille: quelli tra cyberspazio e realtà "

destralab says:

Dicembre 10, 2007 alle 4:40 pm

spero che non sembri uno scambio di cortesie :-P, ma l’unico a meritarla la citazione eri tu.
Cristian says:

Dicembre 10, 2007 alle 4:50 pm

Vorrei dire… ma meglio che stia zitto 😐

Anzi no, qualcosa diciamola. Per esempio su Tocqueville, città dei (col caxxo) liberi, se un tuo post alla redazione/filtro non piace, oppure è un briciolo scomodo, semplicemente cade nel nulla e non viene pubblicato.
Proprio come fa la normale stampa che tutti conosciamo.

E questo loro la chiamano libertà ?

In questo momento nella sezione Media & NewMedia svettano ben 4 post che praticamente dicono tutti la stesa cosa, ossia che la stessa Tocqueville è stata recensita sul quotidiano Il Giornale, togliendo così spazio ad altre news della sezione.
Ricordo però qualche settimana fa che i post relativi alla nascita del nuovo aggregatore “per il Partito della Libertà ” passarono decisamente veloci per quella sezione, lasciando dietro di sè nemmeno l’odore.

Bravi, complimenti, una censura/non censura degna del migliore dei siti liberali.

Lo sapevo che dovevo stare zitto…
Gab says:

Dicembre 10, 2007 alle 5:22 pm

E’ bello perchè definirsi “liberi” e “liberali” da soli non costa nulla
Un po’ come Craxi che si definiva “socialista”
Io personalmente penso di essere Zorro invece
camelot says:

Dicembre 10, 2007 alle 5:40 pm

Risposta a destralab:
Nella versione cartacea sono stato citato, assieme ad altre diecine di “cittadini”. E proprio perchè sono state citate diecine di persone, te che sei tra le più attive, dovevi essere citata. La prossima volta si spera avvenga 😉
camelot says:

Dicembre 10, 2007 alle 6:29 pm

Risposta a Gab:
Ed è anche bello dire niente, come hai appena fatto tu! 😉
camelot says:

Dicembre 10, 2007 alle 6:30 pm

Risposta a Cristian:
Cristian, sul Giornale – come ho già detto a destralab – venivano citati diecine di “cittadini” di TocqueVille, compreso il sottoscritto… 😉
destralab says:

Dicembre 10, 2007 alle 6:46 pm

non l’ho comprato 😛
Andrea Teocon says:

Dicembre 10, 2007 alle 6:51 pm

camelot il fusionista!!!!!!

😀
periclitor says:

Dicembre 10, 2007 alle 7:05 pm

Cristian,parli senza conoscere mi pare,nessun post viene “censurato” se non gli estremamente volgari o gli inneggianti al fascismo,sai com’è esiste una legge…Se a volte un post salta è per motivi tecnici,non perchè scomodo,che poi dipende cosa intendi tu per scomodo.
Ultima cosa,dipende dalla quantità e dalla qualità dei post,non è vero(e posso assicurarlo visto che ne faccio parte)che qualcuno abbia mai voluto censurare la questione da te sollevata.La notizia del giornale è fresca ecco perchè è ancora lì,in home come vedi poi c’è il caso Luttazzi…
Ciao Camelot
Fabio
Cristian says:

Dicembre 10, 2007 alle 7:16 pm

@Camelot: ciò non toglie la mia riflessione più che realistica su Tocqueville.
Jinzo says:

Dicembre 10, 2007 alle 8:42 pm

Cristian, quello che dici semplicemente non è vero. Su TV c’è l’autoaggregazione, ad esempio… Parlare di complotti mi sembra indice di scarsa credibilità …
statominimo says:

Dicembre 11, 2007 alle 3:20 pm

A me lo hanno detto oggi che c’ero anch’io ! Fatti conto! Però sarebbe stato bello citare perilpartitodellaliberta.com ! Di cosa avevano paura?
Cristian says:

Dicembre 11, 2007 alle 6:25 pm

Jinzo: complotti? Santo dio, io mi sono limitato a parlare di censura, complotto mi pare un concetto molto più negativo. Non esageriamo.

@periclitor: sarebbe interessante conoscere tali motivi tecnici.
TQV funziona non per aggregazione da parte dell’utente registrato (come invece funziona per altri strumenti simili), ma per l’intercessione tra i feed del blog iscritto e il sito, di una redazione, tanto da far comparire i post in ritardo di ore dalla loro effettiva pubblicazione sui rispettivi blog.

Questo lascia intendere una certa moderazione (dimentichiamoci per ora l’antipatico termine “censura”) da parte umana, da una parte utile alla costruzione dello strumento stesso (vedi la messa in evidenza di alcuni post nelle varie sezioni “scelti dalla redazione”), dall’altra necessaria (ma fastidiosa) a contenere e filtrare.

Ora voi, che di TQV a quanto pare fate parte, siete disposti ad affermare apertamente che tutti, e dico tutti i post, che arrivano vengono pubblicati (salvo quelli che violano eventuali regolamenti) sul sito?