Alitalia: il partito dei piccoli interessi contrari a quello generale, dice no ad Air France
Dunque, in questi giorni una vicenda soprattutto tiene banco: quella relativa alla paventata vendita dell‘Alitalia alla Air France.°
Questione semplice, ma anche complessa. Per dirla alla Veltroni.
E´ semplice perché la compagnia francese offre 35 centesimi, per ogni azione della nostra compagnia aerea. Mentre l´altra società interessata all´acquisto – Air One – offre un centesimo.
Dal punto di vista squisitamente economico – che è anche quello più rilevante – dunque non si dovrebbe esitare a fare il tifo per la compagnia francese.
Va notato, inoltre, che gli economisti sono concordi nel giudicare positivamente l´acquisto dell´Alitalia da parte francese (ad esempio Giavazzi ed altri economisti della Voce.info).
L´Alitalia si trova in una situazione oggettivamente disastrosa, prefallimentare. Spendiamo milioni di euro ogni giorno, per mantenerla in vita.
Questa vendita, dunque, è necessaria e sacrosanta. Altro tempo non può essere perso.
Tuttavia, per quanto la necessità dell´immediata alienazione ad Air France dovrebbe apparire chiara a tutti, s´appalesano – in queste ore – una serie d´ostacoli. E hanno tutti° una stessa matrice: politica.
Da due giorni, infatti, s´assiste ad una specie di psicodramma. Ad una sceneggiata in puro stile napoletano: ma che vede come protagonisti, i rappresentanti politici del Nord (ma non solo).
Cosa lamentano i Formigoni, le Moratti, i Calderoli?
Lamentano il fatto che con la vendita ad Air France, l´hub di Malpensa andrà a farsi benedire: non sarà più un punto di partenza – almeno non come ora – per i voli intercontinentali.
Si ritornerà – ad avviso sempre dei suddetti – ad una sorta di Romacentrismo: solo dalla Capitale, infatti, saranno disponibili i voli per gli altri continenti.
Sai che dramma!
Non solo.
Sempre alcuni economisti, ritengono che lo scalo di Malpensa sia abbastanza inutile. E costoso.
Dunque perché i Formigoni, le Moratti e i Calderoli s´oppongono così energicamente all´ipotesi Air France?
Per quella tipica attitudine italica, in base alla quale la politica vuol sempre mettere il becco nelle questioni economiche. Soprattutto quando si tratti di vendere aziende pubbliche.
Questo è il problema vero!
L´economia deve farla il mercato, non la politica.
Le scelte della politica sono sempre – economicamente parlando – inefficienti. Perché non improntate a criteri di razionalità oggettiva.
Nelle urla scomposte dei rappresentanti del Nord, inoltre, s´intravede un sordido interesse localistico che, mai come in questa circostanza, confligge con l´interesse generale.
Air One, l´altra compagnia italiana interessata a rilevare Alitalia, non ha i soldi!
Dunque mai potrà acquistarla ad un prezzo congruo. Potrebbe pagarla 1/35esimo rispetto ad Air France.
E dunque l´Italia dovrebbe rinunciare a vendere ai francesi, disposti a pagare 35 volte in più rispetto ad Air One° (per ogni azione), soltanto per conservare l‘aeroporto di Malpensa?
Ma scherziamo, o cosa?
Quello – tra l´altro – che fa stomacare, è che proteste come quelle descritte, provengano dal centrodestra (più che dal centrosinistra).
Vale a dire da una coalizione che dovrebbe credere nel libero mercato. Assecondandolo.
E invece che fanno, questi pagliacci di centrodestra?
Si comportano come quei quattro banditelli del centrosinistra! Né più né meno.
E come i primi, ora si mettono in riga a fare il tifo per Air One.
Roba da non credere.
Infatti la circostanza che D´Alema – ma anche Rutelli – faccia il tifo per l´altra compagnia aerea italiana, dovrebbe dissuadere tutti dall´appoggiare l´eventuale alienazione dell´Alitalia alla stessa!
Se D´Alema la sostiene, vuol dire – come sempre avviene con la sinistra – che ha i suoi porci interessi da difendere!
Mazzette? Tangenti?
Forse.
Di sicuro c´è solo il fatto che accanto ad Air One, oggi ci sia Banca Intesa.
Il centrosinistra, quando c´è stato da vendere qualche azienda pubblica (o affini), ha sempre fatto gli interessi dell´acquirente (quasi sempre un “imprenditore amico“). E mai quelli del contribuente italiano!
E´ sempre avvenuto questo.
Ventidue anni fa, Prodi – quando era Presidente dell´Iri – voleva regalare, svendendola, la Sme a Carlo De Benedetti (il proprietario di Repubblica e L‘Espresso). Poi, a quest´ultimo – e nonostante l´appoggio di De Mita – è andata male. Fortunatamente per gli italiani!
E sempre a De Benedetti, circa 15 anni fa, sono state regalate – ad un prezzo stracciato – le frequenze della telefonia cellulare.
Vendita sottoprezzo che gli ha consentito di creare l´Omnitel. Poi venduta – con sommo profitto – alla Vodafone.
E l´interesse degli italiani?
Come sempre a puttane!
Questo ha sempre fatto il centrosinistra in Italia: gli interessi degli imprenditori amici.
Ha sempre tutelato interessi particolari, contro gli interessi generali.
Anche per questo motivo, il centrodestra – per differenziarsi – dovrebbe chiudere il becco su vicende come l´alienazione dell´Alitalia.
Le svendite, le fanno loro.
Però, purtroppo, Alleanza Nazionale, Forza Italia e la Lega Nord, non perdono occasione per dimostrarsi socialiste e corporativistiche quanto il centrosinistra.
Quest´ultimo, per far favori agli amici: quelli che per sdebitarsi, pubblicano le intercettazioni contro Berlusconi (in spregio dell´articolo 68 della Costituzione).
Il centrodestra, invece: per difendere piccoli interessi localistici.
E tutti assieme e allegramente: per metterlo a quel servizio all´Italia!
faccio notare che i francesi, hanno alzato le barricate protezioniste quando enel ha tentato la scalata a edf, quindi non si capisce perché dovremmo ora stendergli il tappeto rosso: il mercato globale deve valere per tutti, o per nessuno. Inoltre, è quantomeno sospetto che l’azienda abbia deciso per air france appena dopo la visita di sarkozy a roma. E poi non c’è in ballo solo la remunerazione delle azioni, c’è il piano degli esuberi, il destino di Malpensa, c’è in ballo l’opportunità strategica di cedere la compagnia di bandiera ai concorrenti d’oltralpe…ti sei chiesto come mai una compagnia seria come lufthansa si è defilata dalla “gara”?
[tanti auguri di buon natale]
ma alitalia non stava a 70 centesimi qualche giorno fa?
non è che hanno detto di no perchè 35 sono troppo pochi?
D’altra parte non sono io a dire che l’hub di Malpensa è stato un colossale errore; lo dicono i fatti.
A questo ci si aggiungono anche una serie di contraddizioni in termine, come il fatto che buona parte del personale di Malpensa, nonchè degli inservienti provengono per buona parte proprio da Roma, ed ogni giorno occupano posti per aerei di linea.
Su questo malpensa è stato messo alla prova, ed ha fallito; hanno poco da lagnarsi, perchè se l’alitalia sta in queste condizioni è anche grazie a questo.
Diciamo la verità , Camelot; Togliendo Formigoni, persona intelligente ed ottimo amministratore locale che per quanto ex DC e CL ha attuato una serie di iniziative innovative, gli altri due (Moratti e Calderoli ndr) sono feccia che più feccia non si può;
Una è (da quello che sento dire) uno dei peggiori sindaci di Milano; L’altro è il leghista “stupido”, sempre volgare, celodurista e mai propositivo.
E tutto ciò palesa le contraddizioni della lega, che vuol sembrare l’incarnazione del liberismo ma non si rende conto di essere dirigista tanto quanto il vecchio PCI.
Fortuna che il centrodestra non sono tutti così.
Mi sa che il patto scellerato Formigoni-sindacato avrà la meglio sull’economia…
Ribelliamoci alla casta.
Cominciamo col NON CEDERE IL PASSO alle auto blu che scorazzano a sirene spiegate strombazzando col clacson:
http://milanoromatrani.wordpress.com/2007/10/08/53/
Romano Prodi passerà alla storia per essere l’uomo delle sedute spiritiche e l’uomo delle Svendite. Come svende lui, nessuno, venghino siori e siore … L’Alitalia ha cominciato a svenderla da più di un anno, quando, suscitando un ingenuo sbigottimento nei comentatori, dichiarò pubblicamente che l’azienda era collassata, uno scatafascio: queste dichiarazioni si fanno non per amore di verità , ovviamente, ma perchè si vuole svendere a zero ai propri amici e lui è un esperto, non è la prima volta. Anche se la magistratura dall’orecchio sinistro non ci sente, quindi non ha mai approfondito. Alitalia è stata gestita in modo disastroso e i sindacati che oggi si scandalizzano per la svendita allo straniero hanno la coscienza nera come la pece. Tuttavia non condivido in pieno il tuo ottimismo sul mercato: il mercato non è un toccasana per tutto, nè la politica è il Male assoluto: guardiamo per esempio come è stata governata la Spagna negli ultimi decenni … Io continuo a credere nel primato della politica, di una buona politica, a difesa degli interessi della comunità ; essere rimorchiati da Air France è una sconfitta nella sconfitta. Un saluto.
su questo argomento come sai sono d’accordo. Bisognerebbe anche considerare pero’ che – nonostante malpensa non possa essere considerato un vero hub, visto come e’ stato trattato da alitalia in questi anni – il nord debba avere un aeroporto forte. E’ ovvio che allo stato in cui siamo air france sia la sola opzione viabile. Troppi danni sono stati fatti fino ad oggi, proprio grazie alle varie alleanze nazionale, che di liberale hanno davvero poco.
oh, comunque Buon natale
Questa volta sono in totale disaccordo 😉
-Da Malpensa partono il 40% dei voli business di tutta italia
-Un biglietto su 3 è venduto a Milano
-in 2 ore di macchina di raggio (ossia pochi kilometri) ci sono 2 milioni di aziende!
-Serve un bacino di 17milioni di utenti
-Malpensa cresce ad una velocità doppia rispetto a fiumicino (10% contro 4,5%), nel 2007, ci sono stati 18.347 voli extraUE contro 5.680 di Fiumicino.
-Per quando riguarda il traffico merci (+23%), hanno vinto il Premio Air Cargo of Exellence 2007 sulla qualità dei servizi
-Airfrance (che comunque pagherebbe le azioni meno della metà del loro valore) ha tutti gli interessi a tagliare Milano in quanto rivale storico di Parigi e Amsterdam… qui si taglia fuori l’italia dai traffici principali!
Le destinazioni extraUE passeranno infatti da 17 a 3.
-tutti i tagli di personale (almeno 1000) colpirebbero malpensa.
-15miliardi di perdita all’anno prevista (stima workshop Ambrosetti) in Lombardia.
-Un´Alitalia focalizzata solo su Fiumicino comporterebbe 7 milioni di passeggeri in meno all´anno e una perdita di circa 700-1.000 milioni di euro, nel solo interesse di AirFrance e non dell’Italia.
-Lo sviluppo ulteriore come Hub di Malpensa porterebbe un surplus di crescita al nord di 2,25 punti di Pil da qui al 2020!
Come sempre a pagare e a fare i sacrifici sono sempre gli stessi… non credo che Formigoni, sinistra lombarta, lega e CIGL stiano dalla stessa parte per niente!
BUON NATALE
Roby
Risposta a tulkas:
Quello che dici – ovviamente – ha un fondamento.
E tuttavia, come ho scritto, buona parte degli economisti di ogni tipo, sorta e natura (di sinistra, centro e destra), considerano l’operazione valida…vorrà dire anche qualcosa o no?
Il fatto che Air One possa pagare – e nemmeno, perchè è straindebitata – 35 volte in meno rispetto ad Air France deve far riflettere o no?
Il fatto che se Air One riuscisse a comprarsi Alitalia si troverebbe in una sorte di condizione di monopolio – come molti economisti segnalano – deve far riflettere o no?
La questione è che attorno a Malpensa sono nate – come tu hai segnalato – tantissime attività di impresa di ogni genere, anche le più banali come alberghi. Alberghi destinati ad ospitare – ad esempio – quelli come me, che essendo napoletani, e magari dovendo fare un check in a Malpensa alle 6 del mattino, erano costretti a raggiungere Milano il giorno prima della partenza e a procurarsi un albergo in cui pernottare….
Tieni presente che i 2/3 dell’Italia vivono sotto Milano… 😉
Risposta a prefe:
Nemmeno gli articoli che link leggi…
Risposta a gigi m:
Si sapeva già che Air France si trovasse in posizione di vantaggio…alle nostre casse pubbliche interessa solo togliersi dalle palle questo fardello che costa milioni di euro (in perdite) ogni giorno: ovviamente pagati dai pensionati, dai lavoratori dipendenti meno agiati. A persone cui il fatto che la Francia si compri la nostra compagnia di bandiera, non fotte un piffero 😉
Auguri a te…
Risposta a sinistraSTOP:
Beh, Formigioni è uno in gamba, come la Moratti.
Tuttavia è tutto il centrodestra – dicasi tutto – ad essere contrario all’ipotesi: lo è anche Berlusconi….
Tutta la politica è contraria, e questo dovrebbe convincere del fatto che l’operazione sia ottima…
Risposta a calimero:
Beh, calimero: la Spagna è stata governata dal Mercato.
Grazie ad Aznar che ha tracciato la rotta, e purtroppo duole dirlo: grazie a Zapatero che in economia s’è limitato a seguire Aznar…infatti la Spagna va da Dio, e tutti i paesi europei ad economista quasi socialista – Italia e Francia in primis – vanno di merda…non sarà un caso, o no? 😉
Risposta a Demonio Pellegrino:
Purtroppo hai ragione in questo caso: buona parte della pessima condizione di Alitalia, dipende da An, ne ho parlato qui:
https://www.camelotdestraideale.it/index.php/2006/10/13/la-alitalia-doveva-essere-venduta-e-se-cio-non-e-avvenuto-e-colpa-di-alleanza-nazionale/
Buon Natale anche a te 😉
Il perchè “qualcuno” no voglia Air France è presto detto: con poche parole (ovvero col piano industriale presentato come offerta) ha spiegato a tutti perchè Alitalia è fallita.
E il perchè è semplicissimo: mantenere due hub costa il doppio che mantenerne uno. E averne due in una sola nazione – a meno di un’ora di volo uno dall’altro, oltretutto – è parecchio inutile.
Tanto che il progetto di eliminarne uno, porta la società francese ad offrire 35 volte di più di AirOne.
E questo, prima di ogni altra cosa, mette in evidenza che la colpa di tutto è di chi ha voluto e preteso (e preteso di mantenere in vita) il doppione: ovvio che non piaccia a partiti ed amministratori.
Poi c’è l’interesse degli “amici”.
E alla fine viene il finto patriottismo, secondo il quale perdere la compagnia di bandiera sarebbe una specie di scandalo, nonostante sia un baraccone pieno di debiti.
x camelot
“Tieni presente che i 2/3 dell´Italia vivono sotto Milano…”
ma 3 aziende su 4 sono al nord 😉
in questo modo invece che a Milano dovrai andare a Parigi… si stanno segano le gambe alla lombardia già ora paralizzata infrastrutturalmente… Malpensa è un’opportunità , che sfruttata come scritto sopra (e collegandola finalmente alla ferrovia e facendo la stramaledetta pedemontana) può solo portare utili e togliere mercato agli altri scali europei, come del resto stava pian piano facendo.
il problema da risolvere è che il 90% dei dipendenti di volo alitalia vive a Roma e, non volendosi trasferire a MIlano, hanno sempre fatto da pendolari di lusso (centinaia di persone), ed hanno pure la camera d’albergo fissa a milano nel caso ci siano ritardi o problemi: praticamente alitalia paga centinaia di camere d’albergo tutti i giorni anche se non vengono utilizzate. e su questo milano non centra…
La vera colpa è del governo che ha fatto scappare tutti i potenziali acquirenti come tutti sappiamo (tutti si ritirarono dalla gara)… è un attacco alla lombardia, ormai feudo del centro destra, la più popolosa e produttiva regione italiana, che però non ha nemmeno un ministro in questo governo, presa per il culo da prodi sul federalismo (sono mesi che aspettiamo una risposta alla bozza federalista di Formigoni), sulle infrastrutture (faremo questo e quello, si arriva in finanziaria e non c’è nulla!)
Sempre formigoni è dal 30 agosto che chiede il tavolo del governo, ed ora chiede di vedere i 2 piani industriali (attenzione, non sono ancora stati resi pubblici nei dettagli), ma il governo tace!
Ai dati scritti sopra aggiundigi questi: 7 miliardi di investimenti in fumo per la perdita sicura dell’Expo e 13/15 miliardi sul territorio (circa l’1% di pil)
Intanto Parigi e Francoforte ringraziano, riusciranno a reggere la concorrenza con Heatrow (che aprirà il quinto terminal) rubando traffico (e sono miliardi di euro!!!) a Milano e all’italia, sempre più periferia d’europa.
Bombassei dice:«Palazzo Chigi dovrebbe doverosamente pretendere che Milano mantenga la sua posizione. Anzi, dovrebbe puntare a far crescere ulteriormente Malpensa, conferendo a Roma un ruolo più “turistico”.Non dimentichiamo che tre quarti delle aziende del Paese si trovano al Nord. è quindi logico il maggior utilizzo dello scalo lombardo per motivi di lavoro».
la soluzione insomma sarebbe quella di mantenere un solo hub dove serve veramente, ossia a Malpensa
Risposta a tulkas:
Perdonami: l’Air France ha detto di non voler toccare Malpensa.
Air One non ha i soldi e ha una quantità industriale di debiti.
Giavazzi che insegna alla Bocconi ed è lombardo sostiene che l’ipotesi sia giusta. Fammi capire: dov’è il problema?
P.S.: guarda che al Sud produciamo miliardi di euro con le nostre imprese. Fidati: so di cosa parlo 😉
La storiella del Nord che produce e del Sud che fa un cazzo è falsa: in provincia di Napoli – noi napoletani – abbiamo creato il centro ingrosso più grande d’Europa, con una superficie di oltre un milione di metri quadrati. E’ unico al mondo, la Cina e l’India vogliono il know how per realizzare qualcosa di simile da loro. E il “giocattolino” in questione fattura tra i 4 e gli 8 miliardi di euro l’anno. Questo solo a Napoli 😉