Dic 07
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La situazione è questa.° °
All´indomani del voto dell´aprile 2006, alcuni candidati – non eletti – al Senato, presentarono ricorso.
Lamentando una cattiva interpretazione della legge elettorale, che li avrebbe ingiustamente penalizzati. Lasciandoli fuori dall´Assemblea.
Occorre dire che buona parte dei costituzionalisti, ha sempre dato loro ragione.
Ciò nonostante, la Giunta per le Elezioni di Palazzo Madama – l´unico organo legittimato a decidere in materia – per circa due anni, ha evitato di pronunciarsi al riguardo.
Adesso, invece, pare che la stessa possa deliberare a breve sui ricorsi. Infatti si riunirà il 21 gennaio.
Cos´è accaduto, nel frattempo? I componenti la Giunta per le Elezioni, si son convinti delle ragioni dei ricorrenti?
Niente di tutto ciò!
Semplicemente è intervenuto un fattore, che all´inizio di questa legislatura non era presente.
Dei nove senatori che hanno presentato ricorso, infatti, due si sono candidati con il centrodestra (mentre gli altri 7 con il centrosinistra).
Solo che in questi due anni, i senatori° in questione° sono passati dall´altra parte (con il centrosinistra).
Si tratta di Carmelo Conte (un galantuomo come De Mita!), eletto con il Nuovo Psi e poi approdato nei Socialisti (oggi schierati con Prodi); e di Nino Marotta, candidatosi con l´Udc, e poi transitato con Follini nel centrosinistra.
Costoro, subentrerebbero al posto – rispettivamente – di Gennaro Coronella (An), e di Cosimo Izzo (FI).
Con l´evidente effetto di accrescere – lì dove il centrosinistra è più debole, cioè al Senato – il numero di esponenti dell‘Unione.
In questo istante, infatti, maggioranza e opposizione vantano ciascuna 157 senatori.
Con i “nuovi” subentri, invece: il centrosinistra avrebbe 159 eletti a Palazzo Madama, contro i 155 del centrodestra.
Insomma un modo furfantesco per tirare a campare più a lungo!
Cosa, questa, che riconosce finanche Marco Pannella. Cioè uno di quelli che dovrebbe essere “ripescato” al Senato.
E che accusa l´Unione di occuparsi della vicenda, solo per ragioni di “tornaconto personale“.
Motivo per cui rivolge al centrosinistra, il più che natalizio invito:
“Ma andatevene tutti a morire ammazzati…“.
Come dargli torto.
Con Luca vi auguro
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