Dic 07
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Vincenzo Visco: l´habituè dell´illecito
Tutti sappiamo dell´epurazione compiuta da Visco (e da Padoa Schioppa) ai danni di Roberto Speciale: l´ex comandante generale della Guardia di Finanza, rimosso perché ha rifiutato di allontanare quattro solerti esponenti delle Fiamme Gialle, intenti ad indagare su Unipol (leggasi: D´Alema, La Torre, Fassino).°
Allo stesso modo, tutti dovremmo essere a conoscenza del fatto che il Vampiro (di cui si parla), sia stato condannato per abuso edilizio. Condanna definitiva, di terzo grado: dieci giorni di gattabuia.
Fin qui, ciò che è noto.
Poi v´è dell´altro che riguarda l´encomiabile Tassassino. E su cui – chissà perché – niente si sa.
Due episodi in particolare, meritano attenzione. Perché rivelano una certa inclinazione – del “nostro” – all´illecito e alla recidiva.
Partiamo da lontano: dal 1997.
Il “caro” (nel senso di costoso) Visco, allora era Ministro delle Finanze del Gabinetto presieduto dal semperflorens Prodi.
E come Ministro delle Finanze, si trovò a compiere un´altra epurazione. Proprio così.
All´epoca di cui si parla, infatti, il Vampiro impose (leggasi: ordinò) all´allora direttore dei Monopoli, Ernesto del Gizzo, di rinnovare – alla Philip Morris – la licenza per la produzione di sigarette.
Senonchè, il solerte funzionario dello stato, fece notare a Visco quanto fosse poco commendevole il rinnovo della concessione: la Philip Morris, infatti, aveva cumulato 60 mila miliardi di lire di evasione fiscale. Soldi che, se non si fosse capito, al nostro Paese non aveva versato.
Cosa avrebbe dovuto fare, quindi, il bravo Visco, dinanzi all‘osservazione del direttore dei Monopoli? Lui – il “caro” Vampiro – che s´atteggia a gran nemico dell´evasione fiscale?
Avrebbe dovuto ringraziare il funzionario per la preziosa e utile segnalazione, magari conferendogli una bella promozione.
E invece nulla!
Il Vampiro – uso al sopruso – decise, infatti, di rimuovere Ernesto Del Gizzo.
Fuori dai coglioni! Lei qui è poco gradito!
Fortunatamente per l´allora direttore dei Monopoli, però, anche in quell´occasione il Tar giudicò illegittima la sostituzione operata da Visco.
Il quale, evidentemente, considera le epurazioni come una cosa del tutto normale.
Non solo.
Perché poi si venne a scoprire anche un altro aneddoto: che meglio consente di inquadrare la vicenda relativa alla Philip Morris, e all´epurazione del funzionario statale.
L´azienda produttrice di “bionde”, infatti, risultò finanziare una fondazione di Massimo D´Alema.
Chiaro il concetto?
Penso di sì.
Andiamo avanti. Perché il Vampiro non è solo un habituè delle epurazioni.
Anche su altro, si mostra recidivo.
In principio s´è riferito della condanna per abuso edilizio, che grava sul capo del Tassassino.
Brevemente si deve solo aggiungere, che essa fa riferimento ad una casa di Visco, ubicata a Pantelleria.
Bon.
Sapete che c´è di nuovo, rispetto a quell´abitazione?
C´è il che il solerte nemico – a suo dire – degli evasori fiscali, l´anno scorso s´è segnalato per ulteriori abusi edilizi.
Il “nostro” recidivo, infatti, ha apportato alcune modifiche (illegali) ad una stradina che costeggia la sua dimora. Impedendo agli isolani di poter percorre la viuzza.
In più vi ha aggiunto una panca di cemento, e bucando una parete, vi ha inserito degli ombrelloni.
Morale della favola.
Visco è stato denunciato dai carabinieri. La faccenda è “approdata” in un´aula di tribunale.
E la prima udienza è stata fissata per il 21 febbraio prossimo.
Lui sostiene di dare la caccia agli evasori fiscali.
Però, chissà perché, finisce sempre in un´aula di tribunale.
Per qualche illecito che ha compiuto.
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