La vendita di Alitalia è cosa giusta perché di destra

Alitalia foto

Quello che avevo da dire sulla vendita di Alitalia ad Air France, l´ho già  espresso qui. E il mio parere non muta – ovviamente – ora che il governo ha deciso di prendere in considerazione tale ipotesi.° ° 

La mia posizione non muta, per un semplice motivo: perché è una posizione di destra. E io sono di destra.

Destra, centro e sinistra – in tutto il mondo evoluto, e considerata° solo la° politica economica – si misurano per la loro vicinanza (o lontananza) all´economia di mercato.

La destra è sempre liberista: dunque favorevole all´iniziativa privata.

Il centro cerca di temperare le spinte liberiste, con robuste “iniezioni” di principi sociali: non a caso anche la Chiesa (cui il centro cattolico è ovviamente vicino) parla di “economia sociale di mercato”.

La sinistra – almeno tendenzialmente – è scettica, quando non addirittura ostile al mercato.

Ora, qualunque posizione diversa da quelle sopradescritte è non “ortodossa”.

Ad esempio la destra francese non è una destra ortodossa: infatti è dirigista e statalista quanto la sinistra.

Poi ci sono le destre fasciste che, siccome il Fascismo è stato “tendenzialmente” un movimento di sinistra (come fortunatamente affermano gli storici più seri), ovviamente esprimono posizioni analoghe – quando non addirittura identiche – a quelle della sinistra massimalista. Anche comunista.

Le cose appena descritte sono ovvie. Purtroppo, però, non per tutti.

Sicchè spesse volte s´assiste a dichiarazioni da parte di sostenitori del centrodestra, che non hanno alcuna differenza rispetto alle asserzioni di militanti o elettori di centrosinistra.

Ora, non spetta a me fare lezioni di politologia o di dottrina politica. Anche perché non ne sarei all´altezza.

Tuttavia non posso esimermi dal dare un consiglio, a tutti quelli che si definiscano di centrodestra.

Il consiglio – espresso con estrema umiltà  – è il seguente.

Studiate le politiche economiche (e non solo), che in tutto il mondo le forze di centrodestra pongono in essere (in qualunque ambito economico).

Così che vi sia chiaro cosa voglia dire: destra o centrodestra.

Perché la sensazione è che molti (troppi!) non abbiano alcuna idea del significato delle parole suddette.

O peggio: siccome molti vivono su Urano, sono utopisti e “scollati” dalla realtà , attribuiscono alla destra politiche, che loro immaginano la destra – ovunque – ponga in essere; e invece questo “ovunque” esiste solo nelle loro menti. Ed è frutto della loro immaginazione, o di loro proiezioni. Perché nella realtà  avviene altro: e diametralmente opposto a ciò che loro postulano!

Come dire: costoro confondono lucciole per lanterne, lampioni per coglioni, e cazzi per cazzuole!

Ciò detto, veniamo al dunque.

Perché questo post ha un solo obbiettivo.

Posto che le mie opinioni sulla vendita dell´Alitalia le ho già  espresse; e posto che le posizioni da me espresse al riguardo, siano le uniche possibili posizioni di destra (mentre persone di sinistra, ovviamente, penseranno legittimamente cose opposte a quelle affermate dal sottoscritto); voglio segnalarvi un articolo sull´argomento, apparso oggi su Libero e firmato da Antonio Martino.

Il quale non è un cazzone come Camelot: che è notoriamente un analfabeta.

Antonio Martino è un economista. E´ un professore universitario (oggi in aspettativa, visto che è un° parlamentare di Forza Italia). Ed è stato allievo di uno dei più grandi economisti del ‘900: Milton Friedman. Vale a dire colui che ispirò le politiche economiche del destro Ronald Reagan (e della destrorsa Margaret Thatcher).

Talchè, mi aspetto che l´analisi di Martino venga presa in seria considerazione, da quanti abbiano l´ardire di definirsi di destra (o di centrodestra).

Inutile poi sottolineare come – lo vedrete da voi – Martino usi argomenti e linguaggio analoghi a quelli usati dal sottoscritto.

Quando, senza esitazione alcuna, ha definito come socialiste le posizioni espresse sulla vendita di Alitalia, da parte di An, Lega e Forza Italia.

A voi l´articolo di Antonio Martino (leggetelo con attenzione):

“I lettori che hanno avuto la pazienza di leggermi sanno che non ho risparmiato critiche al governo Prodi, che ritengo il peggior governo nella storia d´Italia almeno dai tempi di Nerone. Non ho cambiato idea ma, dal momento che anche un orologio rotto dice l´ora giusta due volte in 24 ore, può accadere che persino il governo Prodi faccia una cosa giusta in due anni ed io, a costo di attirarmi le ire dei lettori, vorrei correre il rischio di riconoscerlo”.

“La decisione di consentire l´avvio delle trattative con Air France, accogliendo la corretta ed unanime scelta del consiglio di amministrazione di Alitalia, è valida. In più ha il pregio di non aver ceduto al mito malevolo dell´italianità , al nazionalismo economico. Il Prodi di oggi, in buona sostanza, sconfessa il Prodi che regalò l´Alfa Romeo alla Fiat anziché venderla alla Ford”.

“Quella scelta deleteria sclerotizzò il mercato italiano dell´auto, togliendo alla Fiat l´insostituibile pungolo della concorrenza ed inducendola ad adagiarsi nella comoda posizione di monopolista nazionale. La conseguenza fu la crescente scarsa efficienza del gruppo italiano, il fiume di miliardi pubblici sciupati, sia pure indirettamente, per aiutarla, e la crisi recente che solo ora pare avviata a soluzione”.

“Altro pregio della decisione del governo è stato proprio quanto i sindacati lamentano: ha deciso senza consultarli. Non si vede perché avrebbe dovuto farlo, ma quello che dovrebbe essere un atto dovuto nell´Italia di oggi è quasi una rivoluzione”.

“Intendiamoci: in otto settimane può accadere di tutto e non è affatto certo, purtroppo, che la trattativa vada in porto. Sarebbe un disastro: Alitalia sotto il controllo statale è stata un interminabile incubo. Sono state dilapidate molte migliaia di miliardi di lire. La leggenda assurda della “compagnia di bandiera” era diventata sinonimo della licenza di gestire irrazionalmente l´azienda, sapendo che tanto, prima o poi, lo Stato ne avrebbe sopportato i costi”.

“Quanto alle tariffe praticate, assurdamente esose, ed alla qualità  del servizio, chiunque abbia viaggiato con la “compagnia di bandiera” sa benissimo che in realtà  si trattava di una vergogna nazionale che gettava discredito sul nostro Paese”.

“Gli inglesi, con loro malvagio sense of humor, sostenevano che Alitalia fosse un acronimo (always late in taking off, always late in arriving): sempre in ritardo alla partenza, sempre in ritardo all´arrivo”.

“Come se non bastasse, gli aiuti statali non rappresentavano solo uno spreco di risorse ed un incentivo all´inefficienza della compagnia, ma configuravano anche una forma inaccettabile di ridistribuione regressiva, un sussidio che i ricchi ricevevano dai poveri. Il “vantaggio”, infatti, andava a chi poteva permettersi di viaggiare in aereo, i soldi provenivano dai contribuenti, anche quelli troppo poveri per andare in aereo (quest‘ultimo passaggio, quelli che si riempiono la bocca con la parola “socialità “, lo leggano qualche centinaia di volte, ndr). Se le cose vanno bene, l´incubo sarà , finalmente, finito. Era ora”.

“Com´era prevedibile, la decisione è stata duramente contestata e spiace a chi scrive che le critiche siano venute anche dal centrodestra”.

“Il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha accusato il governo di avere “svenduto il nord”; il sindaco di Milano, Letizia Moratti, non è stata meno drastica; Ignazio La Russa, capogruppo di An alla Camera, ha guidato l´occupazione di Malpensa “a sostegno di una compagnia italiana”; e non parliamo degli esponenti della Lega”.

“Dubito, tuttavia, che troveranno confortante sostenere posizioni da sempre care all´estrema sinistra più retriva, che si è sempre battuta in difesa della “italianità ” e della concertazione sindacale”.

“Gli esponenti del centrodestra criticano perlopiù la decisione perché, secondo loro, Air France trascurerebbe l´aeroporto di Malpensa che perderebbe lo status di “hub” internazionale e verrebbe declassato”.

“Ora, a prescindere dalla possibilità  adombrata da Padoa-Schioppa che le trattative con Air France portino ad un orientamento più favorevole a Malpensa, chi crede che la gestione corretta di Alitalia sia nell´interesse di tutti, dovrebbe rendersi conto che Air France la dovrà  gestire secondo i criteri che ritiene più validi sotto il profilo economico”.

“Se l´uso di Malpensa viene ritenuto oggi anti-economico non si vede perché si dovrebbe obbligare l´acquirente di Alitalia a servirsi di quello e non di altri aeroporti. Malpensa è uno scalo nato non per ragioni di convenienza (è scomodissimo, poco funzionale e troppo distante da Milano) ma per ragioni politiche”.

“Come ricordato da Oscar Giannino su Libero, nel 1996 l´allora ministro dei Trasporti Burlando “fece credere che, malgrado le perdite di Alitalia già  evidenti, la compagnia avrebbe potuto senza problemi allestire una seconda propria base di armamento a Malpensa. Bastava spostare con un tratto di penna i voli da Linate a lì”. Dato il modo in cui quell´aeroporto è nato non stupisce che, a parere delle compagnie destinate ad usarlo, venga ritenuto anti-economico”.

“Sarebbe assai strano che una decisione politica arbitraria producesse un esisto economicamente proficuo”.

“Il contrasto Nord-Sud, l´asserita preferenza del “governo di Roma” per il centro-sud, il suo disinteresse per i problemi del Nord, la “questione settentrionale” e simili manifestazioni di campanilismo regionalistico non c´entrano”.

“Il punto è: Malpensa è economicamente conveniente? Se lo è, anche i gestori motivati dal profitto la useranno; se non lo è, costringerli ad usarla significa scaricare addosso a loro i costi di una scelta politica sbagliata. Tertium non datur”.

“La prova vera dell´economicità  di Malpensa può venire solo dalla sua privatizzazione. La si metta all´asta: se trova un acquirente, vuol dire che vale quanto è disposto a pagarla (o più); se non si trova, vuol dire solo che Burlando ci ha burlato”.

Così parla un uomo di destra.

Leggi altre news su per il Partito della Libertà .

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11 Responses to "La vendita di Alitalia è cosa giusta perché di destra"

  • Cristian says:
  • camelot says:
  • calimero says:
  • Nicola says:
  • Shadang says:
  • camelot says:
  • camelot says:
  • camelot says:
  • camelot says:
  • Nicola says:
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