Gen 08
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Il 73% degli italiani vuole che l´aborto continui ad essere legale

22 Comments

Lampadina foto

“In linea di principio è opportuno vietare l´aborto?”.°

A questa domanda il 73 % degli intervistati ha risposto: No.

Mentre solo il 26% ha risposto: Sì.

“Riguardo alla legge 194 sull´aborto è opportuno..”:

“Lasciarla così com´è ora“, ha detto il 57% degli intervistati.

“Modificarla in senso non restrittivo, rendendo così più facile abortire“, ha risposto il 17% del campione.

“Modificarla in senso restrittivo, rendendo così più difficile abortire“, ha sottolineato il 23% degli intervistati.

Inoltre, per il 65% delle persone sottoposte alla rilevazione demoscopica: “le persone devono poter scegliere secondo la loro coscienza“.

Tra quanti frequentano la Messa almeno una volta a settimana, il 53% ritiene che sia giusto che l´aborto rimanga legale.

Punto.

I politici di centrodestra, dunque, sono pregati di tornare ad occuparsi dei problemi reali.

E sono pertanto invitati ad accantonare il tema della 194.

In quanto esso è solo un espediente, per fuggire dalla realtà e dalle difficoltà vere, che affronta la Nazione.

Non sapete come risolvere i problemi del Paese?

Siete dei coglioni semianalfabeti che ignorano come si possa rilanciare lâ€˜Italia, emancipandola dall´incubo del declino?

Bene, seguite allora il consiglio di Oscar Giannino (che è anche, più modestamente, il mio).

STUDIATE, STUDIATE, STUDIATE!

Razza di cazzoni (socialisti-statalisti-dirigisti)° che non siete altro.

P.S: va aggiunto solo che i dati della rilevazione di cui sopra, sono noti a tutto il Clero e all´associazionismo di stampo cattolico (come ha ricordato Eugenia Roccella, qualche giorno fa intervistata su Libero). Non a caso nè Ruini né altri, avanzano la richiesta di modificare la 194: sono consapevoli del fatto che andrebbero incontro ad una “sconfitta”! Non a caso ieri anche Casini ha pronunciato il suo stop al riguardo.

Leggi altre news su per il Partito della Libertà .

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Posted in Cronaca e Società Politica by camelot 22 Comments

nicola says:

Gennaio 6, 2008 alle 4:30 pm

… WP oggi fa le bizze, ti avevo scritto un commento ma mi ha dato errore di collegamento al DB.

Mi ripeto, quasi quasi inizio a mettere i link diretti ai tuoi post sul mio blog, mi stai risparmiando di scrivere 😉

A parte gli scherzi, il periodo di malattie di consorte e prole mi ha abbastanza limitato nello scrivere (magari non è stato neanche male perché mi sono evitato di dover pensare ad un post sulla 194).

allora quando la facciamo l’aggregazione non virtuale??? 😉

Buona Epifania

camelot says:

Gennaio 6, 2008 alle 5:24 pm

Risposta a nicola:
Nicola, l’aggregazione “reale” è compito dei politici.
Io non lo sono, nè intendo esserlo: ho già dato.
Oggi uso solo questo mezzo, e spero che l’aggregatore per il Partito della Libertà funga da stimolo ai politici, per creare un vero partito unitario di centrodestra. Vero.
Comunque grazie per gli auguri, e buona Epifania a te e ai tuoi cari 😉

Gennaio 6, 2008 alle 8:16 pm

aspetta io per aggregazione non virtuale intendo incontrarci di persona per fare quattro chiacchiere davanti ad una bella tavola :-).

Andrea Teocon says:

Gennaio 6, 2008 alle 8:52 pm

“le persone devono poter scegliere secondo la loro coscienza”.
sì, soprattutto gli embrioni…

se ruini e casini lasciano perdere la questione, vuol dire che non sono dotati di una certa parte del corpo. punto.

thumbria says:

Gennaio 6, 2008 alle 9:00 pm

Senza polemica, in realtà questi dati sono positivi per chi sostiene di voler cambiare la legge, visto che per il divorzio o la monarchia, altri grandi temi del passato, non esiste neanche più la discussione. Un quarto della popolazione che comprende ancora come l’aborto sia un obbrobrio nonostante decenni di sciocchezze e cattiva legge è una buona partenza per una cultura diversa. Se poi teniamo conto che, secondo questi dati, il risultato è peggiorato solo del 6% per chi vuole più “libertà d’aborto” la situazione è decisamente positiva per chi vuole cambiare le cose.

Detto questo, vorrei ricordare che i grandi cambiamenti nascono sopratutto nella testa, in un nuovo atteggiamento. Quello che servirebbe ad ogni cittadino italiano, ma sopratutto al sud, dove dovrebbero smettere quell’abito mentale del “cavarsela”. à‰ questo che alimenta la criminalità , la corruzione, un problema che si sono creati, e continuano a sostenere, gli stessi abitanti del sud. La criminalità scomparirebbe nel giro di una legislatura se le persone smettessero di sostenerla con il loro comportamento. Si può discutere se una nuova prospettiva sull’aborto sia fondamentale o meno per cambiare la situazione e fare leggi migliori, ma non che una nuova prospettiva, liberale e rispettosa del diritto del singolo, di ogni singolo, sia necessaria per cambiare l’Italia concretamente e duraturamente.

Chris says:

Gennaio 6, 2008 alle 10:17 pm

Sì, sì…tutto interessante. Domande pertinenti. Tutto perfetto. Ma c’è un piccolo problema che non è stato sollevato. Il sondaggio è di Mannheimer!

Riccardo Leone says:

Gennaio 7, 2008 alle 12:53 am

Il fatto che il 73% degli italiani sia contrario alla modifica della legge 194 non significa che l’argomento debba essere accantonato per concentrarsi su questi problemi tanto impellenti.
In fondo si tratta solo di decidere della sorte di migliaia di vite innocenti… pensiamo alla legge elettorale e alle altre questioni cruciali che il nostro paese civile ha all’ordine del giorno.
Il fatto che una legge goda dell’approvazione della gente non ne fa di conseguenza una buona legge. La grandezza di una nazione non è forse data dal valore che essa ripone nella vita umana?

Grendel says:

Gennaio 7, 2008 alle 1:14 pm

Un applauso :DDD

Gennaio 7, 2008 alle 3:07 pm

Risposta a Chris:
E dunque? Tutti i politici – a cominciare da quelli del centrodestra – pendono dalle sue labbra, e dai risultati dei suoi sondaggi…

Gennaio 7, 2008 alle 3:08 pm

Risposta ad Andrea:
Ruini è il vicario del Papa…dunque agisce su preciso “mandato”…

Gennaio 7, 2008 alle 3:11 pm

Risposta a Riccardo Leone:
Senza dubbio…infatti dall’82 le inturruzioni delle gravidanze sono diminuite del 45,6%…
Se l’aborto fosse illegale, non smetterebbe di esistere…diverrebbe solo clandestino..senza nessun controllo, nessun aiuto alle donne, nessun contributo…e rischi serissimi alla vita delle stesse…io preferisco che sia legale, sicuro e raro…
Non sono a favore dell’aborto, sono a favore del fatto che rimanga legale…

Risposta a Grendel:
😉

Gennaio 7, 2008 alle 5:25 pm

Aggiungo e concludo sul tema, almeno per quanto mi riguarda, che l’opinione di molte persone è basata su dati del tutto falsi, oggi come allora si parlava di milioni di aborti, cosa ovviamente insensata visto che da quando sono legalizzati non si sono superati i 250.000 annui e che legalizzandoli sono sicuramente aumentati.

Secondo punto: gli aborti clandestini esistono ancora, certo sono diminuiti rispetto a prima (si parla sempre di ipotesi naturalmente), ma non sono spariti. Relazione Camera. Sommando i legalizzati ai clandestini si ottiene una cifra superiore rispetto al periodo pre-legalizzazione, 150.000 contro 90.000, per quanto diminuiti dal massimo storico. E più aborti vuol dire più donne che rischiano la vita.

Gennaio 7, 2008 alle 5:49 pm

Risposta a thumbria:
Nel 2006, fonti ufficiali, sono stati 130.000..il 44,6% in meno rispetto all’82…sopra ho sbagliato a scrivere, e ho detto il 45,6% in meno..
Finanche Socci, ieri su Libero, lo ha affermato…attribuendo questo calo, però – e diversamente lui non avrebbe fare – alla capacità di “persuasione” della Chiesa, e all'”aborto chimico”…

Gennaio 7, 2008 alle 6:15 pm

Ciò non vuol dire che lo Stato debba legalizzare l’uccisione di esseri umani non ancora venuti alla luce. Sarà pure anacronistico pronunciato ai nostri giorni, ma queste leggi sanno tanto di Germania nazista, sebbene vengano sbandierate ai quattro venti come una conquista dei diritti civili.
Io sono figlio di un medico, in passato abortista convinto, e vorrei farti notare l’altissimo numero di donne e ragazzinoe che interrompono la gravidanza per futili motivi, per la prova costume o per non perdersi qualche anno di discoteca.
La maggiorparte degli aborti oggigiorno avviene non per fini terapeutici o a causa di gravidanze a rischio, bensì come frutto dello squallore della nostra società , che scende in piazza per l’uccisione di quattro caprioli ma se ne frega altamente dello sterminio di decine di migliaia di innocenti.
Perché, a prescindere dalle convinzioni filosofiche e dal relativismo che pervade il nostro tempo, sorgerà pure qualche dubbio sul diritto a strappare una vita, essere umano, feto o ammasso di cellule che sia.
I motivi per cui l’aborto oggigiorno è una cosa normalissima sono due: il primo è il modo in cui ci viene presentato, come qualcosa di facile indolore, molto meglio che farsi mesi e mesi di gravidanza e svelare gli altarini a propri genitori; il secondo motivo è il fatto che la gente non sa veramente cosa significhi abortire, non ha mai visto un raschiamento o gli spasmi di un feto gettato in una ciotola di metallo, non ancora in grado di respirare in quanto privo di una respirazione autonoma.
Cullare i propri cittadini nella convinzione che non è peccato, che basta versare qualche lacrima per cancellare la colpa, che ciò che è legale sia esente dal giudizio di Dio o della propria coscienza (perchè anche gli atei ne hanno una) è un comportamente criminale e ingannevole, di una gravità inaudita, talmente grave da farci dubitare che si tratti veramente di qualcosa di così mostruoso.
Lo spauracchio del peccato e dell’Inferno sarà pure stato frutto di una cultura bigotta, ma perlomeno ha salvato un sacco di vite umane.
Dietro all’omicidio di un uomo o di una donna possono esserci innumerevoli motivazioni, ma dietro all’omicidio dell’innocente per eccellenza non ve ne può essere alcuna.

Gennaio 7, 2008 alle 6:49 pm

Risposta a Riccardo Leone:
“Cullare i propri cittadini nella convinzione che non è peccato, che basta versare qualche lacrima per cancellare la colpa, che ciò che è legale sia esente dal giudizio di Dio”
Questa è la valutazione legittima di un cattolico integralista, che però vuole sopprimere quella cosa chiamata stato laico, in cui non è affatto detto che ciò che è “peccato” si trasformi in “pena” da scontare legalmente, perchè non è affatto detto che ciò che è vero per la Chiesa, sia vero anche per il fondamento legislativo di una repubblica laica che legiferi in materia: la scienza medica.
Una domanda: se una donna rimane incinta per uno stupro, secondo te cosa dovrebbe fare?

Gennaio 7, 2008 alle 7:19 pm

La coscienza non è un concetto religioso, il buonsenso e il diritto naturale non li ha inventati Gesù Cristo.
Chi ti parla non è un ciellino che prende per oro colato tutto ciò che esce dalle porte della Santa Sede, bensì un cattolico per modo di dire, uno che ha fatto la comunione due volte in tutta la sua vita, uno di quelli che va a messa per Pasqua e Per Natale, un mediocre cristiano come tanto che, nonostante questo, ha ancora un briciolo di coscienza.
Sono uno di quei quattro gatti che si sente male di fronte alla realtà grottesca che ci si presenta davanti ogni giorno, dove un continuo battage pubblicitario ci incita a scuotere le nostre coscenze e a condannare la messa a morte di assassini pedofili e stupratore, e dove allo stesso tempo pervade un silenzio imbarazzante su un crimine e su una mostruosità ben più grave diffusa e lampante, dove nei consultori i medici ti consigliano di abortire, non in seguito a violenze sessuali o gravidanze a rischio, ma per evitare la sfuriata dei genitori e non rovinarsi l’estate.
Mai visto uno campagna schock che facesse vedere alle nostre giovani donne che cos’è in realtà un aborto, come appare un feto di poche settimane raschiato dall’utero materno. Forse tale visione non concilierebbe l’appetito, ma farebbe riconsiderare a tanta gente cose che fino ad allora dava per scontate.
Una conquista civile, una legge tristemente ingiusta ma pur sempre degna di uno stato che voglia dirsi rispettoso dei diritti umani è stata quella che ha permesso alle madri di partorire il proprio figlio in ospedale e di disconoscerlo al momento della nascita. La legge sull’aborto è stata soltanto una grandissima porcata, e un sacco di gente comincia a rendersene conto, a partire da coloro che nel 1974 pensavano che tale pratica sarebbe stata utilizzata solo da madri povere e ragazzine stuprate, a partire dagli stessi medici abortisti che non si erano nemmeno lontanamente immaginati una degenerazione del genere del fenomeno.
In un paese permissivista come gli Stati Uniti, dove l’aborto l’hanno sperimentato molto prima di noi, la questione è dibattuta aspramente ogni giorno, nelle sale della politica e tra l’opinione pubblica; costituisce un punto chiave del dibattito elettorale dei candidati alla presidenza, benché si tratti di un argomento assai scomodo. Lo stesso vale per la pena di morte, per l’evoluzionismo, per l’eutanasia e per i matrimoni gay.
Da noi, dove ancora si stenta a capire cosa sia lo spirito democratico, ogni cosa è data per scontato, a meno che non tocchi il portafoglio degli italiani.
Ci piace sollazzarci con le intercettazioni di Berlusconi e Mastella, col problema della riforma elettorale e del partito unico, questioni fondamentali per la coscienza di un popolo e di una nazione.
Ma la politica, così come la vita di ogni uomo, non è fatta solo di scaloni, di manovre economiche, di contratti di lavoro e di bandierine sventolate, bensì di questioni morali, di decisioni ardue che una nazione, indipendentemente dall’andazzo del momento, deve saper prendere, in nome dei principi su cui si basa la nostra civiltà , dei quali il rispetto della vita è forse il più importante.
La realtà contemporanea assomiglia sempre più, per la sua natura grottesca e paradossale, a una versione dark del Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll. Solo che nel nostro caso temo che non si tratti di un sogno.

Gennaio 7, 2008 alle 7:27 pm

Riguardo alla tua domanda, una legge più giusta conderebbe l’aborto ospedaliero solo in casi previsti dalla legge, magari su decisione dell’autorità giudiziaria. Ma la libertà con cui oggi è possibile abortire, la noncuranza con cui si abortisce, è insostenibile per ogni persona che si richiami a un minimo di giustizia e buonsenso.
Fatti un giro su girlpower.it, o su qualche altro sito frequentato dalle nostre bambine e forse cominceresti a riconsiderare leggermente le tue posizioni.
E comunque, gli aborti in seguito a stupro o per gravidanze a rischio saranno forse uno su mille. Chiediti il motivo che sta dietro all’aborto negli altri 999 casi.

unpirlaqualsiasi says:

Gennaio 7, 2008 alle 7:28 pm

Inoltre non si capisce perchè, per penalizzare il “capriccio” di una ragazzina, deve pagare chi ne ha realmente “bisogno”.
Ci sarà sempre chi si approfitta di una legge che favorisce tutti per favorire chi ha più bisogno, ma a quel punto sta alla coscienza individuale prendere la decisione.

Il numero di aborti clandestini è aumentato negli ultimi anni solo grazie al fatto che per la maggior parte si tratta di cittadine extracomunitarie clandestine (prostitute) che non si fidano della sanità pubblica per paura di essere rimpatriate.

Però fare una discussione seria su questo argomento è inutile, almeno finchè ci sono persone contrarie all’aborto chimico perchè “troppo facile e indolore” (fisicamente e psicologicamente, secondo loro)…

Gennaio 8, 2008 alle 7:49 pm

Per fare una discussione seria bisognerebbe prendere in esame la possibilità , seppur remota, che quegli embrioni e quei feti di cui parliamo così in astratto siano realmente degli esseri umani. Perché il dubbio dovrebbe sfiorare anche a coloro che sono d’opinione contraria.
Ma, scientificamente, preferiamo farci un sacco di seghe intellettuali, girandoci attorno con elaborate definizioni senza arrivare mai al nocciolo della questione: c’è veramente una sola ragione per togliere la vita al proprio figlio?
Meglio non porsi neanche certe domande, perché in caso di errore si potrebbe quasi parlare di sterminio.

Astrolabio says:

Gennaio 8, 2008 alle 11:04 pm

sgrat…… come fa il dato di quelli che vogliono vietarla ad essere maggiore di quelli che vogliono restringerla?

Alessandro says:

Gennaio 28, 2008 alle 7:28 pm

C’è gente che nel 2008 ha talmente tanto spirito epico da farmi paura per quanto è retrograda. Si va indietro invece di progredire. Meno male che in paesi democratici non decidono le mentalità bigotto-cattoliche né i pazzi invasati che sono per la rimozione delle principali libertà umane (nazi-like)…
Togliamo l’aborto, il voto alla donna, la proprietà privata, la doccia e poi infine anche il mangiare cibi cotti….
SCHIFO!