Gen 08
10
Dunque, in questi giorni in cui la munnezza invade non solo Napoli, ma le tv e i giornali di tutto il mondo, il centrosinistra italico affronta un dilemma: abbandonare Bassolino a se stesso, o difenderlo a spada tratta e nonostante le sue responsabilità .° °
Il tema – al di là di quanto si possa pensare – non è facile da affrontare, per i signori dell‘Unione.
E per un motivo soprattutto.
Bassolino custodisce, probabilmente, dei segreti.
Dei segreti molto importanti per l´immagine e la reputazione del centrosinistra.
Occorre, però, fare un passo all´indietro per parlarne. E ritornare al 2006.
Quando l´Unione vinse le elezioni politiche, ma con non poche stranezze.
Innanzitutto, nella notte dello spoglio, si verificò una cosa alquanto anomala: per un´ora circa, si registrò un black out nella trasmissione dei dati, dai seggi – in cui si era votato – alla Prefettura di Napoli.
Un´ora di silenzio nella diffusione dei risultati elettorali, in un momento assai delicato: infatti appariva chiaro che, se l´Unione avesse vinto, ciò sarebbe avvenuto grazie ad una manciata di voti. Cosa che per altro, puntualmente si verificò.
Vanno notate due cose, in relazione a questo black out.
La prima, è che i brogli elettorali, proprio nei seggi possono verificarsi. E non altrove.
La seconda, è che casualmente in Campania si registrò un calo incredibile delle schede bianche.
Che passarono dalle 216.901 unità del 2001, alle 52.093 del 2006: il 76% in meno. Non certo briciole!
Non solo.
Va ricordato che l´attuale legge elettorale, prevede l´assegnazione del premio di maggioranza alla coalizione vincente, su base regionale.
Grazie a questo meccanismo, infatti, e grazie al “misterioso” andazzo della Campania, l´Unione riuscì a vincere.
Strappando quattro senatori in più (ottenuti per effetto del premio di maggioranza, guadagnato proprio nella regione guidata da Bassolino).
Che cosa avvenne in quell´ora di black out?
Come mai le schede bianche sono diminuite del 76%?
Quesiti legittimi, questi: soprattutto ora.
Ora che l´Unione sembra restia a “bruciare” Bassolino, nonostante le sue conclamate responsabilità nella vicenda rifiuti.
C´è anche un altro dettaglio, inoltre,° di cui° occorre dare contezza.
O´ Governatore, potente all´inverosimile, è riuscito a fare eleggere al Senato anche sua moglie: Anna Maria Carloni.
E si sa: la maggioranza a Palazzo Madama, vive sospesa su un filo.
Inimicarsi Bassolino, potrebbe infatti produrre la caduta del governo (se la moglie facesse le bizze, e magari risultasse assente in una votazione topica).
Dunque meglio far finta di niente: la Regione Campania non sarà commissariata e il governo Prodi rimarrà in sella.
Tanto: la munnezza è dei campani!
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