Gen 08
16
L´Italia è un Paese bizzarro.°
Uomini e donne s´infiammano per battaglie di principio (legittime, beninteso). Ma non spendono una parola – non dico un digiuno o uno sciopero della fame -, per protestare contro lo scempio che condanna alla disoccupazione 7 disabili su 10.
Prova provata del fatto che forse in questo Paese, di cattolici (a chiacchiere) ve ne siano tanti; ma di cristiani – di cristiani veri, intendo -, nemmeno l´ombra. E men che meno nel Palazzo.
Analoga conclusione, purtroppo, si deve trarre leggendo l´ennesimo sondaggio che evidenzia quali – ad avviso degli italiani -, siano le priorità di cui dovrebbe occuparsi il governo (qualunque governo fosse in carica).
La domanda che è stata rivolta al campione demoscopico, è molto semplice.
Ed è la seguente.
“Secondo lei, quali sono le tre QUESTIONI PIU´ IMPORTANTI che il Governo deve affrontare in questo momento? In ordine di importanza, partendo dalla più importante”.
Al quesito, il 17,7% degli intervistati ha risposto: “Lavoro e occupazione“.
Se si tiene conto, poi, che un 42% del campione – pur non scegliendola come priorità -, abbia però risposto che la “questione lavoro” è urgente, si arriva ad appurare che il 60% (circa) degli intervistati, consideri il “problema occupazione” come la piaga più importante che affligge il nostro Paese.
Infatti i nostri politici – di maggioranza e opposizione – ogni giorno dibattono sulle risposte da dare a questo problema. Nevvero?
Lo fanno in Parlamento e finanche nei talk show. E´ tutto un fiorire di proposte per accrescere il livello occupazionale (o per stabilizzare i lavoratori flessibili). Come no!
Per non parlare, poi, degli opinionisti, degli intellettuali, degli economisti.
Tutti parlano dell´emergenza disoccupazione. Del fatto che nel Sud Italia, in alcune aree, il 60% dei cittadini non trovi lavoro.
E numerosissimi sono coloro che – cristianamente o laicamente, è lo stesso -, per solidarietà a questi poveri cristi, digiunano.
Oppure in alternativa rivolgono appelli, petizioni alle Nazioni Unite o cose similari.
Insomma: si “occupano degli ultimi”. Come suggeriva un tale!
Ritorniamo al sondaggio.
La seconda priorità , scelta dal 13,6% degli intervistati, è: “La sicurezza dei cittadini“.
La terza emergenza, per il 9,4% del campione, è: “La riduzione delle tasse“.
Il 7,9% degli intervistati ha dato il quarto posto a: “Il miglioramento dei servizi sociali“.
Mentre il 7,6% del campione, ha ritenuto di accordare la propria preferenza a: “La riduzione dei costi della politica“.
La sesta priorità , per il 7,4% del campione, è rappresentata da: “Il controllo dei prezzi“.
Al settimo posto, con un 7,2% di preferenze, si trova come emergenza la: “Immigrazione clandestina“.
Il 6,1% del campione, invece, ha segnalato: “La riforma delle pensioni“.
Il 5,6% si è pronunciato per: “La riforma elettorale“.
Il 5,5% soltanto, invece, ha detto che la priorità è il: “Miglioramento della giustizia“.
Insomma, com´è facile intuire, la maggioranza degli italiani ha particolarmente a cuore l’insieme delle° “questioni eticamente sensibili“.
D´altra parte, perché mai la classe politica e gli intellettuali si occuperebbero quasi esclusivamente di questi problemi (leggasi: Dico e riforma della 194), se non per venire incontro alle richieste dei cittadini? 😉
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