Gen 08
16
Un anno fa, Mastella ebbe a dire:° °
“Lo dichiaro con molta obiettività . Se c´è il referendum, prima ci sarà la crisi“.
“Lo dico con chiarezza quando si andrà al referendum noi non ci saremo. Il rischio è la crisi di governo se c´è il referendum. Questo senza nessun timore di smentita“.
Casualmente – oggi che la Corte Costituzionale ha pronunciato il suo via libera al Referendum Segni/Guzzetta -, al leader dell´Udeur hanno arrestato la moglie.
Ma è una coincidenza, ovviamente (come no!).
Tornando alla Consulta.
Il fatto che la stessa si sia pronunciata favorevolmente sui quesiti, è molto importante.
Per un motivo.
Se i partiti non dovessero riuscire a mettersi d´accordo su una nuova legge elettorale, rimarrebbe comunque in vita la possibilità di ricorrere al Referendum.
Che – mai come ora – è una garanzia per la tenuta bipolare del sistema.
Chiunque abbia a cuore il bipolarismo (ma anche il bipartitismo); chiunque desideri che nel Paese continuino ad alternarsi al governo due coalizioni, facendosi l´un l´altra concorrenza; chiunque voglia scongiurare il ritorno alla Prima Repubblica – alla partitocrazia imperante, alla riedizione del pentapartito come unica possibile coalizione di governo -, chiunque sia contrario ai mille partitini-nanetti, ai loro ricatti, ai loro veti incrociati; chiunque voglia che i governi decidano, e che non siano vittima dell´immobilismo più infruttifero; chiunque voglia un Paese moderno ed efficiente, insomma: non può che sostenere le ragioni del SI´ ai quesiti referendari.
Avremo modo e maniera – nei prossimi mesi – di parlarne.
Una sola cosa, adesso è necessario sottolineare.
La seguente.
Il Governo ha un potere immenso, in questa vicenda.
Ha il potere di stabilire la data della consultazione referendaria: che per legge deve tenersi tra il 15 aprile e il 15 giugno.
In genere, quando votazioni di questo tipo si svolgono troppo a ridosso dell´estate, i cittadini disertano le urne (o comunque° il° raggiungimento° del quorum è a rischio).
E i politici ne sono consapevoli!
Dunque occorre vigilare sul Mortadella.
Perché il pallino, ora, sta nelle sue mani.
E dall´affaire Referendum – si leggano le dichiarazioni di Mastella, riportate all´inizio del post -, dipende anche la sopravvivenza dell´osceno governo presieduto dal Promessore.
Incrociamo le dita, quindi.
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