Gen 08
18
Totò Cuffaro condannato in primo grado
La minor pena inferta a Cuffaro (rispetto a quella chiesta dai pm), non muta – a mio avviso – la gravità dei fatti che gli vengono imputati.° °
E´ stato condannato per aver rivelato ad un esponente del suo partito, tale Miceli, che nella casa del boss mafioso Brancaccio – che Miceli frequentava -, erano presenti delle microspie.
Il Miceli, poi, lo avrebbe comunicato al Brancaccio.
Condannando Cuffaro, dunque, i giudici della terza sezione del Tribunale di Palermo, non gli hanno addebitato, però, l´aggravante di aver favorito Cosa Nostra.
Lo hanno condannato per violazione del segreto d´ufficio e favoreggiamento “semplice”.
Rimango dell´avviso che dovrebbe dimettersi, in ogni caso.
Anche se è caduta l´aggravante del favoreggiamento “diretto” alla Mafia.
Ed anche se si tratta di una condanna di primo grado.
Occorre essere, mai come in casi del genere, al di sopra di ogni sospetto.
E Cuffaro non lo è.
Né può bastare il fatto che i capi di imputazione a suo carico, abbiano subito un ridimensionamento (rispetto a quelli formulati dai pm).
Non prendiamoci per il culo, per favore.
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