Gen 08
24
Luca Ricolfi è un intellettuale di sinistra: “Ero e resto uomo di sinistra“.° °
Ma è anche persona onesta.
Sicchè aborrisce ogni forma di attacco strumentale a Berlusconi. In particolar modo quando l´attacco poggi su falsità .
Oggi, intervistato dal Corriere della Sera, Ricolfi ha detto cose illuminanti sull´Unione.
Cose che ogni persona di sinistra, dovrebbe prendere in considerazione:
“Stavo lavorando sul rapporto “Dossier Italia” del nostro Osservatorio del Nord-ovest (nel febbraio 2005, ndr) e mi resi conto che la maggior parte delle accuse formulate dal centrosinistra contro Berlusconi erano false o distorte. E che quindi la futura coalizione non sarebbe nata solo sull´odio antiberlusconiano. Ma addirittura sulla menzogna“.
Tuttavia, ribadisce Ricolfi, la sinistra ha usato menzogne nel descrivere l´operato di Berlusconi, non solo nella campagna elettorale del 2005/2006. Ma anche prima.
“Il loro smentire ostinatamente il deficit di bilancio consegnato a Berlusconi nel 2001. Che invece c´era, enorme. Il negare che l´occupazione, sotto Berlusconi, era genuinamente aumentata. L´accusare il Cavaliere di aver mentito sulle pensioni minime: bastava riguardarsi la cassetta di Berlusconi da Vespa col famoso contratto per risentirlo distinguere i requisiti di reddito necessari per ottenere gli aumenti“.
“Mi si chiarì l´idea di una coalizione che non avrebbe potuto far nulla semplicemente perché partiva da un´analisi sbagliata della condizione della società italiana“.
“La sinistra fece promesse impossibili mentre insisteva sulla drammaticità dei conti pubblici. Si parlava di sfascio e si annunciava una politica fiscale per le famiglie e, promessa delle promesse, che le tasse non sarebbero aumentate“.
“Ecco, io non sono affatto deluso da Prodi. Nel senso che ha fatto ciò che mi aspettavo da una maggioranza tenuta su, ripeto, dalle menzogne e dall´antiberlusconismo“.
Mentre sulle Finanziarie varate da Prodi, il docente di Metodologia della ricerca psicosociale, afferma:
“La prima del 2006, con un problema aperto di bassa crescita, tirò fuori una stangata fiscale che prevedeva un riflesso negativo dello 0,3% sul Pil. Quest´anno sono stati invece aperti i cordoni della borsa con un effetto peggiorativo sui conti pubblici. Uno schizofrenico stop ad go. Due finanziarie sbagliate su due“.
Altra menzogna sesquipedale, per Ricolfi, è quella relativa al recupero di danaro, grazie alla lotta all´evasione fiscale che la sinistra dice di aver fatto:
“Nei nostri calcoli il recupero dell´evasione fiscale si riduce a due, forse tre miliardi. Spero di essere smentito. Ma mi pare difficile“.
Mettiamola così.
Se a sinistra tutti fossero onesti come Ricolfi, vivremmo in un Paese civile.
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