Gen 08
29
Messa così, può generare incredulità .°
Ma come, Di Pietro, il principe dei legalitari che fa: si allea con i vecchi residui della Prima Repubblica?
Non può essere. Dev´essere uno scherzo o una menzogna.
E invece è verità !
Il Tonino nazionale, infatti, sta seriamente prendendo in considerazione l´ipotesi di aderire alla famigerata “Cosa Bianca” (tutta in fieri). In accordo con Pezzotta e con quegli spezzoni dell´Udc, cui oramai l´alleanza con Berlusconi sta stretta: Tabacci e Baccini, per intenderci.
Il fatto, poi, che Baccini sia un “signore delle tessere” romano (molto chiacchierato); e che Tabacci sia finito al gabbio per opera dallo stesso Di Pietro, sono cose irrilevanti: l´alleanza si deve fare.
Al massimo ci si tura il naso. Di Pietro è abituato.
Obbiettivo del nuovo soggetto politico?
Creare il “partito del fare“.
Fare cosa?
Lo spiega Baccini:
“Stiamo lavorando a un programma con pochi e chiari punti. Uno su tutti: la questione morale. Il partito nuovo sarà comunità di valori e di comportamenti. Vede in questo paese dobbiamo affermare la responsabilità individuale, con il discorso della responsabilità collettiva si è affermato un principio, valido per tutti, dell’auto-assoluzione, politica compresa. Un principio sbagliato. E qualsiasi riforma, anche quella della giustizia, deve guardare all’uomo, al cittadino e porlo al centro della sua azione. Non più sudditi ma cittadini con uguali diritti e uguali doveri. Dobbiamo riformare il nostro paese. La politica vuole rendersi conto che le famiglie sono sempre più povere e non arrivano alla quarta settimana? Che questo paese ha smesso di sperare nel futuro? Che i nostri giovani vivono una vita da precari? Che le nostre imprese fanno sempre più fatica a reggere il confronto, pur avendo capacità superiori alle concorrenti straniere?“.
“Se ci sarà un governo istituzionale bene, altrimenti si vada al voto prima possibile. Noi siamo pronti. Faremo un appello al Paese e siamo certi che la risposta sarà alta. Del resto i sondaggi ci accreditano di un lusinghiero 14-16% che può solo crescere“.
Certo, il progetto non è ancora perfettamente definito.
Mastella, ad esempio, vorrebbe aderire.
Ma Di Pietro è perentorio:
“Mai più con Mastella“, “O lui o me“.
Mentre Tabacci si dichiara pronto a lasciare l´Udc, qualora Casini decidesse di ritornare – come un figliol prodigo – nella Casa della Libertà :
“Se l´obbiettivo di Casini è rientrare in questo bipolarismo, non sono interessato a candidarmi con l´Udc“.
“Dal congresso in poi abbiamo fatto tutta un´elaborazione su un nuovo equilibrio politico. Se le cose sono cambiate, io non ci sto“.
“Non sono l´unico (a voler abbandonare l´Udc, ndr). Lo vedremo in quanti saremo nella Cosa Bianca“.
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