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La destra spagnola non abolirà  le unioni gay e nemmeno il “divorzio breve”

Mariano Rajoy foto

Dunque, il partito di centrodestra spagnolo – il Partido popular – merita sempre attenzione ed interesse.° 

Grazie ad esso, infatti, la Spagna è tornata a macinare performance economiche straordinarie: quando al governo c´era Aznar.

Com´è riuscito il Partido popular – in molte cose simile ad An -, a garantire ottimi risultati?

Molto semplice: ha adottato ricette liberali e liberiste.

In ogni ambito, in ogni settore. Ricorrendo, tra le tante cose, ad una legge che ha introdotto una flessibilità  altissima nel mercato del lavoro (pare che in Spagna, i lavoratori a tempo determinato, siano tre volte di più che in Italia. Ma lì nessuno se ne lamenta).

In qualche anno, insomma, quella che era la cenerentola d´Europa, è riuscita ad imporsi nel panorama europeo, come paese a forte crescita.

Va aggiunto, inoltre, che nulla è cambiato con Zapatero.

Il quale, appunto, non ha mutato di una virgola le politiche liberiste del precedente governo Aznar.

Semmai, il leader socialista s´è caratterizzato per l´introduzione di alcune leggi che disciplinassero le unioni gay, e il divorzio breve.

Per essere più precisi: Zapatero ha introdotto quell´orrida cosa, chiamata “matrimonio gay”.

Bene, questa è la premessa per arrivare a quanto segue.

L´attuale leader della destra spagnola – nonché candidato premier alle elezioni che si terranno in marzo -, Mariano Rajoy, ha dichiarato che quando (e se) arriverà  al governo, il suo esecutivo non abolirà  il “matrimonio gay”.

O meglio: si limiterà  a lasciarne in vita il contenuto, ma gli cambierà  nome.

Non più “matrimonio gay”, ma semplicemente unione gay.

Tutto ciò, giova ricordare, nella cattolicissima Spagna!

Inoltre Rajoy ha voluto anche sottolineare che non abolirà  il divorzio breve.

E dulcis in fundo: ha dichiarato che non toccherà  – come invece vorrebbe il Clero locale – la legge sull´aborto.

Ma – al riguardo – ha chiarito:

Mi limiterei a farla rispettare“.

Una parola è poca, e due sono troppe.

Punto. 😉

P.S.: in Francia le cose vanno in una direzione analoga. Lì Sarkozy, per semplificare le cose, ha stabilito che si potrà  divorziare (facilmente), andando dal notaio: anziché in tribunale. E sempre Sarkozy, nulla ha avuto mai a eccepire sulle unioni civili (e gay). Solo° da noi° c´è chi coltiva l´idea di una “via italiana” alla destra (e quando dico destra, intendo centrodestra).

Leggi altre news su per il Partito della Libertà .

° 

18 Comments on “La destra spagnola non abolirà  le unioni gay e nemmeno il “divorzio breve””

  1. Andrea Teocon Says:

    questione delicatissima, soprattutto quella sul “matrimonio gay”.
    io sono dell’opinione che, nella democrazia dell’alternanza, non si debba distruggere ogni cosa fatta dall’avversario nei precedenti anni (chiedere a prodi, ne sa qualcosa), ma al tempo stesso reputo il matrimonio gay politicamente “il male assoluto”, insieme all’aborto e alla liberalizzazione della droga.
    sono quindi per la sua abolizione, anche se, essendo una riforma così rivoluzionaria e socialmente stravolgente, bisogna andarci molto, molo cauti.

  2. gallego Says:

    Sarkozy y Merkel apoyan a Don Mariano Rajoy

  3. capemaster Says:

    ne avessimo uno solo con le palle degli spagnoli…
    a dx e sx, ovvio

  4. Cosimo Says:

    Ecco perchè la destra spagnola non vincerà ..

  5. prefe Says:

    beh, trasformare il matrimonio in unione gay non mi sembra un cambiamento da poco.
    Io non sono a favore nemmeno del matrimonio etero…per cui non vedo troppa differenza, ma stai sicuro che la comunità  omosessuale non la vede come me.
    Comunque in spagna quando doveva arrivare il papa c’erano i cartelli per tutta madrid che dicevano “non ti vogliamo” al papa!
    Sul fatto che sono poi così cattolici ci andrei cauto. Siamo gli unici a correre dietro al clero perchè lo abbiamo in casa, ad Avignone dovrebbe starsene.

  6. camelot Says:

    Risposta a Cosimo:
    In verità  la destra spagnola ha già  vinto: visto che Zapatero copia la sua politica economica, e visto che Aznar – quando fu al governo – introdusse modifiche al codice civile per riconoscere diritti individuali ai conviventi.
    E secondo il tuo ragionamento, allora, nemmeno Sarkozy che è favorevole ai Pacs, avrebbe dovuto vincere 😉

  7. camelot Says:

    Risposta a prefe:
    In verità , contro il matrimonio gay sono scesi in piazza centinaia di migliaia di persone, nella cattolicissima Spagna!
    E in secundis, fossi in te, non farei il tifo per Zapatero: è un iperliberista! 😉

  8. camelot Says:

    Risposta ad Andrea Teocon:
    Io aborro il matrimonio gay, ma il riconoscimento di diritti individuali ai conviventi – cosa che la destra fa ovunque in Europa – mi sembra il minimo sindacale…

  9. camelot Says:

    Risposta a capemaster:
    Sì? E chi voterebbe a sinistra, uno liberista come Zapatero? Chi?

  10. Gab Says:

    Non hanno il Vaticano in casa

  11. prefe Says:

    “E in secundis, fossi in te, non farei il tifo per Zapatero: è un iperliberista”

    io mica sono iperstatalista sai! Solo per le cose ovvie sono per una gestione statale ( sanità , istruzione e le cose che vanno in bolletta)
    Zapatero mi piace molto, per quello che conosco. Soprattutto per le misure per quelli come me! (danno 200 euro al mese più 600 di caparra per l’affitto a chi prende meno di 22 mila euro fino a trenta e non so quanti anni… altro che venti euri di detrazione fiscale come da noi).

  12. camelot Says:

    Risposta a prefe:
    Zapatero ha lasciato in vita una legge sul mercato del lavoro, che dal tuo punto di vista è peggio della legge Biagi.
    Dunque mettiti d’accordo con te stesso: se ti piace Zapatero, ti piace il liberismo e devi fare il tifo per il Partito democratico, sperando che diventi più liberista.
    Se ti piace la sinistra estrema, Zapatero – dal punto di vista economico eguale al destro Aznar -, è un tuo nemico!

  13. camelot Says:

    Risposta a Gab:
    Non hanno nemmeno persone di sinistra incolte, se è per questo…è un tipico caso – quello spagnolo – di bipartitismo.
    Precisamente ciò che a te non piace…

  14. prefe Says:

    a me il liberismo lascia indifferente. Basta che sia applicato bene.
    La nostra destra è liberista a parole!
    Io sono una vittima della legge sul lavoro italiano, 3 anni che lavoro, laureato , un incarico difficile e pieno di pressioni per come la vedo. Prendo 900 euro al mese. Questo non dev’essere consentito o quantomeno ci deve essere una rete di sostegno almeno come quella di zapatero. Il paragone quindi, non calza nemmeno un pochettino!
    ti ripeto sono per lo stato nei servizi che servono anche ai poveri. Garantita una vita decente a tutti la gente si deve arrangiare e ha tutte le ragioni di cercare ricchezza in un mercato liberista. Ma da noi le condizioni minime non sono garantite e ai politici di molti schieramenti non mi sembra gliene freghi un bel nulla. Figuriamoci ai politici imprenditori…

  15. Filippo Says:

    Il fatto che la destra spagnola mantega tali posizioni è l’ennesima prova del fatto che ormai siamo di fronte al più assurdo piattume etico. Ormai non si adottano scelte per convizione ma solo per mera convenienza. Mi chiedo con quale faccia un politico cristiano chieda voti in nome del Signore per poi attuare scelte che nulla hanno a che vedere con i principi morali e spirituali che dovrebbero contraddistinguere la sua azione politica. E’ necessario quindi porre delle premesse basate sull’onestà  intellettuale. O la destra (o il centro-destra, anche in Italia) dichiara pubblicamente, e senza mezzi termini, di essere laica e di rilegare la spiritualità  alla sfera personale oppure, dimostrando coerenza, si fa portatrice dei valori e delle aspirazioni dei Cristiani. Non si può scendere in piazza a favore del Papa, scrivere elogi alla Chiesa e definire cristiani i propri partiti se poi si adottano linee simili a Zapatero o altri politici di moda oggi.

  16. Paolo Says:

    Ma tutti sti commenti contro i matrimoni, gay o etero che siano, non capisco cosa cambi al mio vicino se io a 40 anni mi voglio sposare, con una donna o con un uomo e che comunque mi voglia sposare, ma saranno problemi miei?!?! Sono contento di pensarla come la maggior parte dei cittadini di tutti gli altri paesi europei (esclusa l’Italia), dove la politica, di destra o di sinistra, lascia comunque l’individuo libero nelle sue scelte sociali. Altrimenti la parola democrazia va a farsi fottere!
    Che il mio vicino di sposi o meno non cambia la mia vita, io la cambio a lui se gli proibisco di essere libero! ma ci vuole tanto per gli italiani capire questo concetto? Provincialotti, altro che destra e sinistra! Io sono di destra, ma destra non vuol dire proibire la libertà al mio prossimo, quella si chiama ignoranza e basta!
    Per quanto riguarda le politiche economiche è tutt’altra cosa, lì la visione dei vari schieramenti deve cambiare per darci la possibilità di cercare la strada giusta per il benessere, il rispetto per la nostra terra e degli individui.

  17. camelot Says:

    Risposta a Paolo:
    Sono d’accordo.

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