D´Alema vuole comprare il voto degli elettori (riducendogli le tasse). Peccato che Prodi lasci 7 miliardi di debiti

Romano Prodi e Massimo D'Alema foto

Intendiamoci: la riduzione della pressione fiscale, soprattutto per le fasce meno abbienti della popolazione, è un´emergenza nazionale.° 

Su questo non si discute.

Berlusconi, infatti, dovrebbe “calendarizzarla” come madre di tutte le priorità  del suo futuro governo. La prima cosa da fare, appena vinte le elezioni.

La questione, però, è che D´Alema vorrebbe ridurre le aliquote ai redditi medio-bassi, ora.

Ora che è in carica un governo, che può occuparsi unicamente di ordinaria amministrazione.

Ora che l´abbassamento della pressione fiscale, apparirebbe solo come un modo per comprare il voto degli italiani. E per “falsare” la campagna elettorale.

Sarebbe una roba da Prima Repubblica.

E comunque immagino esuli dall´ordinaria amministrazione, la possibilità  di ridisegnare le aliquote fiscali.

Ma la questione è anche – o soprattutto – un´altra.

Perché – come ho scoperto grazie ad Andrea -, Prodi ci ha lasciato una pesante eredità .

Il Mortadella – agli italiani – s´è presentato come colui che ha rimesso in ordine i conti pubblici?

E infatti la cosa è talmente vera, che il Sole24Ore stima – per il 2008 – un buco di almeno 7 miliardi di euro (c‘è chi parla, invece, di 10 miliardi di euro).

Bel risanamento, quello di Prodi: non c´è che dire. 😉

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20 Responses to "D´Alema vuole comprare il voto degli elettori (riducendogli le tasse). Peccato che Prodi lasci 7 miliardi di debiti"

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  • Andrea Torre says:
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