Feb 08
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Intendiamoci: la riduzione della pressione fiscale, soprattutto per le fasce meno abbienti della popolazione, è un´emergenza nazionale.°
Su questo non si discute.
Berlusconi, infatti, dovrebbe “calendarizzarla” come madre di tutte le priorità del suo futuro governo. La prima cosa da fare, appena vinte le elezioni.
La questione, però, è che D´Alema vorrebbe ridurre le aliquote ai redditi medio-bassi, ora.
Ora che è in carica un governo, che può occuparsi unicamente di ordinaria amministrazione.
Ora che l´abbassamento della pressione fiscale, apparirebbe solo come un modo per comprare il voto degli italiani. E per “falsare” la campagna elettorale.
Sarebbe una roba da Prima Repubblica.
E comunque immagino esuli dall´ordinaria amministrazione, la possibilità di ridisegnare le aliquote fiscali.
Ma la questione è anche – o soprattutto – un´altra.
Perché – come ho scoperto grazie ad Andrea -, Prodi ci ha lasciato una pesante eredità .
Il Mortadella – agli italiani – s´è presentato come colui che ha rimesso in ordine i conti pubblici?
E infatti la cosa è talmente vera, che il Sole24Ore stima – per il 2008 – un buco di almeno 7 miliardi di euro (c‘è chi parla, invece, di 10 miliardi di euro).
Bel risanamento, quello di Prodi: non c´è che dire. 😉
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