Feb 08
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La Cei fa uno sgambetto al Popolo della Libertà
Come sempre, in casi di questo genere, s´impongono delle premesse.° °
Le seguenti.
Il sottoscritto è scettico sull´esistenza di Dio.
Malgrado ciò, qui si presta sempre massima attenzione e rispetto verso tutti i credenti, e verso le gerarchie ecclesiastiche. La libertà religiosa, infatti, racchiude in sé tutte le libertà .
Inoltre quando il Papa interviene su qualunque tema, anche politico, il sottoscritto non scomoda la categoria laicista dell´ingerenza. Mai. E non lo farà in questa circostanza.
Il mio post, infatti, è rivolto ai cattolici del centrodestra. A questi chiedo di intervenire e di pronunciarsi sull´episodio che qui si riporta.
Dunque, come sappiamo Pier Ferdinando Casini pare intenzionato a non entrare nel Popolo della Libertà . Sta vagliando diverse ipotesi.
Ieri, però, ha detto una cosa rilevante:
“I cattolici devono rialzare la testa, il problema oggi non sono le sigle e i partiti ma i valori e il nostro valore è difendere l’identità cristiana“.
Questa dichiarazione è importante solo per un motivo.
Perché essa ha consentito a Dino Boffo – direttore di Avvenire, il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana -, di affermare quanto segue al Tg1:
“A me pare, per gli umori che raccolgo, che sia interesse dei cattolici, e che possa essere interesse anche dello stesso Polo, che sia salvaguardata la persistenza di un partito che fa direttamente riferimento alla dottrina sociale cristiana“.
In sostanza Boffo si è “schierato” a difesa di Casini e a sostegno dell‘ipotesi che questi sia alleato del Pdl, senza in esso confluire. In questo modo, però, il direttore di Avvenire ha fatto uno “sgambetto” a Berlusconi: che Casini vorrebbe all´interno del Popolo della Libertà .
E inoltre, e mi pare ovvio, Boffo ha anche “bocciato” il costituendo soggetto unitario di centrodestra. Anche se la bocciatura è avvenuta in modo implicito.
Infatti è come se egli avesse detto: “Il Popolo della Libertà non dà sufficienti garanzie in termini di difesa dei valori cristiani. Ed è preferibile che rimanga in vita un partito di chiara matrice cattolica”.
Ora, come ho detto all´inizio, io non scomoderò la categoria dell´ingerenza: perché chiunque può dire ciò che gli pare.
Però i cattolici del centrodestra – soprattutto quelli che aderiranno al Popolo della Libertà -, devono reagire alla dichiarazione di Boffo.
Il quale, evidentemente, non ha parlato a titolo personale: ma in nome e per conto della Conferenza Episcopale Italiana.
Vale a dire: a nome del Vaticano.
Devono intervenire – a mio modesto parere – i cattolici del centrodestra, perché l´assunto di Boffa può fuorviare l´elettorato. Penalizzando il Pdl.
Devono intervenire – i cattolici impegnati nella Casa della Libertà -, perché a me sembra, ma sbaglierò: che il Vaticano – con l´intervento del direttore di Avvenire -, abbia voluto negarci il suo “placet”.
Devono intervenire – infine – i cattolici del centrodestra: perché° cattolici e liberali.
Dunque attenti alla difesa dei valori cristiani.
Ma sensibili anche° alla salvaguardia della laicità dello Stato.
Attendo con ansia gli interventi dei cattolici in questione.
Siamo in piena campagna elettorale, e non possiamo permetterci errori. Ritardi.
O genuflessioni penalizzanti.
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