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Registro delle unioni civili sí, ma anche no: il Partito democratico capitolino

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Si è già  avuto modo di raccontare come Veltroni – obbedendo alle gerarchie vaticane -, abbia impedito l´adozione del registro delle unioni civili a Roma (però° – in ossequio al “ma anche” -,° ora afferma di voler° adottare i° Cus,° in caso di vittoria° alle elezioni).° ° 

Ma nel suo partito, la questione non è mai stata pienamente digerita e accantonata.

Tanto che il suo successore – l´altro Re dell´Urbe – Francesco Rutelli, è alle prese con una fronda interna.

Capita, infatti, che una delle liste che appoggia il coniuge di Barbara Palombelli, nella corsa a Sindaco della Capitale – più precisamente: la lista “Under 30 per Rutelli” -, abbia presentato un bel documento per impegnare il Partito democratico a dare vita al famigerato registro.

Come ha raccontato su Libero di venerdì, Nicoletta Orlandi Posti: il capo di questa fronda pro-registro delle unioni civili, è Andrea Casu. Già  consigliere del primo Municipio, e ora candidato al Consiglio comunale di Roma.

Ecco cosa chiede, spalleggiato da molti altri:

Un registro delle unioni civili al Comune di Roma per garantire immediatamente il diritto alla casa delle coppie che convivono“.

A suo dire:

Non di stratta di una proposta ideologica, ma l´applicazione concreta della legge regionale n.12 del 1999 che prevede che l´assegnatario di un alloggio di edilizia residenziale pubblica possa vivere all´interno della casa con il proprio nucleo familiare. Se una persona non fa parte del nucleo familiare, la sua posizione è a rischio. All´interno del nucleo familiare rientra anche il convivente, purché la stabile convivenza con il richiedente duri ininterrottamente da almeno due anni alla data di pubblicazione del bando di concorso e sia dimostrata nelle forme di legge. In assenza di un registro gli atti che vengono utilizzati ad oggi non offrono le stesse garanzie“.

Letta la nota in questione, Francesco Rutelli in Palombelli, si è molto adirato.

E per il tramite di un suo assistente – Luciano Nobili – ha replicato:

La posizione presa questa mattina dal candidato della lista Under 30, Andrea Casu, in favore dell´istituzione di un registro delle unioni civili è rispettabile, ma espressa a titolo personale“.

Dunque nel Partito democratico – anche romano – c´è chi vuole una cosa, ma anche il suo esatto contrario.

Come sempre.

Resta da capire quale linea politica prevarrà .

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6 Comments on “Registro delle unioni civili sí, ma anche no: il Partito democratico capitolino”

  1. Rudolf Says:

    Come al solito la società  civile ed il mondo produttivo stanno di un ordine di grandezza avanti alla politica delle banane. Per dirne una: sui moduli online per l’ autodeterminazione del premio RCA, alla richiesta di STATO CIVILE, compare da parecchio tempo la voce “convivente” oltre al resto ben noto, celibe, nubile, coniugato/a , vedovo/a etc. Chi maneggia denaro e rischio di impresa ha gia ben presente le REALI definizioni di stato civile ed ovviamente per reciprocità  il cliente furbo si rivolge a coloro che valorizzano la sua condizione sotto forma di sconti.
    Questi stanno fuori come un balcone.

  2. Gab Says:

    Su questo punto, la divisione è speculare nel Pdl

  3. camelot Says:

    Risposta a Gab:
    Francamente per nulla…non mi risulta che il Pdl proponga i Cus…il problema è solo vostro, che avete dentro tutto e il suo esatto contrario…

  4. camelot Says:

    RIsposta a Rudolf:
    Stanno fuori come un balcone perchè non hanno una linea: ma almeno 2…su ogni cosa…

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