Abbiamo il terzo debito pubblico al mondo, anche a causa del Partito Liberale di De Luca

Partito Liberale Italiano foto

In questi giorni si aggira uno gnomo – uno dei tanti – nelle varie tribune elettorali che inondano ogni spazio della tv pubblica: il segretario del Partito Liberale Italiano, Stefano De Luca.° 

L´uomo mi è simpatico, occorre dirlo. Non fosse altro perché sfoggia – in ossequio alla migliore tradizione liberale (Altissimo docet) -, un´abbronzatura degna di rispetto (la mia è più bella, però).

Non solo.

E´ simpatico, il De Luca, perché pare arrivi da Marte: ostenta verginità  politica, in modo quasi imbarazzante.

Cioè.

Il giovanotto – che proprio un imberbe non è, anzi -, discetta di politiche economiche, di cose da fare, di liberalizzazioni da porre in essere; di riduzione della spesa pubblica, di apertura al mercato, di tagli agli sprechi e allo stato Padre/Padrone/Padrino.

Insomma: parla il verbo liberista!

Ohibò.

Cioè se uno fosse un fesso, e vivesse su Urano, potrebbe anche dire: “Ma quasi quasi a ‘sto tizio glielo do il voto! Propone cose giuste, ammazza ahò!”.

Il problema, però, è un altro.

E cioè che per quanto uno possa essere un idiota (come nel mio caso), mica può privarsi anche di quei tre neuroni che – inutilmente – si aggirano all´interno della propria scatola cranica.

E i tre neuroni in questione, avanzano un quesito. Il seguente.

Ma il nostro debito pubblico – che è il terzo per consistenza al mondo -, chi accidenti l´ha creato?

E la risposta è una sola: i signori della Democrazia Cristiana, quelli del Partito Socialista, quelli del Partito Socialdemocratico, quelli del Partito Repubblicano, quelli del Partito Comunista e quelli del Partito Liberale Italiano.

Posto questo. E posto che l´Italia anche a causa dei sedicenti liberali del Pli (quasi tutti liberal-socialisti), sia venuta su come un Paese ad economia quasi sovietica: ma ‘sto De Luca, a chi può prendere per il culo?

Inoltre.

Non c´è liberale al mondo, che non sogni un sistema bipartitico: meno partiti – lo sanno anche i cani -, vuol dire meno spesa pubblica, meno clientele.

Dunque chi è davvero liberale, non può che fare il tifo per uno dei due partiti a vocazione maggioritaria: il Popolo della Libertà  o il Partito democratico (Zanone, infatti, che è persona seria: già  da un po´ è passato col Pd. Mentre con noi è passato – tra i tanti – Teso).

Ancora.

Si potrebbe raccontare – soprattutto a beneficio dei ventenni -, che quando il Pli di De Luca governava, non solo cresceva in modo esponenziale il nostro debito pubblico; ma avevamo l´inflazione più alta d´Europa: è arrivata a crescere anche del 20% (su base annua).

Anche in questo caso: un´inflazione altissima, a due cifre (e che ha come corollario, elevati tassi d‘interesse), è conforme alla “dottrina liberale”?

Ora, se l´Italia fosse un Paese serio, i giornalisti che si trovano ad intervistare De Luca, una domanda dovrebbero rivolgergli: ma lei e il suo partito, che pure esperienze di governo avete avuto, cosa diamine avete fatto di liberale per la Nazione?

La risposta sarebbe: “Nulla”. Ovviamente.

D´altra parte De Luca si candida, sperando – povero illuso – di raggiungere l´1% dei voti.

Così che – pur in assenza di eletti al Parlamento -, potrà  avere comunque accesso al finanziamento pubblico dei partiti.

Che – com´è noto – è una tipica aspirazione da liberale!

P.S.: almeno quelli che fanno il tifo per uno dei tanti partiti comunisti in lizza, lo affermano apertamente, che il loro obiettivo è solo quello di raggranellare danaro pubblico: “obiettivo del partito di ALternativa Comunista è quello di superare l’1% dei voti validi. così si può partecipare al riparto del finanziamento pubblico, (10 2 milioni di euro annui, per 5 anni). anche se non viene eletto nessuno.
per una oraganizzazione piccola e artigianale come può essere il PAC sono una manna che permettono alternativamente:
o di realizzare buone operazioni politiche di base
o di distribuire utile prebende agli adepti sotto forma di diritti d’auotre cosulenze compensi ed eventi politico culturali”. Almeno i “compagni” hanno le palle! I sedicenti liberali del Pli, nemmeno quelle!

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13 Responses to "Abbiamo il terzo debito pubblico al mondo, anche a causa del Partito Liberale di De Luca"

  • Dino Barti says:
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