Dobbiamo blindare Walter

Walter Veltroni foto

Post passibile di essere frainteso. Dunque si astenga dal commentare, chi di solito legge solo gli ultimi tre righi di un post.° 

Allora, con queste elezioni probabilmente prenderà  avvio la Terza Repubblica.

Anche se potremo usare in modo più appropriato questa locuzione, solo quando il prossimo Parlamento avrà  varato una serie di improcrastinabili riforme costituzionali.

L´abolizione del bicameralismo perfetto, la riduzione del numero dei parlamentari (ma anche dei consiglieri regionali e comunali), l´abolizione delle Province, l´attribuzione di seri poteri decisionali al Presidente del Consiglio (che oggi è niente più di un “primus inter pares“, rispetto ai Ministri che nomina), l´adozione di un serio sistema di federalismo fiscale e via discorrendo.

La legislatura, dunque, che vedrà  la luce tra qualche settimana: è una legislatura costituente.

Essenziale per il Paese. Soprattutto ora che ci si trova a fronteggiare una crisi economica (internazionale), di notevole gravità .

Cambieranno molte cose nel rapporto tra le coalizioni avverse.

Anzi: dovranno cambiare molte cose, se si vuole evitare al Paese una situazione sudamericana!

La contrapposizione – cioè il rapporto dialettico maggioranza/opposizione – dovrà  svilupparsi con toni meno accessi: non potranno esserci più “nemici” da vincere (in verità , per noi i “nemici” non sono mai esistiti).

E tra le coalizioni, dovrà  svilupparsi una fattiva collaborazione: pur nel rispetto dei distinti ruoli (coalizione che governa, coalizione di opposizione).

Detto ciò, siccome la politica per molti suoi protagonisti è essenzialmente lotta per l´affermazione di sé – contro gli avversari interni (ancor prima che contro gli avversari esterni) -, non filerà  tutto liscio.

In campagna elettorale, ad esempio, Veltroni si è dichiarato disponibile in più di una circostanza – e lo ha fatto anche dopo la sconfitta -, ad intraprendere un cammino comune per le riforme di sistema.

Ora, le sue sono parole. Nessuno di noi può sapere cosa gli frulli davvero per la testa: se faccia il conciliante e il dialogante soltanto per apparire “buono” anche in questo genere di situazioni; o se invece davvero egli voglia collaborare alla rinascita del Paese.

Ciò detto, noi ovviamente auspichiamo che le sue intenzioni siano sincere.

E partendo da questo assunto, ci tocca – ebbene sì! – blindare Walter.

Nel senso che nel Partito democratico, ha preso avvia una resa dei conti contro di lui.

La famosa quota 35 non è stata raggiunta. La sua leadership non è propriamente in pericolo. Però c´è chi vorrebbe ridimensionarne il ruolo.

Di chi si parla?

Dell´ultimo democristiano (vero) rimasto in circolazione: Massimo D´Alema.

Vale a dire il Machiavelli, la cui unica mission è quella di inculare il più alto numero possibile di avversari: interni (al partito e alla coalizione) ed esterni.

D´Alema fa politica solo per questo motivo: il potere.

Ogni sua mossa è finalizzata unicamente all´affermazione di sé: a ritagliarsi un ruolo da protagonista. Ad essere il dominus di ogni scenario politico.

Ora, stante questa premessa e stante il fatto che Baffino – a quanto riferisce la stampa – abbia intenzione di ridimensionare Veltroni: noi che possiamo fare?

Ovviamente – avendo a cuore l´interesse della Patria, e dunque il dialogo sulle riforme costituzionali -, non possiamo che fare il tifo per Walter Veltroni (e Goffredo Bettini).

Dobbiamo! Non è una scelta: è un obbligo morale!

E per “salvare” Veltroni – e quindi il dialogo con il centrodestra -, dobbiamo sabotare D´Alema (che potrebbe mettere a rischio il suddetto dialogo, solo per incaprettarsi Veltroni e ridurlo° in briciole).

Come?

Un modo ci sarebbe.

In queste ore si discute della nomina di un nuovo commissario europeo, che dovrà  andare a sostituire Franco Frattini che diverrà  nostro ministro.

Se Berlusconi capisse l´utilità  di “proteggere” Veltroni, non potrebbe che proporre la nomina di D´Alema a commissario europeo.

Noi glielo consigliamo vivamente.

Piazzare D´Alema fuori dai confini italici, servirebbe alla politica (e alla Nazione).

Silvio, se ci sei: batti un colpo.

Blinda Walter e boicotta D´Alema: dandogli il contentino.

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37 Responses to "Dobbiamo blindare Walter"

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